Paolo Mayol. I riti del tempo: la pace

Paolo Mayol, Il volto della pace, bronzo a cera persa
Dal 23 June 2025 al 7 July 2025
Roma
Luogo: Palazzo Valentini
Indirizzo: Via IV Novembre 119/a
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Si segnala che l’esposizione chiuderà anticipatamente il 7 luglio alle ore 13:30
Il tempo è beffardo. Quando pensi di aver trovato il tuo posto e ti rilassi, sereno, scoppia la guerra e stravolge il mondo/non c’è più bellezza, non c’è più arte, non c’è più amore/Ma il Tempo completa il suo Giro... Ritorna la pace! E tu non lasciarla scappare! Non c’è arte senza Pace
(M.G. Amato, I giri del Tempo)
Le evocative opere di Paolo Mayol saranno le protagoniste della mostra «I Riti del Tempo: La Pace», un percorso espositivo che indaga i temi della scultura, della pittura e della grafica, con un focus profondo sul concetto di pace. La mostra dell’artista di origini napoletane e di respiro internazionale, è patrocinata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e della Città di Ciampino, con il supporto di Roma Capitale.
L’evento espositivo aprirà le porte con il suo vernissage lunedì 23 giugno 2025 presso il prestigioso Palazzo Valentini.
L’inaugurazione si terrà dalle ore 17 alle 18.30 e vedrà l'intervento del saggista Franco Campegiani, che offrirà un'analisi critica delle opere esposte. Ad accogliere gli intervenuti sarà la Consigliera di Roma Capitale, Antonella Melito, a testimonianza dell'importanza culturale dell'evento per la città.
L’evento è realizzato in collaborazione con Casa Delle Culture, LCN, Dialogues ed il sostegno di sponsor.
L’emotività della esposizione artistica
«I Riti del Tempo: La Pace» si preannuncia come un'esposizione di grande impatto visivo ed emotivo. Le opere di Mayol, in particolare le sculture e le rappresentazioni grafiche, dialogheranno tra loro per offrire una prospettiva unica sulla pace, intesa non solo come assenza di conflitto, ma come processo intrinseco ai ritmi della vita e del tempo. Il visitatore sarà condotto attraverso un viaggio che esplora la complessità e la fragilità dell’ideale umano, invitando alla contemplazione e alla introspezione.
Secondo il critico Campegiani, l'opera di Mayol è "un caso emblematico per il fiato nuovamente utopico ed il respiro universale da cui la sua produzione è animata". L’esperto sottolinea una "tensione nobilissima verso la fratellanza universale che è estremamente urgente riscoprire in un mondo dilaniato da guerre e sopraffazioni d'ogni genere".
Il simbolismo artistico di Mayol secondo Campegiani
La mostra «I Riti del Tempo: La Pace» presenterà una selezione di 28 opere che spaziano tra sculture in bronzo, gesso alabastrino e composizioni che includono legno, rame, acrilici e pasta di vetro di Murano, oltre a incisioni su zinco a tecnica mista. I lavori di Mayol si presentano come un mondo da scoprire. Ogni centimetro rifugge la casualità, ha un suo vissuto, una sua gioia, un suo perché. Ecco alcuni lavori in esposizione che racchiudono l’essenza di questa mostra romana di Mayol: Ali in gabbia (Bronzo a cera persa) è un'opera che, come descritto da Franco Campegiani, mostra "un'ala maestosa che prorompe con forza dai limiti dell’elaborato senza riuscire a svincolarsi del tutto, in quanto qualcosa la trattiene dentro il recinto impedendole di spiccare il volo"; Il volto della pace (Bronzo a cera persa) raffigura il volto “bonario”, sovrastato da una colomba con un’ala spiegata e l’altra frenata da "insuperabili viluppi esistenziali", simboleggiando una pace che ha un prezzo; Centauro allo specchio (Bronzo a cera persa) vede il protagonista che, per conoscersi, si strappa la maschera animalesca, ma nello specchio non trova il suo vero volto, bensì la testa di prima, seppur amputata. Tale lavoro invita a distinguere tra uno specchio-verità e uno specchio-vanità. E infine Cronostasi - La piramide del Tempo (Incisione su lastra di zinco a tecnica mista: Acquaforte, Puntasecca e Acquatinta): qui il tema della clessidra invita alla riflessione sul tempo che si arresta per pause riflessive, da cui ripartire in un’ascesa piramidale.
Paolo Mayol nasce nel 1952 a Napoli. Ha intrapreso un percorso artistico variegato, studiando al Teatro San Carlo, al Liceo Artistico e alla Scuola di Belle Arti - sezione di scultura a Napoli -. La sua formazione si è arricchita con un'esperienza presso l’atelier della Scuola Superiore d’Arte di Randwick, in Australia, e una specializzazione in tecniche di incisione d’arte all’Istituto Nazionale per la Grafica della Calcografia Nazionale a Roma. Mayol ha esposto in Italia e all'Estero, distinguendosi nel disegno, nelle incisioni, nella pittura e nell'assemblaggio di materiali. La scultura, tuttavia, è il suo vero terreno d'espressione, caratterizzato da uno "scontro fisico con le materie" : stagno, legno, ferro, pietre e metalli come il bronzo a cera persa, che egli piega a forme eteree e audaci. L'artista ha ottenuto importanti riconoscimenti e vinto concorsi d’arte, realizzando anche opere monumentali, come la fontana "Il volo della Cariatide" e due bassorilievi ("Oriente" e "Occidente") esposti nel Municipio di Ciampino.
Attualmente, Paolo Mayol vive e lavora nella provincia di Roma, mantenendo una produzione artistica attiva e partecipando a eventi culturali. Le sue opere sono state oggetto di recensioni critiche e hanno ricevuto numerosi apprezzamenti in ambito artistico. Come affermato da Claudio Strinati, Mayol è "un artista vulcanico e fervido, estremamente competente sotto il profilo tecnico e dotato, al contempo, di un fervore morale e intellettuale che lo rendono figura pressoché unica nel panorama attuale".
(M.G. Amato, I giri del Tempo)
Le evocative opere di Paolo Mayol saranno le protagoniste della mostra «I Riti del Tempo: La Pace», un percorso espositivo che indaga i temi della scultura, della pittura e della grafica, con un focus profondo sul concetto di pace. La mostra dell’artista di origini napoletane e di respiro internazionale, è patrocinata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e della Città di Ciampino, con il supporto di Roma Capitale.
L’evento espositivo aprirà le porte con il suo vernissage lunedì 23 giugno 2025 presso il prestigioso Palazzo Valentini.
L’inaugurazione si terrà dalle ore 17 alle 18.30 e vedrà l'intervento del saggista Franco Campegiani, che offrirà un'analisi critica delle opere esposte. Ad accogliere gli intervenuti sarà la Consigliera di Roma Capitale, Antonella Melito, a testimonianza dell'importanza culturale dell'evento per la città.
L’evento è realizzato in collaborazione con Casa Delle Culture, LCN, Dialogues ed il sostegno di sponsor.
L’emotività della esposizione artistica
«I Riti del Tempo: La Pace» si preannuncia come un'esposizione di grande impatto visivo ed emotivo. Le opere di Mayol, in particolare le sculture e le rappresentazioni grafiche, dialogheranno tra loro per offrire una prospettiva unica sulla pace, intesa non solo come assenza di conflitto, ma come processo intrinseco ai ritmi della vita e del tempo. Il visitatore sarà condotto attraverso un viaggio che esplora la complessità e la fragilità dell’ideale umano, invitando alla contemplazione e alla introspezione.
Secondo il critico Campegiani, l'opera di Mayol è "un caso emblematico per il fiato nuovamente utopico ed il respiro universale da cui la sua produzione è animata". L’esperto sottolinea una "tensione nobilissima verso la fratellanza universale che è estremamente urgente riscoprire in un mondo dilaniato da guerre e sopraffazioni d'ogni genere".
Il simbolismo artistico di Mayol secondo Campegiani
La mostra «I Riti del Tempo: La Pace» presenterà una selezione di 28 opere che spaziano tra sculture in bronzo, gesso alabastrino e composizioni che includono legno, rame, acrilici e pasta di vetro di Murano, oltre a incisioni su zinco a tecnica mista. I lavori di Mayol si presentano come un mondo da scoprire. Ogni centimetro rifugge la casualità, ha un suo vissuto, una sua gioia, un suo perché. Ecco alcuni lavori in esposizione che racchiudono l’essenza di questa mostra romana di Mayol: Ali in gabbia (Bronzo a cera persa) è un'opera che, come descritto da Franco Campegiani, mostra "un'ala maestosa che prorompe con forza dai limiti dell’elaborato senza riuscire a svincolarsi del tutto, in quanto qualcosa la trattiene dentro il recinto impedendole di spiccare il volo"; Il volto della pace (Bronzo a cera persa) raffigura il volto “bonario”, sovrastato da una colomba con un’ala spiegata e l’altra frenata da "insuperabili viluppi esistenziali", simboleggiando una pace che ha un prezzo; Centauro allo specchio (Bronzo a cera persa) vede il protagonista che, per conoscersi, si strappa la maschera animalesca, ma nello specchio non trova il suo vero volto, bensì la testa di prima, seppur amputata. Tale lavoro invita a distinguere tra uno specchio-verità e uno specchio-vanità. E infine Cronostasi - La piramide del Tempo (Incisione su lastra di zinco a tecnica mista: Acquaforte, Puntasecca e Acquatinta): qui il tema della clessidra invita alla riflessione sul tempo che si arresta per pause riflessive, da cui ripartire in un’ascesa piramidale.
Paolo Mayol nasce nel 1952 a Napoli. Ha intrapreso un percorso artistico variegato, studiando al Teatro San Carlo, al Liceo Artistico e alla Scuola di Belle Arti - sezione di scultura a Napoli -. La sua formazione si è arricchita con un'esperienza presso l’atelier della Scuola Superiore d’Arte di Randwick, in Australia, e una specializzazione in tecniche di incisione d’arte all’Istituto Nazionale per la Grafica della Calcografia Nazionale a Roma. Mayol ha esposto in Italia e all'Estero, distinguendosi nel disegno, nelle incisioni, nella pittura e nell'assemblaggio di materiali. La scultura, tuttavia, è il suo vero terreno d'espressione, caratterizzato da uno "scontro fisico con le materie" : stagno, legno, ferro, pietre e metalli come il bronzo a cera persa, che egli piega a forme eteree e audaci. L'artista ha ottenuto importanti riconoscimenti e vinto concorsi d’arte, realizzando anche opere monumentali, come la fontana "Il volo della Cariatide" e due bassorilievi ("Oriente" e "Occidente") esposti nel Municipio di Ciampino.
Attualmente, Paolo Mayol vive e lavora nella provincia di Roma, mantenendo una produzione artistica attiva e partecipando a eventi culturali. Le sue opere sono state oggetto di recensioni critiche e hanno ricevuto numerosi apprezzamenti in ambito artistico. Come affermato da Claudio Strinati, Mayol è "un artista vulcanico e fervido, estremamente competente sotto il profilo tecnico e dotato, al contempo, di un fervore morale e intellettuale che lo rendono figura pressoché unica nel panorama attuale".
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 June 2025 al 29 October 2025 Firenze | Museo Novecento
Haley Mellin. Siamo Natura
-
Dal 26 June 2025 al 18 July 2025 Firenze | Palazzo Sacrati Strozzi
Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina
-
Dal 26 June 2025 al 28 September 2025 Roma | Vittoriano - Sala Zanardelli
Città Aperta 2025. Roma nell’anno del Giubileo
-
Dal 25 June 2025 al 26 October 2025 Bergamo | GAMeC
Maurizio Cattelan. Seasons
-
Dal 17 June 2025 al 6 January 2026 Perugia | Palazzo Baldeschi
EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee
-
Dal 22 June 2025 al 11 January 2026 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CARLO SCARPA E LE ARTI ALLA BIENNALE. Opere e vetri dalla Collezione Gemin