Le armi dei romani. Ricostruzioni dalla fine del I secolo d.C. al IV d.C.
Dal 07 Settembre 2012 al 15 Dicembre 2012
Roma
Luogo: Museo delle Mura
Indirizzo: via di Porta San Sebastiano 18
Orari: da martedì a domenica 9-14
Curatori: Silvano Mattesini
Costo del biglietto: intero € 6.50, ridotto € 5.50; residenti intero € 5.50/ ntero € 4.50
Telefono per informazioni: +39 06 0608
E-Mail info: museomura@zetema.it
Sito ufficiale: http://www.museodellemuraroma.it/
La mostra “Le armi dei romani” si sviluppa sui due livelli del Museo delle Mura di Porta San Sebastiano, rispettandone la struttura espositiva permanente. L’evento, promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, è a cura di Silvano Mattesini dell’Associazione Culturale ARCHEOS.
Il primo piano del Museo delle Mura è caratterizzato dalla presenza di plastici che riempiono tutta la torre di sinistra, dalla sala convegni, che satura la torre di destra, e da reperti posti a parete lungo il corridoio centrale. Nel rispetto di questa situazione si è pensato di iniziare la mostra delle armi romane, inserendo i pezzi dell’armamento, nei vani attualmente liberi come nicchie, anfratti e corridoi, senza influenzare o coprire i reperti esposti. Un modo di concepire il percorso in linea con la funzione militare di quei bastioni e di quei luoghi. In questo piano saranno presentati elmi militari della fine del I secolo d.C., ed inizio del II, con particolare riferimento al periodo Traianeo e di Marco Aurelio, posti a confronto anche con una inimmaginabile influenza di tipo dace e trace.
Il secondo piano del Museo risulta completamente libero da elementi d’ingombro o reperti significativi. La mostra ha quindi a disposizione due torri, un vano di accesso riservato all’ingresso del secondo livello e quattro angoli del corridoio centrale. Nel primo spazio o torre 1 di destra, saranno posti a confronto, all’interno di vetrine, personaggi dell’esercito romano di vari periodi: dalla fine del I secolo d.C. fino al IV secolo. Si potranno così comprendere le differenti metodologie di difesa e di offesa tra intervalli storici diversi e come si sia passati dall’utilizzo dell’elmo gallico imperiale con lorica segmentata, a corazze sempre più potenti e complesse, dotate di elmi con copertura quasi totale del volto. Si potrà inoltre apprezzare lo sviluppo della lorica a squame, fino alla trasformazione totale dell’esercito con armamento di tipo Sasanide. Sarà visibile anche un elmo a maschera in bronzo, sicuramente non collegato a vicende di tipo militare, ma relegato alle più eleganti e raffinate giostre romane della cavalleria sportiva.Nella seconda torre o torre 2 di sinistra, saranno visibili alcune della categorie gladiatorie più famose del periodo imperiale: Thraex e Mirmillone- Hoplomachus e Mirmillone- Secutor e Retiarius, nella eterna lotta tra familiae gladiatorie di scutari e parmulari. Queste, sono state inserite nell’ambito della storia militare romana in quanto esiste la certezza dell’esistenza di uno stretto legame funzionale tra i due fenomeni, in apparenza così diversi. L’esercito ha sempre avuto bisogno dei gladiatori; della forza, della loro esperienza e della loro possibilità di sfondamento ed essi hanno sempre contribuito a dare forza ai vari settori, portando un contributo di tecnica e di qualità schermistica unica.Si potranno infine vedere, in vetrine più piccole, i più famosi elmi in bronzo da gladiatore, utilizzati nella cerimonia della pompa o parata, prima dei munera.
Il primo piano del Museo delle Mura è caratterizzato dalla presenza di plastici che riempiono tutta la torre di sinistra, dalla sala convegni, che satura la torre di destra, e da reperti posti a parete lungo il corridoio centrale. Nel rispetto di questa situazione si è pensato di iniziare la mostra delle armi romane, inserendo i pezzi dell’armamento, nei vani attualmente liberi come nicchie, anfratti e corridoi, senza influenzare o coprire i reperti esposti. Un modo di concepire il percorso in linea con la funzione militare di quei bastioni e di quei luoghi. In questo piano saranno presentati elmi militari della fine del I secolo d.C., ed inizio del II, con particolare riferimento al periodo Traianeo e di Marco Aurelio, posti a confronto anche con una inimmaginabile influenza di tipo dace e trace.
Il secondo piano del Museo risulta completamente libero da elementi d’ingombro o reperti significativi. La mostra ha quindi a disposizione due torri, un vano di accesso riservato all’ingresso del secondo livello e quattro angoli del corridoio centrale. Nel primo spazio o torre 1 di destra, saranno posti a confronto, all’interno di vetrine, personaggi dell’esercito romano di vari periodi: dalla fine del I secolo d.C. fino al IV secolo. Si potranno così comprendere le differenti metodologie di difesa e di offesa tra intervalli storici diversi e come si sia passati dall’utilizzo dell’elmo gallico imperiale con lorica segmentata, a corazze sempre più potenti e complesse, dotate di elmi con copertura quasi totale del volto. Si potrà inoltre apprezzare lo sviluppo della lorica a squame, fino alla trasformazione totale dell’esercito con armamento di tipo Sasanide. Sarà visibile anche un elmo a maschera in bronzo, sicuramente non collegato a vicende di tipo militare, ma relegato alle più eleganti e raffinate giostre romane della cavalleria sportiva.Nella seconda torre o torre 2 di sinistra, saranno visibili alcune della categorie gladiatorie più famose del periodo imperiale: Thraex e Mirmillone- Hoplomachus e Mirmillone- Secutor e Retiarius, nella eterna lotta tra familiae gladiatorie di scutari e parmulari. Queste, sono state inserite nell’ambito della storia militare romana in quanto esiste la certezza dell’esistenza di uno stretto legame funzionale tra i due fenomeni, in apparenza così diversi. L’esercito ha sempre avuto bisogno dei gladiatori; della forza, della loro esperienza e della loro possibilità di sfondamento ed essi hanno sempre contribuito a dare forza ai vari settori, portando un contributo di tecnica e di qualità schermistica unica.Si potranno infine vedere, in vetrine più piccole, i più famosi elmi in bronzo da gladiatore, utilizzati nella cerimonia della pompa o parata, prima dei munera.
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