Invito a Palazzo. Palazzo Rondinini
Dal 04 Ottobre 2014 al 04 Ottobre 2014
Roma
Luogo: Palazzo Rondinini
Indirizzo: via del Corso 518
Orari: 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: ufficio.stampa@mps.it
Banca Monte dei Paschi aderisce alla XIII edizione di “Invito a Palazzo”, la manifestazione promossa dall'ABI (Associazione Bancaria Italiana) che ogni anno, per un'intera giornata, mette in mostra opere d'arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche, normalmente chiuse al pubblico perché sedi di lavoro. A Roma sabato 4 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19, sarà possibile visitare gratuitamente Palazzo Rondinini in Via del Corso 518, uno dei gioielli d’arte e storia della città.
Palazzo Rondinini sorge lungo il tratto monumentale della via Flaminia chiamata via del Corso laddove un tempo sorgeva la casa del pittore Giuseppe Cesari, detto il cavalier d’Arpino. La proprietà fu acquistata nel 1744 dalla marchesa Margherita Ambra che sposò in seconde nozze Alessandro Rondinini, discendente della nobile casata Rondanini, alias Rondinini, lombarda di origine ma emigrata prima a Faenza poi a Roma per ricoprire importanti ruoli presso la corte pontificia. Giuseppe Rondinini, figlio di Alessandro, figura solitaria e incline alla meditazione, seguì i lavori della nuova residenza che doveva essere realizzata con dovizia di particolari, poiché destinata a rappresentare la riconquista sociale della famiglia dopo diversi problemi economici e politici. L’ampia ristrutturazione degli edifici iniziò nel 1762, secondo il progetto barocco del celebre architetto Gabriele Valvassori (architetto di Palazzo Doria Pamphilj) per gran parte della struttura esterna, mentre all’architetto Alessandro Dori fu affidato il progetto della facciata, del cortile e degli interni. Il Palazzo, terminato nel 1764, ebbe sin dall’inizio la destinazione di un museo abitato, dove le personalità in visita alla capitale potevano ammirare la ricca collezione d'arte classica di famiglia che Giuseppe Rondinini contribuiva ad arricchire. Nel cortile del Palazzo, che conserva ancora oggi il paramento lapidario originale, era stata collocata in una nicchia la Pietà di Michelangelo, ultima fatica del grande maestro ormai quasi cieco, acquistata dalla famiglia Rondinini nel 1744 (ora presso il Museo del Castello Sforzesco di Milano). Alla morte del marchese Giuseppe, nel 1801, mancando eredi, il Palazzo passò per diverse eredità, fino a divenire anche sede dell’Ambasciatore dello zar di tutte le Russie. Nel 1946 fu acquistato dalla Banca Nazionale dell’Agricoltura che nel 1990 lo affittò al prestigioso Circolo degli Scacchi. Le vicende di incorporazioni successive di BNA hanno portato il Palazzo in dote a Banca Mps.
Banca Monte dei Paschi di Siena conferma anche quest’anno la partecipazione all’iniziativa ABI “Invito a Palazzo. Arte e storia nelle banche” aprendo a cittadini, appassionati e turisti anche altri gioielli architettonici che fanno parte del suo patrimonio storico ed artistico. In questa edizione si potranno visitare gratuitamente Palazzo Salimbeni a Siena in Piazza Salimbeni, Palazzo dei Montivecchi a Padova in via Verdi 13-15 e PalazzoStrozzi a Mantova in Corso Vittorio Emanuele 30.
Palazzo Rondinini sorge lungo il tratto monumentale della via Flaminia chiamata via del Corso laddove un tempo sorgeva la casa del pittore Giuseppe Cesari, detto il cavalier d’Arpino. La proprietà fu acquistata nel 1744 dalla marchesa Margherita Ambra che sposò in seconde nozze Alessandro Rondinini, discendente della nobile casata Rondanini, alias Rondinini, lombarda di origine ma emigrata prima a Faenza poi a Roma per ricoprire importanti ruoli presso la corte pontificia. Giuseppe Rondinini, figlio di Alessandro, figura solitaria e incline alla meditazione, seguì i lavori della nuova residenza che doveva essere realizzata con dovizia di particolari, poiché destinata a rappresentare la riconquista sociale della famiglia dopo diversi problemi economici e politici. L’ampia ristrutturazione degli edifici iniziò nel 1762, secondo il progetto barocco del celebre architetto Gabriele Valvassori (architetto di Palazzo Doria Pamphilj) per gran parte della struttura esterna, mentre all’architetto Alessandro Dori fu affidato il progetto della facciata, del cortile e degli interni. Il Palazzo, terminato nel 1764, ebbe sin dall’inizio la destinazione di un museo abitato, dove le personalità in visita alla capitale potevano ammirare la ricca collezione d'arte classica di famiglia che Giuseppe Rondinini contribuiva ad arricchire. Nel cortile del Palazzo, che conserva ancora oggi il paramento lapidario originale, era stata collocata in una nicchia la Pietà di Michelangelo, ultima fatica del grande maestro ormai quasi cieco, acquistata dalla famiglia Rondinini nel 1744 (ora presso il Museo del Castello Sforzesco di Milano). Alla morte del marchese Giuseppe, nel 1801, mancando eredi, il Palazzo passò per diverse eredità, fino a divenire anche sede dell’Ambasciatore dello zar di tutte le Russie. Nel 1946 fu acquistato dalla Banca Nazionale dell’Agricoltura che nel 1990 lo affittò al prestigioso Circolo degli Scacchi. Le vicende di incorporazioni successive di BNA hanno portato il Palazzo in dote a Banca Mps.
Banca Monte dei Paschi di Siena conferma anche quest’anno la partecipazione all’iniziativa ABI “Invito a Palazzo. Arte e storia nelle banche” aprendo a cittadini, appassionati e turisti anche altri gioielli architettonici che fanno parte del suo patrimonio storico ed artistico. In questa edizione si potranno visitare gratuitamente Palazzo Salimbeni a Siena in Piazza Salimbeni, Palazzo dei Montivecchi a Padova in via Verdi 13-15 e PalazzoStrozzi a Mantova in Corso Vittorio Emanuele 30.
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