Paolo Fundarò. Il Mito Dipinto-Volti dell'Iliade
Dal 25 Giugno 2022 al 03 Settembre 2022
Orvieto | Terni
Luogo: Museo Archeologico Nazionale
Indirizzo: Piazza del Duomo
Orari: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30
Si inaugura Sabato 25 Giugno alle ore 18 all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto la mostra “Il Mito Dipinto-Volti dell’Iliade”. Ritratti su tavola e musiche dipinti di Paolo Fundarò.
Intervento musicale di Carlo Lupi (Flauto).
Nel contesto del Museo Archeologico di Orvieto e in risonanza con i temi mitologici dei reperti, la mostra intende evocare attraverso una galleria di ritratti eseguiti con l’antica pratica dell’encausto alcuni protagonisti dell’universo epico dell’Iliade, colti negli istanti di un tempo sospeso e nello scorrere di un intimo dialogo con le proprie visioni.
I dipinti sono accompagnati da brevi frammenti lirici che raccontano il percorso espositivo e la nuova dimensione dei soggetti proposti nell’interpretazione personale dell’autore. Come completamento del percorso, è possibile ascoltare alcuni componimenti musicali espressamente scritti dall’autore dei ritratti per l'occasione e, che possono essere ascoltati inquadrando con il cellulare l’apposito code qr.
L’eco del mito e il riverbero del mondo classico si innestano in un linguaggio figurativo connesso alla pratica e lo studio della pittura antica riformulata sui cosiddetti ritratti del Fayyum dell’Egitto romano, unici esempi dell’encausto antico.
Le precedenti tappe espositive si sono svolte presso le sedi dell’Accademia d’Egitto e l’Ufficio Culturale e Scientifico dell'Ambasciata d'Egitto in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo Etrusco delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT), la Locanda Martorelli sede del museo del Grand Tour di Ariccia (RM) e presso Palazzo Bisaccioni-Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi (AN)
Esposizione dedicata a Fabio, allestitore storico delle mostre precedenti.
Intervento musicale di Carlo Lupi (Flauto).
Nel contesto del Museo Archeologico di Orvieto e in risonanza con i temi mitologici dei reperti, la mostra intende evocare attraverso una galleria di ritratti eseguiti con l’antica pratica dell’encausto alcuni protagonisti dell’universo epico dell’Iliade, colti negli istanti di un tempo sospeso e nello scorrere di un intimo dialogo con le proprie visioni.
I dipinti sono accompagnati da brevi frammenti lirici che raccontano il percorso espositivo e la nuova dimensione dei soggetti proposti nell’interpretazione personale dell’autore. Come completamento del percorso, è possibile ascoltare alcuni componimenti musicali espressamente scritti dall’autore dei ritratti per l'occasione e, che possono essere ascoltati inquadrando con il cellulare l’apposito code qr.
L’eco del mito e il riverbero del mondo classico si innestano in un linguaggio figurativo connesso alla pratica e lo studio della pittura antica riformulata sui cosiddetti ritratti del Fayyum dell’Egitto romano, unici esempi dell’encausto antico.
Le precedenti tappe espositive si sono svolte presso le sedi dell’Accademia d’Egitto e l’Ufficio Culturale e Scientifico dell'Ambasciata d'Egitto in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo Etrusco delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT), la Locanda Martorelli sede del museo del Grand Tour di Ariccia (RM) e presso Palazzo Bisaccioni-Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi (AN)
Esposizione dedicata a Fabio, allestitore storico delle mostre precedenti.
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