Tino Sehgal
Dal 02 Febbraio 2018 al 17 Marzo 2018
Torino
Luogo: OGR - Officine Grandi Riparazioni
Indirizzo: corso Castelfidardo 22
Curatori: Luca Cerizza
Il 2 febbraio inaugura il programma Arti Visive del 2018 Tino Sehgal, con un progetto a cura di Luca Cerizza: l’artista anglo-tedesco conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate azioni collettive che sfidano le tradizionali relazioni tra arte e spettatore, già Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013, torna per la prima volta in Italia con un progetto personale da lui appositamente pensato per il Binario 1 delle OGR dopo aver realizzato la mostra nel 2008 con la Fondazione Nicola Trussardi e aver rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia del 2005.
Per gli ampi spazi delle OGR Sehgal ha ideato una complessa coreografia che vede la partecipazione di più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana.
Da quello che Sehgal definisce come uno “sciame” di corpi, da una coreografia che presenta movimenti pensati appositamente per questa occasione, hanno origine, infatti, una serie di specifiche “situazioni”.
In questa presentazione le singole opere dell’artista – considerate come entità discrete che possono essere separate tra di loro e dal processo della loro produzione – diventano scene o momenti, elementi che prendono forma temporaneamente in un gioco d’incontri che risponde a circostanze specifiche: il numero degli spettatori, il loro modo di interagire o il periodo del giorno in cui questi incontri avvengono.
Incontro 4 febbraio - Tino Sehgal si racconta
A dieci anni dalla sua ultima mostra personale in Italia, Tino Sehgal si presenta eccezionalmente al pubblico conversando con Luca Cerizza, curatore della mostra presso le OGR, per indagare le peculiarità della sua pratica artistica.
A partire da considerazioni generali sulle motivazioni sociali, politiche ed economiche del suo lavoro e le sue caratteristiche linguistiche, la discussione si concentrerà sulla specificità del progetto concepito per lo straordinario contesto delle OGR, e il nuovo modello di istituzione che rappresenta.
Tino Sehgal (Londra, 1976) è unanimemente riconosciuto come uno degli artisti più importanti della sua generazione. La sua formazione, che unisce studi di danza (Essen) e scienze economiche (Berlino) si riflette profondamente nella sua ricerca. Criticando il modello basato sulla trasformazione delle materie prime in beni di consumo, Sehgal vede in linguaggi come la danza e la musica paradigmi alternativi basati sulla trasformazione dei comportamenti piuttosto che su quella dei materiali. Il movimento del corpo umano e il canto diventano qui gli unici materiali espressivi di una pratica che non produce alcun resto oggettuale. Attraverso queste forme “immateriali” e evitando di documentare le sue opere, l’artista veicola una riflessione sulla produzione e distribuzione dei beni di consumo e, più in generale, sulla possibilità di nuovi modelli economici.
Tino Sehgal ha tenuto mostre personali nei più importanti musei internazionali: Van Abbemuseum (Eindhoven, 2004), Fondazione Serralves (Porto, 2005), Kunsthaus Bregenz (2006), MMK (Francoforte, 2007), ICA (Londra, 2005, 2006 e 2007), Walker Art Center (Minneapolis, 2007), Kunsthaus Zürich (2009), Guggenheim Museum (New York, 2010), Tate Modern (Londra, 2012), Ullens Center (Beijing, 2013), CCBB (Rio de Janeiro, 2014) e Fondazione Beyeler (Basilea, 2017).
Una retrospettiva della durata di un anno ha avuto luogo allo Stedelijk Museum di Amsterdam (2015). Altre due grandi mostre gli sono state dedicate dal Martin-Gropius-Bau (Berlin, 2015) e dal Palais de Tokyo (Parigi, 2016).
In Italia il suo lavoro è stato esposto per la prima volta alla Biennale di Venezia (all’interno di Utopia Station, 2003) e alla galleria Massimo Minini (2004) ed è stato soggetto di un’ampia personale organizzata dalla Fondazione Trussardi (Villa Reale, Milano, 2008).
Sehgal ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia nel 2005 e ha vinto il Leone d’Oro nel 2013. Ha partecipato alla Biennale di Berlino (2006), alla Triennale di Yokohama (2008), alla Biennale di Gwangjiu (2010) e alla Documenta di Kassel (2012).
Luca Cerizza (Milano, 1969) è un curatore e critico d’arte. È responsabile del CRRI (Centro di Ricerca Castello di Rivoli) e insegna Museologia presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano).
Le sue mostre più recenti includono le personali di Tomás Saraceno (Museo di Villa Croce, Genova; 2014), Kazuko Miyamoto (The Japan Foundation, Delhi; 2015), Prabhakar Pachpute (con Zasha Colah, NGMA, Mumbai; 2016) e Gianfranco Baruchello (Raven Row, Londra, 2017).
Cerizza ha presentato il lavoro di Sehgal in Italia nel 2004, all’interno della mostra Don’t Expect Anything (con Robert Barry e Ian Wilson), presso la galleria Massimo Minini.
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