Jimmie Durham. Streets of Rome and Other Stories
Dal 29 Novembre 2012 al 10 Febbraio 2013
Roma
Luogo: MACRO
Indirizzo: via Nizza 138
Orari: da martedì a domenica 11-19; sabato 11-22
Curatori: Bartolomeo Pietromarchi
Costo del biglietto: intero € € 12.50, ridotto € 10.50; residenti € 11.50/ € 9.50
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: stampa.macro@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org/
Il MACRO presenta dal 29 novembre 2012 al 10 febbraio 2013 Streets of Rome and Other Stories,la prima grande mostra personale in un museo pubblico italiano dedicata a Jimmie Durham, per celebrare la lunga carriera di uno degli artisti più riconosciuti e affermati del panorama internazionale.
L’esposizione, che si snoda fra installazioni, disegni e video, è stata ideata per raccogliere le opere più significative realizzate dall’artista negli ultimi dieci anni.
L’intento è inoltre quello di offrire al pubblico uno sguardo inedito e trasversale sul suo universo poetico, formale e critico, in cui oggetti e materiali, riacquistando una forza primigenia e pre-verbale, diventano simboli di una nuova cosmogonia al limite tra natura, tecnologia e civiltà.
Muovendo dalla riflessione sul rapporto particolare intrecciato con Roma — dove Durham ha vissuto per cinque anni, dal 2007 al 2012 — e sulla rilevanza del ruolo che la Capitale ha ricoperto nella produzione più recente, il titolo della mostra è mutuato dall’opera La strada di Roma, presentata nel 2011 a MACRO Testaccio. Saranno infatti esposti i lavori più importanti che l’artista ha ideato in questi anni, tra cui Pursuit of Happiness (2003), Templum: Il sacro, il profano ed altro (2007), Underground and cloud connections (2012).
L’artista realizzerà inoltre due opere concepite appositamente per gli spazi del MACRO, che dialogheranno con alcuni dei suoi lavori più recenti, testimonianza della sua propensione a lavorare con materiali trovati sul territorio, come il marmo di Carrara e varie tipologie di legnami.
Completa la mostra una serie di installazioni, che documentano il suo interesse per la storia dell’arte e l’iconografia, tra cui Deposizione (2006), Homage to Constantin Brancusi (2011), Arch de Triumph (Red) (2007) e la serie Joe Hill Painting (2002).
Biografia
Nato in Arkansas (U.S.A.) nel 1940, vive e lavora attualmente tra Berlino e Napoli. Attivo dagli anni Sessanta nell’ambito delle arti visive, ma anche del teatro, della performance, della saggistica e della poesia, la sua riflessione si concentra dagli anni Ottanta sull’elaborazione di sculture, assemblaggi e installazioni che attingono dalla sfera naturale e urbana, esplorando il rapporto tra oggetto, parola e significato. Le sue opere figurano nelle collezioni di numerosi musei internazionali, come il MOCA di Los Angeles e il Kiasma di Helsinki, e sono state protagoniste di importanti esposizioni personali e collettive, tra cui Documenta del 1992 e del 2012 (Kassel), le Biennali di Venezia del 1999, 2001, 2003, 2005 e la Whitney Biennal del 2006.
L’esposizione, che si snoda fra installazioni, disegni e video, è stata ideata per raccogliere le opere più significative realizzate dall’artista negli ultimi dieci anni.
L’intento è inoltre quello di offrire al pubblico uno sguardo inedito e trasversale sul suo universo poetico, formale e critico, in cui oggetti e materiali, riacquistando una forza primigenia e pre-verbale, diventano simboli di una nuova cosmogonia al limite tra natura, tecnologia e civiltà.
Muovendo dalla riflessione sul rapporto particolare intrecciato con Roma — dove Durham ha vissuto per cinque anni, dal 2007 al 2012 — e sulla rilevanza del ruolo che la Capitale ha ricoperto nella produzione più recente, il titolo della mostra è mutuato dall’opera La strada di Roma, presentata nel 2011 a MACRO Testaccio. Saranno infatti esposti i lavori più importanti che l’artista ha ideato in questi anni, tra cui Pursuit of Happiness (2003), Templum: Il sacro, il profano ed altro (2007), Underground and cloud connections (2012).
L’artista realizzerà inoltre due opere concepite appositamente per gli spazi del MACRO, che dialogheranno con alcuni dei suoi lavori più recenti, testimonianza della sua propensione a lavorare con materiali trovati sul territorio, come il marmo di Carrara e varie tipologie di legnami.
Completa la mostra una serie di installazioni, che documentano il suo interesse per la storia dell’arte e l’iconografia, tra cui Deposizione (2006), Homage to Constantin Brancusi (2011), Arch de Triumph (Red) (2007) e la serie Joe Hill Painting (2002).
Biografia
Nato in Arkansas (U.S.A.) nel 1940, vive e lavora attualmente tra Berlino e Napoli. Attivo dagli anni Sessanta nell’ambito delle arti visive, ma anche del teatro, della performance, della saggistica e della poesia, la sua riflessione si concentra dagli anni Ottanta sull’elaborazione di sculture, assemblaggi e installazioni che attingono dalla sfera naturale e urbana, esplorando il rapporto tra oggetto, parola e significato. Le sue opere figurano nelle collezioni di numerosi musei internazionali, come il MOCA di Los Angeles e il Kiasma di Helsinki, e sono state protagoniste di importanti esposizioni personali e collettive, tra cui Documenta del 1992 e del 2012 (Kassel), le Biennali di Venezia del 1999, 2001, 2003, 2005 e la Whitney Biennal del 2006.
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