Zbyněk Baladrán. Out of Control
![Zbyněk Baladrán, Taxonomy of bones, 2020, stampa su cartone, 70x100 cm. Courtesy l’artista Zbyněk Baladrán, Taxonomy of bones, 2020, stampa su cartone, 70x100 cm. Courtesy l’artista](http://www.arte.it/foto/600x450/ce/129271-unnamed-3.jpg)
Zbyněk Baladrán, Taxonomy of bones, 2020, stampa su cartone, 70x100 cm. Courtesy l’artista
Dal 06 Maggio 2022 al 08 Luglio 2022
Trieste
Luogo: Studio Tommaseo
Indirizzo: Via del Monte 2/1
Orari: da martedì a venerdì dalle 17 alle 20
Telefono per informazioni: +39 040 639187
E-Mail info: info@triestecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.triestecontemporanea.it/
Trieste Contemporanea è lieta di presentare la mostra personale dell’artista boemo Zbyněk Baladrán Out of Control che apre allo Studio Tommaseo di Trieste venerdì 6 maggio alle ore 18.00 e potrà essere visitata fino all’8 luglio. La mostra è organizzata in collaborazione con la Gandy Gallery di Bratislava.
Nella mostra triestina Zbyněk Baladrán presenta le serie Bone Setting, Question of Control e Atlas of Exomoons: sono stampe digitale realizzate durante le due quarantene del 2020 e del 2021 che analizzano situazioni emotive primarie (come paura, tristezza, agonia o resistenza), ma anche indagano le motivazioni, le azioni politiche e gli schemi secondo i quali sono costruiti il nostro pensare e il nostro agire.
In una situazione “fuori controllo” è chiaro che non tutto è nelle nostre mani: le vecchie visioni del mondo sono scomparse e ne nascono di nuove, ed è impossibile contare sulla sicurezza precedente. Per capire cosa significa non avere il controllo e adattarsi a cose prima impensabili e inimmaginabili ciò che resta è la capacità di imparare e ascoltare.
L'artista intreccia nell'installazione espositiva un quadro complesso di interventi critici che è un modo di pensare artistico per contribuire alla riflessione sui problemi e sulle minacce attuali e alla possibile ricerca di soluzioni. Indagando i territori occupati da quella parte di civiltà che chiamiamo Occidentale e utilizzando metodologie simili a quelle impiegate dall'etnografo, dall'antropologo e dal sociologo, Zbyněk Baladrán, questo "archeologo" post-umanista, scava i resti di un passato non così lontano, guardando in particolare ai sistemi sociali in relazione al patrimonio della politica.
Zbyněk Baladrán (1973) nasce a Praga dove vive e lavora. È autore, artista, curatore di mostre e di allestimenti di arte contemporanea. Studia a Praga storia dell'arte all’Università Carolina e nuovi media all'Accademia di Belle Arti. Nel 2001 co-fonda Display–Association for Research and Collective Practice, dove lavora come curatore e organizzatore. Ha esposto internazionalmente, in rassegne e musei tra cui Manifesta 5(San Sebastián, 2004), la 11a Biennale di Lione, la 56a Biennale di Venezia (2013), il MoMA di New York (2015). È rappresentato dalla Galleria Jocelyn Wolff a Parigi, dalla Galleria Gandy a Bratislava, da Hunt Kastner a Praga e dalla cooperativa Salvator Rosa.
Nella mostra triestina Zbyněk Baladrán presenta le serie Bone Setting, Question of Control e Atlas of Exomoons: sono stampe digitale realizzate durante le due quarantene del 2020 e del 2021 che analizzano situazioni emotive primarie (come paura, tristezza, agonia o resistenza), ma anche indagano le motivazioni, le azioni politiche e gli schemi secondo i quali sono costruiti il nostro pensare e il nostro agire.
In una situazione “fuori controllo” è chiaro che non tutto è nelle nostre mani: le vecchie visioni del mondo sono scomparse e ne nascono di nuove, ed è impossibile contare sulla sicurezza precedente. Per capire cosa significa non avere il controllo e adattarsi a cose prima impensabili e inimmaginabili ciò che resta è la capacità di imparare e ascoltare.
L'artista intreccia nell'installazione espositiva un quadro complesso di interventi critici che è un modo di pensare artistico per contribuire alla riflessione sui problemi e sulle minacce attuali e alla possibile ricerca di soluzioni. Indagando i territori occupati da quella parte di civiltà che chiamiamo Occidentale e utilizzando metodologie simili a quelle impiegate dall'etnografo, dall'antropologo e dal sociologo, Zbyněk Baladrán, questo "archeologo" post-umanista, scava i resti di un passato non così lontano, guardando in particolare ai sistemi sociali in relazione al patrimonio della politica.
Zbyněk Baladrán (1973) nasce a Praga dove vive e lavora. È autore, artista, curatore di mostre e di allestimenti di arte contemporanea. Studia a Praga storia dell'arte all’Università Carolina e nuovi media all'Accademia di Belle Arti. Nel 2001 co-fonda Display–Association for Research and Collective Practice, dove lavora come curatore e organizzatore. Ha esposto internazionalmente, in rassegne e musei tra cui Manifesta 5(San Sebastián, 2004), la 11a Biennale di Lione, la 56a Biennale di Venezia (2013), il MoMA di New York (2015). È rappresentato dalla Galleria Jocelyn Wolff a Parigi, dalla Galleria Gandy a Bratislava, da Hunt Kastner a Praga e dalla cooperativa Salvator Rosa.
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