I Martedì Critici - Manfredi Beninati
Dal 27 Ottobre 2015 al 27 Ottobre 2015
Roma
Luogo: MACRO
Indirizzo: via Reggio Emilia 54
Orari: h 17.30
Curatori: Alberto Dambruoso, Lorenzo Canova, Sara De Chiara
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso libero fino ad esaurimento posti
Telefono per informazioni: +39 060608 / 339 7535051
E-Mail info: info@imartedicritici.it
Sito ufficiale: http://www.imartedicritici.it
Martedì 27 ottobre avrà luogo il quinto appuntamento della stagione autunnale de “I Martedì Critici”, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea, ormai giunti al sesto anno di attività.
Il nuovo ciclo de “I Martedì Critici” rinnova la consueta formula dell’intervista pubblica, coinvolgendo di volta in volta interlocutori diversi – tra cui Guglielmo Gigliotti, Shara Wasserman, Lorenzo Canova, Marco Di Capua, Sara De Chiara – che affiancheranno Alberto Dambruoso nella conduzione delle serate. Gli ultimi incontri di questa stagione romana si svolgeranno presso il MACRO di via Nizza.
Ospite del quinto appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sarà Manfredi Beninati (Palermo, 1970).
Dopo aver lasciato gli studi in Giurisprudenza a Palermo, all’inizio degli anni Novanta Manfredi Beninati si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro sperimentale di cinematografia e comincia a lavorare come assistente alla regia. A Londra, solo verso la fine degli anni Novanta Beninati decide di dedicarsi completamente all’arte, realizzando disegni e dipinti di diverso formato e sculture: una carriera brillante che nel giro di pochi anni lo porterà ad aggiudicarsi il premio DARC per la Giovane Arte Italiana (2004) e quindi a partecipare alla Biennale di Venezia l’anno seguente con un’installazione ambientale allestita nel Padiglione Venezia. Intitolata Prendere appunti per un sogno da iniziare di pomeriggio e continuare la notte (e che non si cancella al risveglio) ovvero Svegliarsi su una spiaggia sotto il sole cocente, l’installazione presentava un elegante salone di un palazzo settecentesco, ricostruito in scala uno a uno, ma visibile soltanto attraverso un vetro sporco. Come se fosse stato improvvisamente abbandonato dagli abitanti e da allora sigillato, il salone conteneva i residui della vita umana, celati sotto a strati polvere e a ragnatele, ed era invaso dalla natura, alberi e arbusti che prepotentemente si riappropriavano dello spazio.
Tutti i soggetti dei lavori di Beninati hanno origine nel suo vissuto – siano essi figure umane, paesaggi naturali, interni domestici, oggetti, giocattoli – e affiorano sulla superficie della tela come nella memoria dell’artista. Nei dipinti gli strati di colore, alternatamente trasparenti e squillanti, condensano in un’immagine stratificata ambienti esterni e interni, elementi appartenenti a campi semantici diversi che, riuniti e sovrapposti come accade nel ricordo, danno vita a un universo fantastico e lussureggiante, memore anche della natia Palermo. La visione non è mai nitida, ma filtrata dall’azione del tempo, che restituisce un’immagine complessa, immersa in un’atmosfera onirica, luminosa e corpuscolare.
Tra le recenti mostre personali di Beninati ricordiamo: Flavio and Palermo (in the summer), James Cohan Gallery, New York, 2007; La lettera F, American Academy in Rome, Roma, 2007; Dicembre 2039, Max Wigram Gallery, Londra, 2010; Le voci di dentro, FPAC, Palermo, 2011; l’esposizione presso Cura Project Space, Roma, 2011; Il sei novembre del duemilatrentanove, Galleria Lorcan O'Neill, Roma, 2013; Nature is a Theater, Miniature Museum, Pechino, 2014. Tra le numerose collettive, ricordiamo: 51a Biennale di Venezia, 2005; Arte italiana 1968-2007. Pittura, Palazzo Reale, Milano, 2007; XV Quadriennale d’Arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2008; Made Up, Liverpool Biennial, 2008; Heaven, 2nd Athens Biennale, Atene, 2009; Collaudi, Padiglione Italia, 53a Biennale di Venezia, 2009; PPS, Riso - Museo Arte Contemporanea di Sicilia, Palermo, 2010; When in Rome, ICI and Hammer Museum, Los Angeles, 2011; 3rd Thessaloniki Biennale, Tessalonica, 2011; 9th Shanghai Biennale, Shangai, 2012; Outrageous Fortune, Touring Exhibition, Hayward Gallery, 2013. Beninati ha inoltre ricevuto numerosi premi: Inside-Out Art Museum, Pechino, 2013; Civitella Ranieri Foundation Fellowship, 2010; Rome Prize, American Academy in Rome, 2006; Premio del pubblico alla 51a Biennale di Venezia nel 2005 e il già ricordato Premio Darc per la Giovane Arte Italiana nel 2004.
Il nuovo ciclo de “I Martedì Critici” rinnova la consueta formula dell’intervista pubblica, coinvolgendo di volta in volta interlocutori diversi – tra cui Guglielmo Gigliotti, Shara Wasserman, Lorenzo Canova, Marco Di Capua, Sara De Chiara – che affiancheranno Alberto Dambruoso nella conduzione delle serate. Gli ultimi incontri di questa stagione romana si svolgeranno presso il MACRO di via Nizza.
Ospite del quinto appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sarà Manfredi Beninati (Palermo, 1970).
Dopo aver lasciato gli studi in Giurisprudenza a Palermo, all’inizio degli anni Novanta Manfredi Beninati si trasferisce a Roma, dove frequenta il Centro sperimentale di cinematografia e comincia a lavorare come assistente alla regia. A Londra, solo verso la fine degli anni Novanta Beninati decide di dedicarsi completamente all’arte, realizzando disegni e dipinti di diverso formato e sculture: una carriera brillante che nel giro di pochi anni lo porterà ad aggiudicarsi il premio DARC per la Giovane Arte Italiana (2004) e quindi a partecipare alla Biennale di Venezia l’anno seguente con un’installazione ambientale allestita nel Padiglione Venezia. Intitolata Prendere appunti per un sogno da iniziare di pomeriggio e continuare la notte (e che non si cancella al risveglio) ovvero Svegliarsi su una spiaggia sotto il sole cocente, l’installazione presentava un elegante salone di un palazzo settecentesco, ricostruito in scala uno a uno, ma visibile soltanto attraverso un vetro sporco. Come se fosse stato improvvisamente abbandonato dagli abitanti e da allora sigillato, il salone conteneva i residui della vita umana, celati sotto a strati polvere e a ragnatele, ed era invaso dalla natura, alberi e arbusti che prepotentemente si riappropriavano dello spazio.
Tutti i soggetti dei lavori di Beninati hanno origine nel suo vissuto – siano essi figure umane, paesaggi naturali, interni domestici, oggetti, giocattoli – e affiorano sulla superficie della tela come nella memoria dell’artista. Nei dipinti gli strati di colore, alternatamente trasparenti e squillanti, condensano in un’immagine stratificata ambienti esterni e interni, elementi appartenenti a campi semantici diversi che, riuniti e sovrapposti come accade nel ricordo, danno vita a un universo fantastico e lussureggiante, memore anche della natia Palermo. La visione non è mai nitida, ma filtrata dall’azione del tempo, che restituisce un’immagine complessa, immersa in un’atmosfera onirica, luminosa e corpuscolare.
Tra le recenti mostre personali di Beninati ricordiamo: Flavio and Palermo (in the summer), James Cohan Gallery, New York, 2007; La lettera F, American Academy in Rome, Roma, 2007; Dicembre 2039, Max Wigram Gallery, Londra, 2010; Le voci di dentro, FPAC, Palermo, 2011; l’esposizione presso Cura Project Space, Roma, 2011; Il sei novembre del duemilatrentanove, Galleria Lorcan O'Neill, Roma, 2013; Nature is a Theater, Miniature Museum, Pechino, 2014. Tra le numerose collettive, ricordiamo: 51a Biennale di Venezia, 2005; Arte italiana 1968-2007. Pittura, Palazzo Reale, Milano, 2007; XV Quadriennale d’Arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2008; Made Up, Liverpool Biennial, 2008; Heaven, 2nd Athens Biennale, Atene, 2009; Collaudi, Padiglione Italia, 53a Biennale di Venezia, 2009; PPS, Riso - Museo Arte Contemporanea di Sicilia, Palermo, 2010; When in Rome, ICI and Hammer Museum, Los Angeles, 2011; 3rd Thessaloniki Biennale, Tessalonica, 2011; 9th Shanghai Biennale, Shangai, 2012; Outrageous Fortune, Touring Exhibition, Hayward Gallery, 2013. Beninati ha inoltre ricevuto numerosi premi: Inside-Out Art Museum, Pechino, 2013; Civitella Ranieri Foundation Fellowship, 2010; Rome Prize, American Academy in Rome, 2006; Premio del pubblico alla 51a Biennale di Venezia nel 2005 e il già ricordato Premio Darc per la Giovane Arte Italiana nel 2004.
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