Matisse e il suo tempo. La Collezione del Centre Pompidou
Henri Matisse, Pont Saint-Michel, 1900 ca. Olio su tela, 58x71 cm. Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle. Photo : © Centre Pompidou, MNAM- CCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP © Succession H. Matisse by SIAE 2015
Dal 12 Dicembre 2015 al 15 Maggio 2016
Torino
Luogo: Palazzo Chiablese
Indirizzo: piazza Castello
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30
Curatori: Cécile Debray
Enti promotori:
- Comune di Torino - Assessorato alla Cultura
- Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte
- Polo Reale di Torino
Costo del biglietto: intero € 13, ridotto € 11 / € 6.50, gruppi € 11, scuole € 6, gratuito fino a 6 anni e altre categorie
Telefono per informazioni: +39 011 0240113
Sito ufficiale: http://www.mostramatisse.it
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.”
Henri Matisse, Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908
![La galleria immagini della mostra a Torino](http://www.arte.it/foto/orig/e5/43541-MATISSE_600px.jpg)
Curata da Cécile Debray conservatore presso il Musée national d’art moderne-Centre Pompidou, la mostra Matisse e il suo tempo - dal 12 dicembre al 15 maggio 2016 a Palazzo Chiablese - per mezzo di confronti visivi rende possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione tra le opere di Matisse e quelle di artisti suoi contemporanei, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta.
Le diverse sezioni della mostra consentono di attraversare l’insieme dell’opera e del percorso di Matisse dai suoi esordi nell’atelier di Gustave Moreau negli anni 1897-99 fino alla sua scomparsa, quando altri artisti si ispireranno, negli anni Sessanta, alle sue ultime carte dipinte e ritagliate. Nove sezioni con un centinaio di opere, di cui 50 di Matisse, sono articolate secondo un filo cronologico scandito da approfondimenti tematici: sulle figure eminentemente matissiane delle odalische o sulla raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda guerra mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque, Picasso o Bonnard, in un dialogo invisibile con l’artista isolato a Vence.
La figura di Matisse domina l’arte della prima metà del XX secolo. Artista prolifico e curioso, durante tutta la sua carriera è stato al centro dei dibattiti sulla scena artistica: volta a volta capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo e amico dei suoi predecessori Signac, Renoir, Maillol, Bonnard, maestro di un’accademia e dell’intera generazione degli espressionisti europei, rivale di Picasso, precursore di un’arte astratta per giovani artisti come quelli dell’espressionismo astratto newyorkese o del movimento Supports/Surfaces in Francia.
Tra i dipinti Grande interno rosso (del 1948), Icaro (appartenente alla serie Jazz del 1947) e Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) dialogano con i protagonisti de Il tempo libero (1948-1949) di Léger, Nudo con berretto turco (1955) di Picasso e Toletta davanti alla finestra (1942) firmata da Braque.
Henri Matisse, Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908
![La galleria immagini della mostra a Torino](http://www.arte.it/foto/orig/e5/43541-MATISSE_600px.jpg)
Curata da Cécile Debray conservatore presso il Musée national d’art moderne-Centre Pompidou, la mostra Matisse e il suo tempo - dal 12 dicembre al 15 maggio 2016 a Palazzo Chiablese - per mezzo di confronti visivi rende possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione tra le opere di Matisse e quelle di artisti suoi contemporanei, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta.
Le diverse sezioni della mostra consentono di attraversare l’insieme dell’opera e del percorso di Matisse dai suoi esordi nell’atelier di Gustave Moreau negli anni 1897-99 fino alla sua scomparsa, quando altri artisti si ispireranno, negli anni Sessanta, alle sue ultime carte dipinte e ritagliate. Nove sezioni con un centinaio di opere, di cui 50 di Matisse, sono articolate secondo un filo cronologico scandito da approfondimenti tematici: sulle figure eminentemente matissiane delle odalische o sulla raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda guerra mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque, Picasso o Bonnard, in un dialogo invisibile con l’artista isolato a Vence.
La figura di Matisse domina l’arte della prima metà del XX secolo. Artista prolifico e curioso, durante tutta la sua carriera è stato al centro dei dibattiti sulla scena artistica: volta a volta capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo e amico dei suoi predecessori Signac, Renoir, Maillol, Bonnard, maestro di un’accademia e dell’intera generazione degli espressionisti europei, rivale di Picasso, precursore di un’arte astratta per giovani artisti come quelli dell’espressionismo astratto newyorkese o del movimento Supports/Surfaces in Francia.
Tra i dipinti Grande interno rosso (del 1948), Icaro (appartenente alla serie Jazz del 1947) e Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) dialogano con i protagonisti de Il tempo libero (1948-1949) di Léger, Nudo con berretto turco (1955) di Picasso e Toletta davanti alla finestra (1942) firmata da Braque.
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