Racconto di Natale nelle immagini di Fiorenzo Niccoli
Dal 14 Dicembre 2016 al 15 Gennaio 2017
Roma
Luogo: Basilica di Santa Maria in Montesanto
Indirizzo: piazza del Popolo
Enti promotori:
- Fondazione Carla Fendi
Come da tradizione, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma - la Chiesa degli Artisti - l’annuale realizzazione del Presepe è affidata alla creatività di grandi artisti contemporanei. Una consuetudine questa che risale agli anni ’50 quando, Monsignor Ennio Francia, primo Rettore della Basilica, iniziò a coinvolgere i maggiori Maestri protagonisti di quella stagione legando la loro opera alle più significative ricorrenze liturgiche.
Con lo stesso spirito anche quest’anno Don Walter Insero, che dal 2011 è Rettore della Basilica, ha coinvolto per la realizzazione del Presepe un poeta della fotografia: Fiorenzo Niccoli, grande creatore di immagini, che ha dato vita ad un Presepe immaginifico con la supervisione di Piero Tosi, insieme agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia.
E’ nato così, da questa intensa commistione di menti e passione, un Presepe fuori dalle regole e dalla tradizione, dove personaggi reali ma insieme fantastici fanno vivere uno straordinario "Racconto di Natale".
Nella mente e tra le mani di Fiorenzo Niccoli e di Piero Tosi, un presepe per Roma non poteva che divenire un Racconto di Natale.
Fiorenzo Niccoli e Piero Tosi sono due grandi autori felicemente impastati di magnifiche storie e narrazioni, due intellettuali prestati l’uno alla fotografia e l’altro al cinema, in entrambi i casi con esiti meravigliosi. Dopo avere ricevuto da Carla Fendi la committenza di un presepe per la Basilica di Santa Maria in Montesanto – nella tradizione voluta dal rettore Don Walter Insero – non hanno esitato nell’immaginarlo come un set, un set appena prima del ciak, quando gli attori, già nella parte e dentro i costumi di scena, non sono più distinguibili da quel che si accingono a interpretare.
Con questa premessa, Fiorenzo Niccoli ha scelto gli interpreti che gli sembravano più adatti tra gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia; mentre da quello stesso Centro Piero Tosi convocava le sue allieve costumiste per le invenzioni richieste dal tema.
È nato così, questo presepe-racconto di Natale: grazie al talento di due Maestri dell’immagine e alla generosità del loro cuore, pervaso dalla più pura e limpida poesia. Fiorenzo Niccoli e Piero Tosi hanno portato il “Mistero”, tra i modesti saltimbanchi di un circo da due soldi – clown, ballerine, equilibristi e giocolieri ignorati dal grande pubblico –, perché il Divino nascesse sotto i loro sguardi adoranti: privilegiati in quanto ultimi tra gli ultimi.
Dentro il Miracolo, un miracolo di genialità, passione e poesia. FIORENZO NICCOLI:
Nasce a Viareggio. Negli anni ’60 si trasferisce a Milano dove frequenta il Liceo artistico presso l’Accademia di Brera. Dopo il diploma sceglie di dedicarsi alla fotografia.
Debutta a Roma negli anni ’70 nel campo dell’Alta Moda. Determinante l’incontro con Roberto Capucci, che segna l’inizio di un sodalizio professionale che dura ancora oggi.
Collabora con le più importanti riviste di moda: Vogue, Bazaar’s, Amica; e importanti news magazine come l’Espresso e Tempo Illustrato.
Oltre che alla moda, Niccoli si dedica al ritratto, componendo una importante galleria di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: Federico Fellini, Alberto Moravia, Marco Ferreri, Roland Barthes, Alberto Arbasino, Jeanne Moreau, Michelle Morgan, Raymond Aron e molti altri. E’ anche fotografo di spettacoli teatrali e di balletto: da Paolo Poli a Franca Valeri; da Carla Fracci al Festival di Spoleto.
PIERO TOSI:
Nato a Sesto Fiorentino, studia a Firenze, prima all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia di Belle Arti, dove ha tra i suoi insegnanti Ottone Rosai. Inizia la sua attività di Costumista teatrale nel 1947 e rapidamente si afferma nel mondo cinematografico per estro, cultura ed originalità.
Nel cinema, il sodalizio con Luchino Visconti segna i primi venticinque anni della sua carriera. Realizza: Bellissima (1951) con Anna Magnani; i costumi curatissimi di Senso(1954); quelli “decadenti” de Le notti bianche (1957); quelli realistici di Rocco e i suoi fratelli(1960); fino a quelli sontuosi de Il gattopardo (1963). Ha collaborato con Mauro Bolognini realizzando i costumi per Il bell’Antonio (1960), La viaccia (1961), Senilità (1962), dove riesce a creare una corrispondenza tra ambienti e abiti e l’atmosfera intellettualistica dei film; e La dame aux camélias (1981). Le sue esperienze proseguono poi con I compagni (1963) di Mario Monicelli, di ambientazione ottocentesca popolare; Medea (1969) di Pier Paolo Pasolini e con i bizzarri abiti per La cage aux folles (1978) di Edouard Molinaro. Si è poi continuato a dedicare ai costumi storici, come ne Il malato immaginario (1979) di Tonino Cervi, La traviata (1983) e Storia di una capinera (1993, suo ultimo film), entrambi di Franco Zeffirelli. Nel corso della sua significativa carriera ha lavorato anche con altri grandi del cinema, quali Vittorio De Sica, Federico Fellini, Liliana Cavani.
Piero Tosi ha rinnovato il modo di intendere il costume, ripensandolo non più come un “abito” del personaggio ma come una componente fondamentale della sua definizione, come elemento che deve porsi in stretta relazione con i suoi connotati specifici.
Internazionalmente riconosciuto, nel 2014 ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera.
Dal 1988 ha la cattedra di Creazione del Costume alla Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale.
Mercoledì 14 Dicembre 2016 ore 18
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