Mariantonietta Bagliato. Papagna

Mariantonietta Bagliato. Papagna
Dal 16 April 2021 al 26 April 2021
Roma
Luogo: Profilo Instagram Apocryphal Gallery
Indirizzo: online
E-Mail info: apocrifagallery@gmail.com
Papagna è la personale dell’artista Mariantonietta Bagliato è la XIX mostra ospitata nell’Apocryphal Gallery; la galleria, visitabile esclusivamente su Instagram nel profilo: @apocryphalgallery
L’Apocryphalgallery celebra un anno dall’apertura della galleria, ma anche un anno di silenzio e di oscurità, con la luce e la voce, nella lampada magica di Mario Nalli: microscopico faro nelle tenebre della pandemia (Carlo Lei).
Mario Nalli, ad un anno dall’avvio della sua Apocryphal Gallery, sintetizza così la vera essenza del progetto: “Era il 10 marzo del 2020. La galleria apocrifa nasconde ed esalta nello stesso istante la piccola opera, trascina lo spettatore nello smarrimento delle reali dimensioni dello spazio e del suo contenuto. Solitamente gli artisti per realizzare una mostra si confrontano con lo spazio e per familiarizzare con esso, entrano, camminano, gli girano intorno, si rapportano, spostano lo sguardo, alzano e abbassano gli occhi, cercano un suggerimento e attendono con pazienza che lo stesso luogo gli doni la giusta ispirazione dei formati e dei contenuti. Ecco allora che l’artista è convocato a misurarsi in una dimensione diversa, mettersi in gioco in uno spazio fuori dal comune, “falso”, ad interrogarsi e ri-progettarsi in una galleria inusuale, fuori da ogni canone di spazio espositivo. L’artista, certamente, e ne sono consapevole, deve decisamente cambiare il ragionamento e pensare al piccolo formato in una nuova dimensione. Invito dunque ad una nuova scommessa, e chi sa se forse porterà a nuovi stimoli e a risultati inaspettati.”
Francesco Paolo Del Re ci introduce nelle opere di Mariantonietta Bagliato: Bagliato cuce una mostra, Mariantonietta fa il filo alla memoria-bambina della Papagna così vicina al nostro tempo narcotizzato a forza, in cui non puoi uscire per la paura e non resta che dormire e dormire nella speranza di risvegliarsi col bacio giusto degno di principessa. Come le donne a meridione mettono i papaveri nella loro pozione con cui abbeverare gli infanti per placarne il pianto, così per la sua mostra la Bagliato li mette in fila tutti quanti, i suoi oppiacei sbocciamenti, i fatali stordimenti di una solfa millenaria, per poi stenderci contenti e sognatori. Sedativo erba medica millenni nettare letti santoni e cose antiche, ma cosa sono questi occhietti che si spalancano dove meno te li aspetti? Chi risveglia i mostriciattoli dei letti che ci guardano insistenti, persino quando il sonno è proprio nero? Perché questa ossessione di controllo e questa iperconnessa tentazione di voler restare svegli?
Mariantonietta Bagliato (1985)
Artista visiva
Vive tra Bari e Praga. La sua ricerca artistica è influenzata da un immaginario che trae le sue origini dal teatro di figura, un lavoro caratterizzato dall’utilizzo di tessuti che l’artista trasforma in sculture, installazioni e disegni cuciti. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bari, attualmente è docente di Discipline Grafiche e Pittoriche e ha collaborato come esperto esterno con l'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive nazionali e internazionali. Alcuni riconoscimenti: Premio Federculture 2012, Tempio Adriano, Roma - Premio Arte in Laguna 2011, Palazzo Romeno di Cultura, Venezia – Premio Nazionale delle Arti 2010, Ministero dell’Università e della Ricerca, Napoli - Premio Pinacoteca Agnelli 2009, Artissima, Torino.
Inaugurazione 16 aprile 2021 ore 19:00
L’Apocryphalgallery celebra un anno dall’apertura della galleria, ma anche un anno di silenzio e di oscurità, con la luce e la voce, nella lampada magica di Mario Nalli: microscopico faro nelle tenebre della pandemia (Carlo Lei).
Mario Nalli, ad un anno dall’avvio della sua Apocryphal Gallery, sintetizza così la vera essenza del progetto: “Era il 10 marzo del 2020. La galleria apocrifa nasconde ed esalta nello stesso istante la piccola opera, trascina lo spettatore nello smarrimento delle reali dimensioni dello spazio e del suo contenuto. Solitamente gli artisti per realizzare una mostra si confrontano con lo spazio e per familiarizzare con esso, entrano, camminano, gli girano intorno, si rapportano, spostano lo sguardo, alzano e abbassano gli occhi, cercano un suggerimento e attendono con pazienza che lo stesso luogo gli doni la giusta ispirazione dei formati e dei contenuti. Ecco allora che l’artista è convocato a misurarsi in una dimensione diversa, mettersi in gioco in uno spazio fuori dal comune, “falso”, ad interrogarsi e ri-progettarsi in una galleria inusuale, fuori da ogni canone di spazio espositivo. L’artista, certamente, e ne sono consapevole, deve decisamente cambiare il ragionamento e pensare al piccolo formato in una nuova dimensione. Invito dunque ad una nuova scommessa, e chi sa se forse porterà a nuovi stimoli e a risultati inaspettati.”
Francesco Paolo Del Re ci introduce nelle opere di Mariantonietta Bagliato: Bagliato cuce una mostra, Mariantonietta fa il filo alla memoria-bambina della Papagna così vicina al nostro tempo narcotizzato a forza, in cui non puoi uscire per la paura e non resta che dormire e dormire nella speranza di risvegliarsi col bacio giusto degno di principessa. Come le donne a meridione mettono i papaveri nella loro pozione con cui abbeverare gli infanti per placarne il pianto, così per la sua mostra la Bagliato li mette in fila tutti quanti, i suoi oppiacei sbocciamenti, i fatali stordimenti di una solfa millenaria, per poi stenderci contenti e sognatori. Sedativo erba medica millenni nettare letti santoni e cose antiche, ma cosa sono questi occhietti che si spalancano dove meno te li aspetti? Chi risveglia i mostriciattoli dei letti che ci guardano insistenti, persino quando il sonno è proprio nero? Perché questa ossessione di controllo e questa iperconnessa tentazione di voler restare svegli?
Mariantonietta Bagliato (1985)
Artista visiva
Vive tra Bari e Praga. La sua ricerca artistica è influenzata da un immaginario che trae le sue origini dal teatro di figura, un lavoro caratterizzato dall’utilizzo di tessuti che l’artista trasforma in sculture, installazioni e disegni cuciti. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bari, attualmente è docente di Discipline Grafiche e Pittoriche e ha collaborato come esperto esterno con l'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive nazionali e internazionali. Alcuni riconoscimenti: Premio Federculture 2012, Tempio Adriano, Roma - Premio Arte in Laguna 2011, Palazzo Romeno di Cultura, Venezia – Premio Nazionale delle Arti 2010, Ministero dell’Università e della Ricerca, Napoli - Premio Pinacoteca Agnelli 2009, Artissima, Torino.
Inaugurazione 16 aprile 2021 ore 19:00
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