Il Pianeta come Festival XL VOL. I
Dal 29 Ottobre 2020 al 30 Ottobre 2020
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: via Nizza 138
Costo del biglietto: ingresso gratuito con prenotazione
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
Il 29 e 30 ottobre presento, in collaborazione con Terraforma, il primo capitolo de Il Pianeta come Festival XL, l’evento di 24 ore previsto nelle stesse date che, nel rispetto delle nuove misure contro la pandemia, ho posticipato alla primavera 2021, articolandolo in tre capitoli, tra dimensione fisica e digitale.
Il progetto si collega all’attualità dell’analisi compiuta da Ettore Sottsass nel visionario e iconico articolo Il Pianeta come Festival pubblicato nel 1972 su Casabella, per declinarsi secondo i campi di ricerca che contraddistinguono Terraforma, ovvero il linguaggio sonoro, l’architettura e la sostenibilità ambientale, espandendosi in una riflessione che tocca il legame tra ecologia, società, politica ed espressione artistica.
A il Pianeta come Festival si ispira l’installazione visiva e sonora nimiia contact che Jenna Sutela ha concepito per la mia terrazza e che sarà visitabile a partire dalle ore 11 di giovedì 29 ottobre, secondo le abituali modalità di ingresso. L’artista finlandese lavora con parole, suoni e altri living media come muffe e batteri, utilizzando meccanismi di simbiosi e di comunicazione interspecie, sia con la vita organica che con quella sintetica sovra-umana. L’intervento site-specific commissionato per questa occasione si basa sul linguaggio "Bacterial-Martian” generato da macchine e batteri spaziali. Il movimento del batterio Bacillus Subtilis e i primi approfondimenti sulla lingua marziana, divulgati dalla medium francese Hélène Smith nell’Ottocento, sono stati qui utilizzati come materiali didattici di apprendimento automatico.
nimiia contact è un segno, un contatto — mediato meccanicamente — dei batteri estremofili, che, secondo recenti esperimenti spaziali, potrebbero effettivamente sopravvivere su Marte.
Per le giornate del 29 e 30 ottobre l’installazione è accompagnata da nimiia vibié, una sonorizzazione delle interazioni tra reti neurali, registrazioni audio dei primi linguaggi marziani e filmati microscopici di batteri spaziali estremofili. La composizione, pubblicata da PAN, è stata realizzata nell’ambito del programma di residenze artistiche di Google Arts & Culture n-Dimensions.
L’introduzione de Il Pianeta come Festival XL vedrà inoltre la partecipazione Timothy Morton, in collegamento dagli Stati Uniti con la lecture Lockdown is Reopening, Reopening is Lockdown che si terrà il 30 ottobre, alle ore 18.30 trasmessa sul mio sito.
Tra i più influenti filosofi della sua generazione, attualmente parte del gruppo di pensatori OOO (Object-Oriented Ontology), ideatore del concetto di “Iperoggetti”, Morton è una delle personalità di maggior spicco della riflessione contemporanea nell’ambito delle teorie ecologiche, di cui ora ci mostra lo stretto collegamento con la complessità del momento che stiamo attraversando.
È rinviato al mese di marzo 2021 l’intero percorso pensato per svilupparsi nell’arco di 24 ore attraverso le architetture fisiche dei miei spazi e quelle sonore e visive attivate da una serie di performance, talk, workshop, installazioni e proiezioni video con Terre Thaemlitz, Valerio Mannucci, Jeremy Deller, Cristiana Perrella, Vipra, Paquita Gordon e l’esecuzione delle Vexations di Erik Satie a cura di Ricciarda Belgiojoso con l’interpretazione pianistica di Silvia Belfiore, Ricciarda Belgiojoso, Erik Bertsch, Alessandra Celletti, Andrej Koroliov, Ciro Longobardi, Irene Ninno, Fabrizio Romano, Ursula Salmista, Marco Silvi, Arturo Stalteri, Giulia Tagliavia.
Il terzo capitolo sarà sviluppato sul mio sito con documentazioni e approfondimenti dei contenuti della rassegna.
Terraforma è un festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. L’evento di tre giorni ha luogo dal 2014 nel Parco di Villa Arconati, a Castellazzo di Bollate. Gli artisti proposti, caratterizzati da un approccio attivo e di ricerca creativa, spaziano da pionieri e precursori a giovani talenti della scena musicale sperimentale. La sostenibilità, interpretata come modus operandi del festival, viene declinata nella rivalutazione, il mantenimento del Parco di Villa Arconati e nella ricerca di nuove risorse sostenibili e della loro implementazione per un minore impatto ambientale possibile.
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