Alberto Giacometti e l'arte africana
Dal 26 Aprile 2014 al 29 Giugno 2014
Castellamonte | Torino
Luogo: Centro Ceramico La Fornace
Indirizzo: località Spineto 61
Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-12.30 / 15-19
Curatori: Floriano De Santi
Telefono per informazioni: +39 0124 582642 / 377 4390604
E-Mail info: ceramichecielle@libero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.castellamonte.to.it
Allievo dal 1922 a Parigi di Bourdelle e amico di Archipenko, Alberto Giacometti (Stampa 1901 ? Coira 1966), appresso le ricerche sulla scultura arcaica e africana, aderisce al Surrealismo nella sua serie di Oggetti a provocazione simbolica, lavori di grande suggestione nei quali instaura una sorta di rapporto metafisico con lo spazio. Ma subito dopo si allontana dal movimento bretoniano per elaborare una figurazione, sia in pittura che in scultura, che l'horror vacui sta disfacendo e quasi cancellando. E in tal senso scrive il filosofo Jean Paul Sartre: "La materia di Giacometti, quella strana farina che impolvera, seppellisce lentamente il suo atelier, scivola sotto le unghie e nelle rughe profonde del suo viso, altro non è se non una polvere di spazio".
La preziosa mostra Alberto Giacometti e l'arte africana, che sarà ordinata al Museo Centro Ceramico Fornace Pagliero di Daniele Chechi a Spineto-Castellamonte, dal 26 aprile al 29 giugno, raccoglie due bronzi monumentali, Donna che cammina del 1932-34 e Nudo in piedi del 1956, un pastello colorato su carta, Buste del 1958, la raccolta completa di oltre venti litografie stampate nello studio parigino di Aimé Maeght, nonché cinque sculture africane in legno del Settecento. Com'è noto, Maeght è stata una figura fondamentale nella scena artistica internazionale del secondo Novecento che promosse l'attività, tra l'altro, di maestri quali Bonnard, Matisse, Kandinsky, Braque, Chagall, Miró e Giacometti. L'intera opera del Maestro svizzero ? sostiene giustamente Floriano De Santi, curatore della mostra e del catalogo ? testimonia, con le sue esili e larvate figure, la condizione esistenziale dell'uomo in un mondo sconvolto dalla minaccia della fine e dagli orrori della guerra.
La preziosa mostra Alberto Giacometti e l'arte africana, che sarà ordinata al Museo Centro Ceramico Fornace Pagliero di Daniele Chechi a Spineto-Castellamonte, dal 26 aprile al 29 giugno, raccoglie due bronzi monumentali, Donna che cammina del 1932-34 e Nudo in piedi del 1956, un pastello colorato su carta, Buste del 1958, la raccolta completa di oltre venti litografie stampate nello studio parigino di Aimé Maeght, nonché cinque sculture africane in legno del Settecento. Com'è noto, Maeght è stata una figura fondamentale nella scena artistica internazionale del secondo Novecento che promosse l'attività, tra l'altro, di maestri quali Bonnard, Matisse, Kandinsky, Braque, Chagall, Miró e Giacometti. L'intera opera del Maestro svizzero ? sostiene giustamente Floriano De Santi, curatore della mostra e del catalogo ? testimonia, con le sue esili e larvate figure, la condizione esistenziale dell'uomo in un mondo sconvolto dalla minaccia della fine e dagli orrori della guerra.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli