Gabriele Basilico. Nelle città

© Gabriele Basilico | Gabriele Basilico, Trieste

 

Dal 11 Giugno 2021 al 05 Settembre 2021

Trieste

Luogo: Magazzino delle Idee

Indirizzo: Corso Camillo Benso Conte di Cavour 2

Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00

Curatori: Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4, bambini da 6 a 11 anni non compiuti € 3, gratuito bambini fino a 6 anni non compiuti, accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo), insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo), un accompagnatore per disabile, giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito via mail, Tessera ICOM

Telefono per informazioni: +39 040 377 47 83

E-Mail info: info@magazzinodelleidee.it

Sito ufficiale: http://magazzinodelleidee.it


Dall’11 giugno al 5 settembre 2021 il Magazzino delle Idee a Trieste ospita la mostra Nelle città di Gabriele Basilico a cura di Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, organizzata da Erpac, Ente regionale per il patrimonio culturale in collaborazione l’Archivio Gabriele Basilico di Milano e con Skira Editore.

Maestro indiscusso della fotografia contemporanea, Gabriele Basilico ha rivolto il suo interesse e la sua ricerca allo spazio urbano e alle sue trasformazioni, scoprendo, nei suoi innumerevoli viaggi, analogie diffuse tra le città del mondo. Corrispondenze ritrovate nei luoghi di confine come nei centri storici, con mutazioni e sovrapposizioni architettoniche stratificate nel tempo. All’interno della sua vasta opera di riflessione sulle modificazioni dei territori urbanizzati nel passaggio dall’era industriale a quella postindustriale, il tema della città come complesso e raffinato prodotto dell’economia e della storia occupa un posto centrale.

Lui stesso ha scritto: “Fotografare la città non vuol dire scegliere le migliori architetture e isolarle dal contesto per valorizzare la loro dimensione estetica, compositiva, ma vuol dire per me esattamente il contrario. Cioè mettere sullo stesso piano l’architettura “colta” e l’architettura “ordinaria”, costruire un luogo della convivenza, perché la città vera, la città che mi interessa raccontare, contiene questa mescolanza tra eccellenza e mediocrità, tra centro e periferia, anche nella più recente ricomposizione dei ruoli: una visione dello spazio urbano che, con un po’ di retorica, una volta avremmo definito democratica”.

«Mi piace pensare di aver imparato, in quanto fotografo, a mettermi da parte, rinunciando così a una rappresentazione troppo soggettiva e spesso artificiosa in favore di una riproduzione apparentemente oggettiva della realtà e caratterizzata da un grande rispetto verso le cose.»

Gabriele Basilico
(da Leggere le fotografie in dodici lezioni, Abitare-Rizzoli, Milano 2012)

Gabriele Basilico (Milano, 12 agosto 1944, Milano, 13 febbraio 2013) inizia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, interessato soprattutto alle indagini sociali.
Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano (1973), si dedica alla fotografia con continuità. Del 1978-1980 è la sua prima ricerca importante, Milano. Ritratti di fabbriche. Nel 1991 partecipa a un importante progetto sulla città di Beirut devastata da una guerra civile durata quindici anni. Nel 1996 espone alla Biennale di Venezia Sezioni del paesaggio italiano, realizzata in collaborazione con Stefano Boeri, e riceve il premio “Osella d’oro” per la fotografia di architettura contemporanea. Nel 2000 svolge un lavoro sull’area metropolitana di Berlino. Nel 2003 partecipa alla V Biennale di Architettura e di Design di Sao Paulo con una mostra in collaborazione con Álvaro Siza.
Nel 2006 presenta una grande retrospettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Nel 2007 è invitato alla LII Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia dove presenta fotografie della serie Beirut 1991. Sempre nel 2007 realizza una grande campagna fotografica sulla Silicon Valley per incarico del San Francisco Museum of Modern Art. Nel 2008 realizza una ricerca sulla città di Roma. Per poi allargarsi alle grandi metropoli del mondo e nel 2010-2011 lavora su Istanbul, Shanghai, Rio de Janeiro. Nel 2012 partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il progetto Common Pavilion.
 


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