La Metamorfosi dell’Io

Francesca Arri, Play, 2015. Mixed media, mensola, scultura a terra, cm 110×80×50, videoproiezione

 

Dal 15 Dicembre 2016 al 08 Gennaio 2017

Torino

Luogo: Palazzo Barolo

Indirizzo: via Corte d’Appello 20/C

Orari: dal martedì al sabato 15-17.30. Domenica 15-18.30. Lunedì e 24 – 25 – 26 – 31 dicembre e 1 gennaio chiuso

Curatori: Claudio Zoccola

Enti promotori:

  • Regione Piemonte
  • Consiglio Regionale del Piemonte
  • Fondazione CRT
  • Compagnia di San Paolo

Prolungata: 15/12/2016

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 339.3665992



Nelle sale di Palazzo Barolo, quindici giovani artisti si confrontano con se stessi, in una sorta di autoanalisi che tocca la propria sfera personale e professionale. È l’idea che sta alla base di La Metamorfosi dell’Io, la mostra curata da Claudio Zoccola e aperta al pubblico dal 15 dicembre all’8 gennaio, con cui Ars Captiva intende celebrare il proprio decennale.
La biennale che ha per protagonisti gli istituti di formazione artistica piemontesi è infatti nata nel 2007, su impulso del Comitato Creo (composto da Accademia Albertina, Istituto Albe Steiner, Licei artistici Cottini, Passoni, Primo di Torino e Buniva di Pinerolo), con l’obiettivo di avvicinare gli studenti delle scuole superiori alle pratiche dell’arte contemporanea. 
 
Alla vigilia del suo decimo compleanno, Ars Captivapropone una riflessione sul lavoro svolto in questi anni e sul percorso di crescita compiuto dai giovani che sono transitati dalla biennale di “arte prigioniera”. Per questo, il Comitato presieduto da Paola Ravetti ha deciso di riunire a Palazzo Barolo le opere recenti, o create per l’occasione, da un gruppo di ex studenti, oggi artisti emergenti, con a fianco la riproduzione della loro opera d’esordio in Ars Captiva. Un accostamento che non intende dar luogo a un confronto qualitativo, bensì a un dialogo dell’artista con se stesso, oltre che, naturalmente, con lo spazio aulico che accoglie la mostra.
 
Nelle sale di Diana e del Legnanino di Palazzo Barolo trovano così posto tele, sculture, installazioni e immagini fotografiche di 11 artiste donne e 4 uomini chiamati a confrontarsi con il tema del cambiamento. A esporre anche giovani di nazionalità straniera (come l’israeliana Yael Plat e l’iraniano Moshen Baghernejad) che hanno deciso di studiare e compiere una parte del proprio percorso professionale sotto la Mole.
 
L’allestimento si compone di quattordici lavori in totale, dato che un’opera è stata realizzata a quattro mani da Annalisa Torretta e Marco Illuminato: lei a Parigi, lui a Torino hanno dato vita a una serie di tele che rappresentano il tentativo ossessivo di riprodurre la stessa onda luminosa, attraverso il ricordo di un colore e lo sforzo di farlo riaffiorare alla memoria. Tocca invece temi d’impegno sociale e politico l’installazione dell’israeliana Yael Plat che, mettendo in mostra nel suo complesso allestimento i chiodi estratti dalle case palestinesi distrutte, denuncia le pratiche violente messe in atto nei confronti della popolazione araba.
 
L’inaugurazione della rassegna è prevista mercoledì 14 dicembre a partire dalle ore 18. Per l’occasione, l’artista Francesca Arri, presente in mostra con un’installazione, si esibirà anche in una performance che ruota intorno all’uso del corpo, del tempo e dello spazio.
 
Un’altra performance è in programma il 21 dicembre dalle ore 16 alle 19, sempre a Palazzo Barolo (Salone d’Onore): a condurla il regista inglese Peader Kirk, storico ospite di Ars Captiva, che attraverso la formula del devincing theatre (sorta di teatro d’improvvisazione frutto della creatività collettiva) metterà in scena gli esiti di un workshop condotto nei giorni precedenti con 16 ragazzi delle scuole d’arte. Anche in questo caso, a fare da filo conduttore dell’evento, nel corso del quale il pubblico potrà andare e venire a suo piacimento, sarà il tema della metamorfosi.

Ars Captiva realizza, inoltre, un progetto di alternanza scuola-lavoro con gli studenti del Liceo artistico Cottini di Torino: per tutta la durata della mostra Le Metamorfosi dell’Io, 24 ragazze e ragazzi della scuola presidieranno, a turno, le sale di Palazzo Barolo per offrire ai visitatori informazioni sulle opere esposte e la poetica dei loro autori. L’esposizione segna, infine, l’inizio di una collaborazione con l’Opera Barolo che proseguirà anche nel 2017 in occasione della prossima biennale.

Inaugurazione (su invito): Mercoledì 14 dicembre ore 18-21

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI