Oversize 14. Fantasmagorie
Virgilio Villoresi, Oversize 14. Fantasmagorie
Dal 5 February 2013 al 13 February 2013
Roma
Luogo: Teatro Palladium
Indirizzo: piazza Bartolomeo Romano 8
Orari: da martedì a sabato 15-19.30
Curatori: Bruno Di Marino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 57067761
E-Mail info: info@teatro-palladium.it
Sito ufficiale: http://www.romaeuropa.net/palladium/
Lunedì 4 febbraio, alle ore 19, NUFactory presenta Oversize 14 – Fabtasmagorie, mostra personale di Virgilio Villoresi, a cura di Bruno Di Marino.
E’ un grande bricoleur Virgilio Villoresi: un assemblatore di oggetti, un ritagliatore di sagome cartonate o fotografiche, un creatore di piccoli teatrini sospesi tra bidimensionalità e tridimensionalità. E’ un artista Villoresi, ma soprattutto un animatore, uno dei più abili che operano in Italia. Così queste sue architetture, giocose e colorate, acquistano una ulteriore dimensione nel movimento stop motion. Dalle brevi pubblicità (per Moleskine, Vogue italia) ai videoclip musicali (per musicisti come Capossela) ai cortometraggi (da J a Fine), la sua formidabile tecnica si coniuga ad una poesia a tratti minimale – anche perché realizzata in casa, dove costruisce set in miniatura –, ma in realtà assolutamente spettacolare, per i risultati che riesce ad ottenere.
Le sue sono fantasmagorie, come quelle dei pionieri del cinema, da Méliès a Segundo de Chomon: un cinema fatto di trucchi artigianali. Sono fantasmagorie ancora puramente analogiche, dove gli effetti speciali non sono realizzati in post-produzione ma dal vivo, attraverso ingegnosi procedimenti che vivificano schiere di antichi giocattoli o singolari dispositivi da lui costruiti o modificati, che ricordano le suggestive macchine del precinema.
L’esposizione di Villoresi mette a confronto il prodotto finale (cioè i film, alcuni di essi molto brevi, come i Caroselli animati) con gli oggetti che li hanno originati, secondo una logica di assemblaggio che lascia trasparire tutto il suo amore per l’animazione. L’animazione come archivio di tecniche e di emozioni, memoria di un cinema che rimane ostinatamente “povero” di materiali e al tempo stesso ricco di sorprese, generatore di illusioni ottiche e prospettiche, ma anche di micronarrazioni. L’animazione per Villoresi non è però solo utilizzo del passouno, del frame by frame, può essere anche ripresa in tempo reale, come nel caso di Fine, il cui spunto di partenza è il Fatzer di Brecht: le semplici dita di una mano che raccontano la vita, la guerra e la morte di un soldato: siamo al teatro di marionette, prima ancora del teatro dell’assurdo. Oppure – pensiamo al suo J – diventa pretesto per un gioco sul “doppio”, metafora sulla ricerca di un’identità sospesa tra il mondo concreto delle cose e quello riproduttivo delle immagini.
Le fantasmagorie di Villoresi sono qui a ricordarci che se il cinema è un’illusione pianificata e codificata, il cinema d’animazione lo è all’ennesima potenza; è una porta che ci consente di accedere a mondi e dimensioni inimmaginabili, che esistono innanzitutto dentro il nostro inconscio.
E’ un grande bricoleur Virgilio Villoresi: un assemblatore di oggetti, un ritagliatore di sagome cartonate o fotografiche, un creatore di piccoli teatrini sospesi tra bidimensionalità e tridimensionalità. E’ un artista Villoresi, ma soprattutto un animatore, uno dei più abili che operano in Italia. Così queste sue architetture, giocose e colorate, acquistano una ulteriore dimensione nel movimento stop motion. Dalle brevi pubblicità (per Moleskine, Vogue italia) ai videoclip musicali (per musicisti come Capossela) ai cortometraggi (da J a Fine), la sua formidabile tecnica si coniuga ad una poesia a tratti minimale – anche perché realizzata in casa, dove costruisce set in miniatura –, ma in realtà assolutamente spettacolare, per i risultati che riesce ad ottenere.
Le sue sono fantasmagorie, come quelle dei pionieri del cinema, da Méliès a Segundo de Chomon: un cinema fatto di trucchi artigianali. Sono fantasmagorie ancora puramente analogiche, dove gli effetti speciali non sono realizzati in post-produzione ma dal vivo, attraverso ingegnosi procedimenti che vivificano schiere di antichi giocattoli o singolari dispositivi da lui costruiti o modificati, che ricordano le suggestive macchine del precinema.
L’esposizione di Villoresi mette a confronto il prodotto finale (cioè i film, alcuni di essi molto brevi, come i Caroselli animati) con gli oggetti che li hanno originati, secondo una logica di assemblaggio che lascia trasparire tutto il suo amore per l’animazione. L’animazione come archivio di tecniche e di emozioni, memoria di un cinema che rimane ostinatamente “povero” di materiali e al tempo stesso ricco di sorprese, generatore di illusioni ottiche e prospettiche, ma anche di micronarrazioni. L’animazione per Villoresi non è però solo utilizzo del passouno, del frame by frame, può essere anche ripresa in tempo reale, come nel caso di Fine, il cui spunto di partenza è il Fatzer di Brecht: le semplici dita di una mano che raccontano la vita, la guerra e la morte di un soldato: siamo al teatro di marionette, prima ancora del teatro dell’assurdo. Oppure – pensiamo al suo J – diventa pretesto per un gioco sul “doppio”, metafora sulla ricerca di un’identità sospesa tra il mondo concreto delle cose e quello riproduttivo delle immagini.
Le fantasmagorie di Villoresi sono qui a ricordarci che se il cinema è un’illusione pianificata e codificata, il cinema d’animazione lo è all’ennesima potenza; è una porta che ci consente di accedere a mondi e dimensioni inimmaginabili, che esistono innanzitutto dentro il nostro inconscio.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 8 November 2025 al 11 January 2026
Venezia | Museo Correr
CARATTERI. Calligrafia e tipografia: Corea del Sud e Stati Uniti
-
Dal 8 November 2025 al 22 February 2026
Brescia | Museo di Santa Giulia
Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo
-
Dal 8 November 2025 al 18 January 2026
Perugia | Perugia, Spoleto e Gubbio
Mimmo Paladino. Antologica
-
Dal 7 November 2025 al 25 January 2026
Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Silvia Scaringella. Deus sive natura
-
Dal 5 November 2025 al 1 March 2026
Asti | Palazzo Mazzetti
PAOLO CONTE. Original
-
Dal 28 October 2025 al 15 February 2026
Brescia | Pinacoteca Tosio Martinengo
Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo