Luigi Farina. E’ materia nello spazio

Luigi Farina. E’ materia nello spazio, Areacreativa42, Rivarolo Canavese (TO)
Dal 14 Gennaio 2015 al 15 Febbraio 2015
Rivarolo Canavese | Torino
Luogo: Areacreativa42
Indirizzo: via Ivrea 42
Orari: sabato e domenica 10-12 / 16-19 o su appuntamento
Curatori: Antonio D’Amico, Karin Reisovà
Telefono per informazioni: +39 335 1227609
E-Mail info: info@areacreativa42.com
Sito ufficiale: http://www.areacreativa42.com
Areacreativa42 a Casa Toesca apre il nuovo anno con le opere dello scultore Luigi Farina, dal 14 gennaio al 15 febbraio 2015. La mostra a cura di Antonio D’Amico e Karin Reisovà si compone di una selezione di sculture e disegni dell’artista, dal 1993 ad oggi.
Nell’ambiente ovattato e antico di Casa Toesca si crea una forte sinergia tra le opere e lo spazio, una sensazione vitale di unione e di compostezza, di reciproca compenetrazione.
Le sculture dalle molteplici forme e materiali, soprattutto terrecotte, tra linee primitive ed evocazioni primordiali suscitano un coinvolgimento sensoriale ed emozionale immediato.
Un legame che esiste in primis tra l’artista e le sue sculture, senza difficoltà percepibile dall’osservatore, che a sua volta ne crea uno proprio.
I lavori di Luigi Farina, qualunque ne sia la forma o il materiale, sprigionano un’empatica energia ed un’incredibile vitalità, spesso giocosa (come del resto è l’artista).
Scrive Antonio D’Amico “Farina è un abile costruttore di forme con vita propria, somiglianti a brandelli di una realtà mutevole che si nutrono di incorporeo e provengono da un angolo della sua mente pulsante di momenti rivissuti nel suo io più recondito, non palesato ma appena percepito e poi nutrito dai ricordi. Per Luigi Farina le origini sono vene dentro alle quali scorre libera una creatività fatta di simboli ancestrali, i cui esiti grafici e scultorei offrono oggetti legati al mondo contadino, dove la terra è madre e rifugio”.
Nella sua carriera di artista Luigi Farina si dedica ad un percorso personale nel quale si mescolano la sua origine lucana e la vita trascorsa in Piemonte, a partire dagli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino con il maestro Sandro Cherchi.
Nella mostra sono presentati i risultati ai quali è giunto oggi con una ricerca che parte dalle prime sperimentazioni degli anni Sessanta, in pieno ambiente torinese dell’Arte Povera.
L’accurata selezione dei disegni in tecnica mista su carta ci trasporta in una dimensione di elegante movimento che tuttavia a differenza delle sculture appare eterea ed irraggiungibile. I disegni sono rivelazione della grande raffinatezza dell’artista, che in questo caso abbandona i riferimenti terreni e materiali.
La mostra è accompagnata dal catalogo monografico dell’artista a cura di Antonio D’Amico, che verrà presentato in occasione della inaugurazione. Luigi Farina è nato nel 1952 a Brienza, in provincia di Potenza. Vive e lavora a Torino.
Si diploma all’Istituto d’Arte di Ancona e al corso di scultura all’Accademia Albertina di Torino con
Sandro Cherchi, un componente del movimento artistico “Corrente”. Il suo maestro di tecniche del marmo è stato Pietro Lorenzoni. Fino al 2011 è stato docente di discipline plastiche al Primo Liceo Artistico di Torino.
Nell’ambiente ovattato e antico di Casa Toesca si crea una forte sinergia tra le opere e lo spazio, una sensazione vitale di unione e di compostezza, di reciproca compenetrazione.
Le sculture dalle molteplici forme e materiali, soprattutto terrecotte, tra linee primitive ed evocazioni primordiali suscitano un coinvolgimento sensoriale ed emozionale immediato.
Un legame che esiste in primis tra l’artista e le sue sculture, senza difficoltà percepibile dall’osservatore, che a sua volta ne crea uno proprio.
I lavori di Luigi Farina, qualunque ne sia la forma o il materiale, sprigionano un’empatica energia ed un’incredibile vitalità, spesso giocosa (come del resto è l’artista).
Scrive Antonio D’Amico “Farina è un abile costruttore di forme con vita propria, somiglianti a brandelli di una realtà mutevole che si nutrono di incorporeo e provengono da un angolo della sua mente pulsante di momenti rivissuti nel suo io più recondito, non palesato ma appena percepito e poi nutrito dai ricordi. Per Luigi Farina le origini sono vene dentro alle quali scorre libera una creatività fatta di simboli ancestrali, i cui esiti grafici e scultorei offrono oggetti legati al mondo contadino, dove la terra è madre e rifugio”.
Nella sua carriera di artista Luigi Farina si dedica ad un percorso personale nel quale si mescolano la sua origine lucana e la vita trascorsa in Piemonte, a partire dagli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino con il maestro Sandro Cherchi.
Nella mostra sono presentati i risultati ai quali è giunto oggi con una ricerca che parte dalle prime sperimentazioni degli anni Sessanta, in pieno ambiente torinese dell’Arte Povera.
L’accurata selezione dei disegni in tecnica mista su carta ci trasporta in una dimensione di elegante movimento che tuttavia a differenza delle sculture appare eterea ed irraggiungibile. I disegni sono rivelazione della grande raffinatezza dell’artista, che in questo caso abbandona i riferimenti terreni e materiali.
La mostra è accompagnata dal catalogo monografico dell’artista a cura di Antonio D’Amico, che verrà presentato in occasione della inaugurazione. Luigi Farina è nato nel 1952 a Brienza, in provincia di Potenza. Vive e lavora a Torino.
Si diploma all’Istituto d’Arte di Ancona e al corso di scultura all’Accademia Albertina di Torino con
Sandro Cherchi, un componente del movimento artistico “Corrente”. Il suo maestro di tecniche del marmo è stato Pietro Lorenzoni. Fino al 2011 è stato docente di discipline plastiche al Primo Liceo Artistico di Torino.
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