Maurizio Tiberti

© Maurizio Tiberti

 

Dal 18 Giugno 2015 al 27 Giugno 2015

Roma

Luogo: CRA - Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo

Indirizzo: via Navicella 4

Orari: 10-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 7005413

E-Mail info: mautib@gmail.com

Sito ufficiale: http://sito.entecra.it


Nella sede del CRA, Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo di Roma, edificio storico artistico del 1932 nel Rione Celio, tra il Portico, l’Orto dell’Imperatore, la Biblioteca (1871) con il suo patrimonio di 40.000 acquisizioni e, nel sottosuolo le Collezioni Botaniche di tutela delle specie, è allestita BIOTECHNE 2015. Osmosi tra arte e scienza, la Mostra Personale di Arte Contemporanea di Maurizio Tiberti, è il ciclo di lavori polimaterici dal 2004 al 2008 che sono al confine tra la biologia e la tecnologia, istallazioni da cui si evincono i significati, i contenuti e la poetica dell’Artista. Gli elementi organici e inorganici che forzano i confini tra il vivente e le macchine, indicano con ironia o paradosso, una simbolica trasmutazione che si manifesta sotto varie forme e téchne, conoscenza pratica e teorica, evocando gli equilibri della genetica. La mostra si colloca nell’Anno della Luce dell’UNESCO 2015, guardando con l’occhio artistico al ruolo vivificatore della fotosintesi vegetale artificiale o poetica e a un raggio solare. 

La presentazione al Catalogo è di Giacomo Carioti 

IL MONDO IN UNA CANNA. 
OVVERO, IL VIRGULTO (S)RADICATO 
di Giacomo Carioti 
Maurizio Tiberti, artista artiere artigliere artificiere, interpreta oggi la futuribile proiezione balistica del nostro mondo attraverso l'anima di una canna. Per meglio dire: una canna con l'anima. Come ogni canna, del resto……………………………….. 
Can! Bau! Mau! Bit! 
...e poi, avanzi di bigiotteria, fondi di cestelli informatici, scarti di vitame e chiodame, residui di cablerie e cascami di concerie, inerpicati su coriacee superfici tubolari dalla ormai improponibile origine forestale… Le profezie di Tiberti hanno il dono della verosimiglianza, che, per noi umani contemporanei , è molto più della stessa verità. Poiché contiene, oltre -ed oltre- la verità stessa, il bisogno della speranza; senza la quale ogni verità può essere solo una secondaria (deva)stazione del nostro perpetuo viaggio, da un tempo “che fu” verso quello “che mai più sarà”. 


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