Keisuke Matsuoka. Refugees

Keisuke Matsuoka, Rifugiato gerarchia, 2021
Dal 07 Maggio 2022 al 30 Luglio 2022
Roma
Luogo: Galleria d'arte FABER
Indirizzo: Via dei Banchi Vecchi 31
Orari: martedì-sabato 10:00-19:00; domenica su appuntamento
Curatori: Cristian Porretta
Enti promotori:
- Patrocinio di UNHCR e Fondazione Italia Giappone
Telefono per informazioni: +39 06 68808624
E-Mail info: info@galleriadartefaber.com
Sito ufficiale: http://galleriadartefaber.com
Sabato 7 maggio la galleria d'arte FABER presenta l'esposizione REFUGEES di Keisuke Matsuoka.
Nel 2016 l'artista giapponese Keisuke Matsuoka vince il prestigioso premio “Followship under the Pola Art Foundation Overseas Study Program” e ha così la possibilità di usufruire di una borsa di studio e residenza artistica che gli permetterà di vivere, studiare e lavorare a Roma per più di un anno.
Lo scultore, muovendosi dal terreno natale della tradizione culturale e spirituale nipponica, elabora una ricerca multidimensionale, il cui acme è teso a focalizzare una realtà socio-umana incredibilmente oscura e, ancora adesso, evanescente: la realtà del rifugiato.
Nasce in questo contesto il progetto REFUGEES.
Lo straniero in balìa degli eventi acquista nell'immaginario dell'artista il ruolo simbolico di una figura umana moderna.
Al centro del credo artistico di Matsuoka c’è il tentativo di trovare, da un punto di vista morfologico-antropologico-culturale, ma anche negli aspetti animistico-spirituali, la figura di un uomo universale scevra da ogni componente di genere, razza, luogo che possa specificarla o condizionarla.
La ricerca di Keisuke Matsuoka, difatti, agendo tra diverse e articolate dimensioni di significato, è esattamente tesa, secondo le stesse parole dell’artista, “alla scoperta dei fili che legano gli esseri umani tutti”.
La figura del rifugiato diventa presupposto e paradigma per un'analisi sull'intero genere umano.
Tutto questo Matsuoka lo analizza e lo ritrasmette con la propria arte, ce lo porge in forma di scultura, prende le materie, modella, trasforma, distrugge e ricostruisce; come fa la natura, come succede a ogni uomo con la propria identità, esattamente come sono costretti a fare i rifugiati nella lotta per la sopravvivenza.
L'esposizione è interamente realizzata in site specific per gli spazi della galleria e il percorso mette in mostra una sorprendente versatilità tecnica sia nelle opere scultoree che nelle installazioni esplose dal grande impatto scenografico.
A poca distanza dalla galleria sarà inoltre possibile visitare una sezione documentaristica del progetto, che, completa di lavori meno recenti, fornisce una panoramica esaustiva della produzione di Matsuoka.
“Che cos'è un rifugiato? Che cos'è un essere umano? Ho cercato di creare opere che rispondessero a queste domande e che scuotessero il cuore degli spettatori, anche se fossero di razze o nazionalità diverse. Vorrei che la mia opera potesse parlare anche agli alieni utilizzando un linguaggio comune, il linguaggio dell'arte”.
Keisuke Matsuoka (Miyagi, Giappone, 1980)
Si laurea e specializza in scultura presso Tohoku University of Art and Design (Yamagata, Giappone) nel 2005.
Nel 2013 ottiene la prestigiosa borsa di studio governativa “Fellowship of Overseas Study Program for Artists
by the Agency for Cultural Affairs, Japanese Government” (USA 2013-2014).
Dal 2002 espone le sue opere in musei pubblici (RIAS ARK MUSEUM OF ART Miyagi, National Art Center
of Tokyo, ASAGO ART VILLAGE MUSEUM, The Museum of Modern Art Gunma) e in gallerie private
(Space·S, INAXgallery2, galleria grafica bis, Gallery Yamaguchi, PROMO-ARTE Project Gallery,
Gallery&Space AGITT, Tokyo, galleria d'arte FABER, Roma) in Giappone e Italia.
Nel 2016 riceve la borsa di studio “Followship under the Pola Art Foundation Overseas Study Program”, vive
e lavora a Roma fino al 2017.
Inaugurazione sabato 7 maggio ore 10.00-21.00
Nel 2016 l'artista giapponese Keisuke Matsuoka vince il prestigioso premio “Followship under the Pola Art Foundation Overseas Study Program” e ha così la possibilità di usufruire di una borsa di studio e residenza artistica che gli permetterà di vivere, studiare e lavorare a Roma per più di un anno.
Lo scultore, muovendosi dal terreno natale della tradizione culturale e spirituale nipponica, elabora una ricerca multidimensionale, il cui acme è teso a focalizzare una realtà socio-umana incredibilmente oscura e, ancora adesso, evanescente: la realtà del rifugiato.
Nasce in questo contesto il progetto REFUGEES.
Lo straniero in balìa degli eventi acquista nell'immaginario dell'artista il ruolo simbolico di una figura umana moderna.
Al centro del credo artistico di Matsuoka c’è il tentativo di trovare, da un punto di vista morfologico-antropologico-culturale, ma anche negli aspetti animistico-spirituali, la figura di un uomo universale scevra da ogni componente di genere, razza, luogo che possa specificarla o condizionarla.
La ricerca di Keisuke Matsuoka, difatti, agendo tra diverse e articolate dimensioni di significato, è esattamente tesa, secondo le stesse parole dell’artista, “alla scoperta dei fili che legano gli esseri umani tutti”.
La figura del rifugiato diventa presupposto e paradigma per un'analisi sull'intero genere umano.
Tutto questo Matsuoka lo analizza e lo ritrasmette con la propria arte, ce lo porge in forma di scultura, prende le materie, modella, trasforma, distrugge e ricostruisce; come fa la natura, come succede a ogni uomo con la propria identità, esattamente come sono costretti a fare i rifugiati nella lotta per la sopravvivenza.
L'esposizione è interamente realizzata in site specific per gli spazi della galleria e il percorso mette in mostra una sorprendente versatilità tecnica sia nelle opere scultoree che nelle installazioni esplose dal grande impatto scenografico.
A poca distanza dalla galleria sarà inoltre possibile visitare una sezione documentaristica del progetto, che, completa di lavori meno recenti, fornisce una panoramica esaustiva della produzione di Matsuoka.
“Che cos'è un rifugiato? Che cos'è un essere umano? Ho cercato di creare opere che rispondessero a queste domande e che scuotessero il cuore degli spettatori, anche se fossero di razze o nazionalità diverse. Vorrei che la mia opera potesse parlare anche agli alieni utilizzando un linguaggio comune, il linguaggio dell'arte”.
Keisuke Matsuoka (Miyagi, Giappone, 1980)
Si laurea e specializza in scultura presso Tohoku University of Art and Design (Yamagata, Giappone) nel 2005.
Nel 2013 ottiene la prestigiosa borsa di studio governativa “Fellowship of Overseas Study Program for Artists
by the Agency for Cultural Affairs, Japanese Government” (USA 2013-2014).
Dal 2002 espone le sue opere in musei pubblici (RIAS ARK MUSEUM OF ART Miyagi, National Art Center
of Tokyo, ASAGO ART VILLAGE MUSEUM, The Museum of Modern Art Gunma) e in gallerie private
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e lavora a Roma fino al 2017.
Inaugurazione sabato 7 maggio ore 10.00-21.00
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