CAMERA + SPAZI INDIPENDENTI + GIOVANI ARTISTI = 4 MOSTRE IN CONTEMPORANEA

Eleonora Agostini, A Study on Waitressing

 

Dal 04 Febbraio 2022 al 04 Marzo 2022

Torino

Luogo: Sedi varie

Indirizzo: Sedi varie


Sono quattro le mostre in contemporanea che CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, insieme a quattro spazi di arte indipendenti di Torino, porta in città in questo mese di febbraio: dal 4 febbraio inaugurano lo stesso giorno A Study On Waitressing di Eleonora Agostini da Almanac Inn e Non c’è quiete dopo la tempesta di Matteo De Mayda da CRIPTA747, mentre sono ancora visitabili Lessico Familiare di Silvia Rosi da Recontemporary e Diachronicles di Giulia Parlato da Mucho Mas!.
Le mostre, che fanno parte del progetto di CAMERA “Futures” moves to the city, raccontano gli sguardi fotografici di quattro talentuosi giovani fotografi selezionati per il progetto europeo FUTURES Photography del quale il centro torinese fa parte, come unico membro italiano del board, da quattro anni.
Eleonora Agostini, Matteo de Mayda, Giulia Parlato, Silvia Rosi – insieme a Leonardo Magrelli la cui mostra ha aperto il progetto a fine novembre 2021 negli spazi di Jest  –  sono i fotografi selezionati nel 2021 e coinvolti nelle attività: hanno partecipato a workshop con fotografi riconosciuti a livello internazionale, sono stati coinvolti in numerosi incontri professionali al festival Futures Photography Festival di Amsterdam e ora, grazie alla collaborazione con cinque spazi indipendenti di Torino, espongono le loro opere a Torino da fine novembre 2021 a metà marzo 2022.
 
Con queste ultime mostre – commenta il coordinatore del progetto Giangavino Pazzola – volge al termine il primo esperimento di collaborazione tra CAMERA e il vibrante tessuto degli spazi indipendenti attivi nella città di Torino. Insieme condividiamo la finalità di promuovere giovani artiste e artisti, accendendo una luce sulle nuove modalità di creazione e sperimentazione che attraversano il panorama  fotografico italiano e internazionale. Uno sforzo di ideazione collettivo che ha originato una sorta di grande mostra diffusa nei vari quartieri della città, da San Salvario ad Aurora, passando per il Centro e Borgo Rossini, luoghi in cui gli spazi indipendenti hanno sede.

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