I voli dell'Ariosto. L’Orlando furioso e le arti

Jean Auguste Dominique Ingres, Ruggero libera angelica, 1841, olio su tela, 54x46 cm. MI.842.8. Montauban, Musée Ingres

 

Dal 14 Giugno 2016 al 30 Ottobre 2016

Tivoli | Roma

Luogo: Villa d’Este

Indirizzo: piazza Trento 5

Orari: dal martedì alla domenica ore 8.30 fino ad un’ora prima della chiusura del monumento Aperture serali nelle giornate di venerdì e sabato

Curatori: Marina Cogotti, Vincenzo Farinella, Monica Preti

Enti promotori:

  • Polo Museale del Lazio

Costo del biglietto: mostra + ingresso villa intero € 11, ridotto € 7

Telefono per informazioni: +39 0774 312070

E-Mail info: pm-laz.villadeste@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.villadestetivoli.info



In occasione del cinquecentesimo anniversario della prima edizione dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto (1516), una mostra organizzata dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli e allestita a Tivoli, nello splendido scenario di Villa d’Este, diretta da Marina Cogotti, intende celebrare l’impatto esercitato dal poema fino ad oggi sulle arti figurative.

Villa d’Este, con il suo celebre giardino e i suoi ambienti affrescati, costituisce uno scenario ideale per una mostra di questo tipo: il cardinale Ippolito II d’Este, che fece costruire e decorare tra gli anni sessanta e settanta del Cinquecento questa villa di delizie, nipote del cardinale Ippolito I a cui era stato dedicato il Furioso, non solo è citato più volte nel poema, ma aveva avuto modo di frequentare l’Ariosto negli anni della giovinezza trascorsi presso la corte ferrarese.

Già i contemporanei hanno giudicato Ludovico Ariosto un “poeta che colorisce”, capace di “dipingere” le armi e gli amori con la penna e con l’inchiostro: pochi decenni dopo la sua morte lo si poteva già celebrare paragonandolo a Tiziano. È anche a causa della natura intrinsecamente figurativa dei versi ariosteschi che l’Orlando furioso ha goduto, nei secoli, di una vasta fortuna visiva: una vicenda che non si è ancora esaurita e che la mostra, curata da Marina Cogotti, Vincenzo Farinella e Monica Preti intende ricostruire, analizzando in dettaglio una serie di episodi significativi, partendo dagli inizi del Cinquecento e giungendo fino al Novecento.

Le opere convocate a Villa d’Este, attingendo alle più varie tipologie e tecniche artistiche (dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, disegni, incisioni, medaglie, libri illustrati...), intendono costruire un’esposizione rigorosa, nel suo costante rapporto con i temi del poema ariostesco, ma al tempo stesso capace di suggestionare emotivamente il visitatore.
Il percorso si aprirà, al piano nobile della villa, negli appartamenti del cardinale. Si potranno seguire, in un itinerario cronologico, alcune vicende della fortuna visiva del poema: dopo una premessa dedicata al volto e al mito del poeta (dove i ritratti cinquecenteschi dell’Ariosto dialogheranno con le rievocazioni ottocentesche di alcuni episodi, reali o fantastici, della sua vita), una sezione sarà dedicata alla storia figurativa del Furioso nel Cinquecento.

Ad integrazione della mostra, Villa d’Este proporrà durante il periodo di esposizione una serie di manifestazioni ed eventi collegati: percorsi nel territorio, concerti, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, conferenze, letture ariostesche. 

Inaugurazione 14 giugno 2016 ore 18
Orario
Dal martedì alla domenica ore 8.30 fino ad un’ora prima della chiusura del monumento
Aperture serali nelle giornate di venerdì e sabato 
 

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