Rosamaria Sbiroli. Contaminazioni
Dal 05 Novembre 2014 al 17 Novembre 2014
Roma
Luogo: Galleria Vittoria
Indirizzo: via Margutta 103
Orari: da lunedì a sabato 15-19 o su appuntamento
Curatori: Claudia Zaccagnini
Telefono per informazioni: +39 06 36001878
E-Mail info: info@galleriavittoria.com
Sito ufficiale: http://www.galleriavittoria.com
La Galleria Vittoria ospita dal 05 al 17 Novembre 2014 “Contaminazioni” di Rosamaria Sbiroli.
Curata dalla Prof.ssa Claudia Zaccagnini, la mostra fa parte di un lungo percorso internazionale che ha visto la Sbiroli ospite in una residenza artistica a New York nell’ambito del programma “Artist in Residency Program, Vytlacil Campus, of The Art Students League of New York”.
Rosamaria presenta una collezione di opere inedita e rinnovata, dopo le tappe di Berlino e Hangzou. La mostra è organizzata da Tiziano M. Todi con il patrocinio del Comune di Roma presentandosi in modo organico e completo nella suggestiva cornice della città eterna. Seppur evolvendosi l’artista ha mantenuto fede al suo legame con la natura facendo tesoro dell’esperienze internazionali che hanno portato le opere a una linea di sintesi visiva.
Scrive di lei la Prof.ssa Claudia Zaccagnini:
L’immaginario creativo di Rosamaria Sbiroli è il risultato dell’allettante incontro tra vecchio e nuovo, tra idea e forma, tra rigore e fantasia, tra Oriente ed Occidente.
L’artista, mossa da vivaci pulsioni, elabora una sintassi composita, in cui l’elemento unificatore è la sperimentazione formale di molteplici linguaggi. L’attrazione per la contaminazione, nella quale suggestioni di vario segno e origine – complice anche la recente esperienza di studio americana- sollecitano la sua creatività, proietta il suo lavoro verso nuove mete. Compendiando il lavoro svolto in precedenza, nel quale la digital Art si coniuga ad espressioni artistiche più tradizionali, imprime una spinta vitale al linearismo dinamico che caratterizza gli intrecci strutturali delle nuove configurazioni. La conquista del rigore spaziale, con i numerosi piani geometrici che si intersecano o sfiorano, si addiziona ai leggeri decorativismi orientali e lascia luogo all’elemento naturalistico dell’insetto, presenza ambigua ma costante, negli infiniti universi, razionali ed ermetici, proposti dall’artista.
“Contaminazioni” esplicita una nuova e più matura visione della Sbiroli, artista feconda e proiettata tenacemente verso il nuovo.
Claudia Zaccagnini
Curata dalla Prof.ssa Claudia Zaccagnini, la mostra fa parte di un lungo percorso internazionale che ha visto la Sbiroli ospite in una residenza artistica a New York nell’ambito del programma “Artist in Residency Program, Vytlacil Campus, of The Art Students League of New York”.
Rosamaria presenta una collezione di opere inedita e rinnovata, dopo le tappe di Berlino e Hangzou. La mostra è organizzata da Tiziano M. Todi con il patrocinio del Comune di Roma presentandosi in modo organico e completo nella suggestiva cornice della città eterna. Seppur evolvendosi l’artista ha mantenuto fede al suo legame con la natura facendo tesoro dell’esperienze internazionali che hanno portato le opere a una linea di sintesi visiva.
Scrive di lei la Prof.ssa Claudia Zaccagnini:
L’immaginario creativo di Rosamaria Sbiroli è il risultato dell’allettante incontro tra vecchio e nuovo, tra idea e forma, tra rigore e fantasia, tra Oriente ed Occidente.
L’artista, mossa da vivaci pulsioni, elabora una sintassi composita, in cui l’elemento unificatore è la sperimentazione formale di molteplici linguaggi. L’attrazione per la contaminazione, nella quale suggestioni di vario segno e origine – complice anche la recente esperienza di studio americana- sollecitano la sua creatività, proietta il suo lavoro verso nuove mete. Compendiando il lavoro svolto in precedenza, nel quale la digital Art si coniuga ad espressioni artistiche più tradizionali, imprime una spinta vitale al linearismo dinamico che caratterizza gli intrecci strutturali delle nuove configurazioni. La conquista del rigore spaziale, con i numerosi piani geometrici che si intersecano o sfiorano, si addiziona ai leggeri decorativismi orientali e lascia luogo all’elemento naturalistico dell’insetto, presenza ambigua ma costante, negli infiniti universi, razionali ed ermetici, proposti dall’artista.
“Contaminazioni” esplicita una nuova e più matura visione della Sbiroli, artista feconda e proiettata tenacemente verso il nuovo.
Claudia Zaccagnini
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