La nuova Manciuria. La Cina a Nord-Est

La nuova Manciuria. La Cina a Nord-Est
Dal 15 Febbraio 2013 al 06 Marzo 2013
Torino
Luogo: Biblioteca civica Villa Amoretti
Indirizzo: corso Orbassano 200
Orari: lunedì 15-19.45; da martedì a venerdì 8.15-19.45; sabato 10.30-17.50
Telefono per informazioni: +39 011 4421932/ 346 2356935
E-Mail info: annamaria.garbero@comune.torino.it
Sito ufficiale: http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/
Giovedì 14 febbraio alle ore 18.00 inaugura alla Biblioteca civica Villa Amoretti la mostra fotografica La nuova Manciuria. La Cina a Nord-Est di Francesco Lucania, bibliofilo e viaggiatore appassionato che, dopo il successo della mostra su Angkor e i suoi meravigliosi siti archeologici, ritorna in Asia, sulle tracce di una Cina che coniuga antiche tradizioni e civiltà millenarie con una modernità sempre più proiettata verso il futuro.
Il percorso si snoda in particolare nel Nord-Est del paese, alla ricerca dell'arte, delle antiche vestigia e delle nuove architetture di Harbin, Changchun, Shenyang, Dandong, Dalyan, capoluoghi di un’area geografica ricca di storia e di fascino: la Manciuria.
Dal reportage emerge la visione di una terra complessa e inevitabilmente ricca di contrasti, le cui architetture secolari e le antiche tradizioni talvolta faticano a convivere con le nuove abitudini, le necessità e gli stili di vita dettati dalla recente modernizzazione, rischiando di essere soffocate, dimenticate, perdute per sempre.
L’obiettivo del fotografo offre una visione ampia e d’insieme di una realtà interessante ed estremamente variegata, resa con occhio curioso, sensibile e tanto attento ai dettagli, da rendere “vivi” i luoghi, le forme d’arte e gli oggetti, attraverso sguardi, volti, gesti, espressioni. Appunti visivi, tracce di ricordi da custodire, una meta che diviene memoria, un racconto per immagini per avvicinare, senza retorica né stereotipi, territori, genti, etnie diverse, distanti geograficamente, ma vicini nelle passioni, nei sentimenti, nella ricerca della bellezza: un segreto incoercibile che valica qualsiasi confine disegnato dall’uomo.
Il percorso si snoda in particolare nel Nord-Est del paese, alla ricerca dell'arte, delle antiche vestigia e delle nuove architetture di Harbin, Changchun, Shenyang, Dandong, Dalyan, capoluoghi di un’area geografica ricca di storia e di fascino: la Manciuria.
Dal reportage emerge la visione di una terra complessa e inevitabilmente ricca di contrasti, le cui architetture secolari e le antiche tradizioni talvolta faticano a convivere con le nuove abitudini, le necessità e gli stili di vita dettati dalla recente modernizzazione, rischiando di essere soffocate, dimenticate, perdute per sempre.
L’obiettivo del fotografo offre una visione ampia e d’insieme di una realtà interessante ed estremamente variegata, resa con occhio curioso, sensibile e tanto attento ai dettagli, da rendere “vivi” i luoghi, le forme d’arte e gli oggetti, attraverso sguardi, volti, gesti, espressioni. Appunti visivi, tracce di ricordi da custodire, una meta che diviene memoria, un racconto per immagini per avvicinare, senza retorica né stereotipi, territori, genti, etnie diverse, distanti geograficamente, ma vicini nelle passioni, nei sentimenti, nella ricerca della bellezza: un segreto incoercibile che valica qualsiasi confine disegnato dall’uomo.
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