Liu Xiaofang. Future Memories
Dal 01 Dicembre 2015 al 20 Febbraio 2016
Roma
Luogo: Visionarea Art Space
Indirizzo: via della Conciliazione 4
Curatori: Alessandro Demma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 688922744
E-Mail info: info@visionarea.org
Sito ufficiale: http://www.visionarea.org
VISIONAREA è un progetto che nasce da un’idea dell'artista Matteo Basilé e dall’Associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione, e si avvale del sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo: un organismo solido e affascinante, grazie all'unione tra creatività e managerialità, destinato all'arte contemporanea in chiave attuale e trasversale. Attuale perché capace di creare reinventando un luogo come l'Auditorium della Conciliazione, nel rispetto della sua vocazione ma ampliandone le potenzialità espressive.
Trasversale perché flessibile e capace di accogliere le differenze come valore da sostenere e promuovere, di eliminare confini espressivi e creativi privilegiando le storie e la ricerca di quella umanità meno visibile. Un luogo straordinario che si sviluppa intorno al Chorus Cafè, per poi estendersi all'interno degli spazi principali dell'Auditorium stesso. Un Temporary Art Museum con la direzione artistica di Matteo Basilé, dove possano convivere arte, musica, cinema, moda, letteratura e food attraverso progetti site-specific e collaborazioni con altri fenomeni artistici e culturali nazionali ed internazionali. Un progetto che, per le sue caratteristiche, bene si sposa con il principio ispiratore dell’attività della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e soprattutto del suo Presidente Prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, che ha colto la coerenza di VISIONAREA con la sua attività di coraggioso sostegno alla cultura e a tutto quello che di positivo può generare: non a caso, la Fondazione è da anni impegnata nella costruzione di nuove forme di dialogo interculturale anche grazie all'arte, dimostrando quanto la bellezza sia un codice condivisibile.
Afferma il Prof. Emanuele: “VISIONAREA è un’iniziativa unica a Roma: non solo uno spazio espositivo, non solo un luogo d’incontro fra onnivori della cultura, ma molto altro ancora: un incubatore d’idee, un osservatorio privilegiato sull’arte contemporanea e, in un futuro si spera non lontano, un polo di produzione di progetti per artisti di tutto il Mondo”.
In questo spirito nasce il il terzo evento portatore di tutti gli elementi annunciati: la mostra fotografica di Liu Xiaofang, curata da Alessandro Demma, è incentrata sui concetti dimemoria, di tempo e spazio, sul rapporto tra sogno e realtà, sulle analisi e le riflessioni sull’essere umano e la sua esistenza.
Liu Xiaofang, laureata presso il Dipartimento di Fotografia dell’Accademia Centrale di Pechino, attraverso l’utilizzo di una fotocamera reflex digitale e di una analogica medioformato, di un computer e di uno scanner per negativi, costruisce le sue opere come superfici narranti, come un “teatro della memoria” necessario ad attraversare il tempo passato, per confrontarsi con il presente e guardare a possibili prospettive future.
Commenta ancora il Prof. Emanuele: «La mostra di Liu Xiaofang è un viaggio nella memoria interiore, in un luogo dell’anima in cui la figura femminile – bambina, quindi scevra da ogni sovrastruttura – si muove quasi come Alice nel Paese delle Meraviglie, trovando motivo di suggestione nei ricordi degli scenari passati, che diventano stimolo per l’immaginazione. Il tutto, strizzando l’occhio alla tradizione pittorica cinese, ai suoi colori pastello e alla forma del cerchio che racchiude tutte le opere.».
Un viaggio onirico, quello dell’artista cinese, che si muove nei sentieri dei ricordi dell’infanzia - Remember è proprio il ciclo di lavori che l’ha resa più famosa - per ricreare delle immagini algide e al contempo intense, gelide e taglienti, volutamente fredde ma ricche di tensioni fisiche.
Nei suoi lavori Lui Xiaofang assume un orientamento linguistico, semiotico, percettivo: il suo interesse principale è quello di lavorare sulla configurazione dell'opera, sui rapporti sottili e difficili tra spazio e immagine. Il paesaggio, con gli azzurri del cielo e del mare, i bianchi dei ghiacciai, il verde delle campagne, diventa deposito e stratificazione di segni, documentazione e informazione sulla realtà e una possibile metarealtà, lo spazio fisico in cui galleggia sognante una solitaria bambina, che nel suo itinerario d’indagine e scarnificazione della memoria è accompagnata da un aereo, un suo relitto, un missile, una lampadina, etc.. Riflessioni giocate sui margini del limite, sui territori di confine che attraversano il tempo passato, presente e futuro, sulle fragili presenze liminali, sulla soglia tra realtà e impossibilità, su enigmi, suggestivi e affascinanti, sempre in bilico su altre realtà e altri mondi.
Inaugurazione 1 dicembre ore 18.
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