Patrizia Mussa. Warless Theatres
Dal 20 Ottobre 2016 al 06 Novembre 2016
Torino
Luogo: Palazzo Graneri della Roccia
Indirizzo: via Bogino 9
Orari: Lunedì-Giovedì 15-19; Venerdì 11-19 e su appuntamento. Sabato 5 novembre 14-23
Curatori: Giovanna Calvenzi
Enti promotori:
- Patrocinata dalla Città di Torino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: tizianabonomo@fastwebnet.it
Sito ufficiale: http://www.artphotobonomo.it
“Un tempo luoghi di incanto, campi assolati, abitati con austera dignità, patrimoni universali, riserve di cultura e risorse, ora terreni di guerre estranee e inattese, teatri di violenze, brutalità e spregio calcati da orde di attori mendaci al soldo di cacciatori di teste e di tesori occulti”.
Il secondo appuntamento autunnale 2016 di ArtPhotò propone, nell’antico palazzo Graneri della Roccia, una preview del nuovo progetto di Patrizia Mussa, autrice internazionale, reduce da tre personali a Milano, Londra e Parigi.
“Warless Theatres” è un’esposizione inedita con immagini realizzate in Etiopia, Afghanistan, Yemen in cui ben si uniscono e si affermano le differenti anime di Patrizia Mussa fotografa, viaggiatrice, filosofa, antropologa.
“WARLESS THEATRES”
Afghanistan, Yemen, Etiopia, Paesi che per il viaggiatore occidentale erano un tempo meta di viaggi iniziatici, di esperienze esotiche, di avventure. Oggi la stupidità umana li ha trasformati in luoghi inaccessibili, li ha resi testimoni di violenza e brutalità, teatri di guerre la cui durata e la cui bestialità sono inenarrabili.
Patrizia Mussa li ha percorsi negli anni delle possibilità, quando erano ancora, come lei stessa scrive, “riserve di cultura e di risorse”. Aveva attraversato le vallate ampie dell’Afghanistan, affascinata della vastità dei suoi orizzonti. Si era fermata di fronte alle architetture magiche di Sana’a e davanti ai deserti arsi e disegnati dello Yemen. Aveva visto in Etiopia le chiese rupestri di Lalibela e le oasi di verde.
Le sue diapositive, accuratamente conservate, le consentono oggi di compiere un viaggio a ritroso nel tempo. I luoghi che l’avevano sedotta, in quell’arresto del flusso temporale che secondo John Berger è possibile grazie alla fotografia, hanno conservato intatta la loro bellezza. Il secondo momento, che sempre secondo Berger attiene alla “discontinuità” (1) ossia al momento successivo in cui si osserva l’immagine realizzata, è arricchito da anni di esperienze e di lavori che permettono a Patrizia Mussa di “vederle” con uno sguardo contemporaneo, di rileggerle secondo nuove sequenze e cromie inedite. Patrizia Mussa pratica da anni una fotografia che documenta e interpreta, capace di testimoniare ma anche di cogliere e restituire le emozioni. Le sue foto dell’Afghanistan, dell’Etiopia, dello Yemen, ricreano l’incanto che coglieva il viaggiatore di fronte a luoghi magici, dalla natura incontaminata, dove era possibile vivere con austera dignità. Il suo viaggio in questi che erano “teatri senza guerra” non ha origini nella nostalgia o nel rimpianto di tempi sereni, ma vuole essere un monito doloroso che ci metta di fronte agli spaventosi sprechi di vite e di culture dei quali l’umanità si è resa e si rende colpevole. Giovanna Calvenzi
(1). John Berger, Capire una fotografia, Contrasto, Roma 2014, pagina 86
PATRIZIA MUSSA ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università di Torino e la specializzazione in Antropologia Culturale a La Sorbonne di Parigi, dove regolarmente lavora e dove ha avuto il suo primo importante riconoscimento internazionale nel 2006 , con una mostra alla Maison Européenne de la Photo. Collabora regolarmente con prestigiose riviste di architettura e interior design e gruppi editoriali internazionali. Ha esposto in importanti musei e istituzioni a Mosca, Montpellier, Milano, Londra, Lille, Parigi…Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti. Da 18 anni associata, picture editor e fotografa di studio livio.it, dal 1985 collabora con la Pacific Press Service di Tokyo. www.patriziamussa.it
GIOVANNA CALVENZI dopo avere insegnato per undici anni storia della fotografia, dal 1985 è photo-editor e ha collaborato con diversi periodici italiani. Nel 1998 è stata direttore artistico dei Rencontres de la Photographie ad Arles e nel 2014 delegato artistico del Mois de la Photo a Parigi. Dal 2016 è consulente per l’immagine di Donna Moderna/Mondadori Editore. Insegna photo-editing e svolge un’intensa attività di studio sulla fotografia contemporanea.
ARTPHOTÒ è un progetto di Tiziana Bonomo, libera professionista con ventennale esperienza nel campo del marketing e della comunicazione, mossa da una forte passione per questa forma espressiva; la fotografia come linguaggio di comunicazione ed espressione d’arte, come occasione di dialogo e di incontro. ArtPhotò propone, organizza e cura eventi legati al mondo della fotografia e ha esposto con “Luci Silenti” parte del lavoro di Patrizia Mussa nel 2014.
INAUGURAZIONE giovedì 20 ottobre 2016 ore 18,30
Con la presenza dell’autrice e della curatrice
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