Il Tempo dei Fotografi
Dal 27 Settembre 2014 al 09 Novembre 2014
Codroipo | Udine
Luogo: Villa Manin
Indirizzo: piazza Manin 10
Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato e domenica 10-19
Enti promotori:
- Villa Manin
- Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0432 821211
E-Mail info: info@iltempodeifotografi.org
Sito ufficiale: http://www.iltempodeifotografi.org
La grande mostra “Il Tempo dei Fotografi”, allestita nell’Esedra di Villa Manin di Passariano (Udine) dal 27 settembre, espone in un unico percorso, e per la prima volta tutte insieme, le oltre 90 opere prodotte dal gruppo dei Fotografi del Friuli Venezia Giulia, che dal 2010 hanno condiviso cinque diversi progetti tematici, declinati secondo una grande varietà di linguaggi, scelte formali e tecniche, sensibilità personali e artistiche, per leggere con la massima libertà la situazione di un particolare segmento dell’espressività artistica contemporanea.
Molte sono le personalità riunite in questo originale collettivo di autori (organizzato, ma curiosamente non strutturato da regole o definizioni formali), cresciuto negli anni fino a comprendere i nomi di Mattia Balsamini, Valentina Brunello, Monika Bulaj, Guido Cecere, Walter Criscuoli, Massimo Crivellari, Sergio Culot, Ulderica Da Pozzo, Maurizio Frullani, Cesare Genuzio, Fabio Giacuzzo, Fabrizio Giraldi, Arnaldo Grundner, Daniele Indrigo, Lorella Klun, Roberto Kusterle, Luca Laureati, Pierpaolo Mittica, Mauro Paviotti, Adriano Perini, Fabio Rinaldi, Giancarlo Rupolo, Mario Sillani Djerrahian, Sergio Scabar, Enzo Tedeschi e Stefano Tubaro. La loro ricerca era iniziata nel 2010 con una trilogia che voleva esplorare i “fondamentali” del loro mezzo espressivo: “Fotografare la Fotografia” (2010), “Fotografare la Luce” (2011) e “Fotografare il Tempo” (2012), per proseguire sul tema “Vedere meglio” (2013), ed approdare quindi agli esiti più recenti dal titolo “Immagine riflessa” (2014).
Alla singolare alchimia che intreccia la creatività di tante diverse figure ed esperienze artistiche si deve la capacità di far emergere un’incredibile pluralità di interpretazioni: si passa infatti dal colore al bianconero, dagli scatti rubati in aree del mondo quasi inaccessibili, seguendo le orme degli autori di reportage, all’immediatezza della street-photography, dalla documentazione di un paesaggio naturale, urbano o industriale al ritratto d’autore fino all’incanto estetico della fotografia d’arte o della staged-photography. La mostra di Passariano, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l’Azienda Speciale Villa Manin, resterà aperta negli ampi spazi dell’Esedra di Levante fino al 9 novembre e sarà accompagnata da un importante catalogo pubblicato da Punto Marte editore, con le note critiche del giornalista e storico della fotografia Fabio Amodeo.
Molte sono le personalità riunite in questo originale collettivo di autori (organizzato, ma curiosamente non strutturato da regole o definizioni formali), cresciuto negli anni fino a comprendere i nomi di Mattia Balsamini, Valentina Brunello, Monika Bulaj, Guido Cecere, Walter Criscuoli, Massimo Crivellari, Sergio Culot, Ulderica Da Pozzo, Maurizio Frullani, Cesare Genuzio, Fabio Giacuzzo, Fabrizio Giraldi, Arnaldo Grundner, Daniele Indrigo, Lorella Klun, Roberto Kusterle, Luca Laureati, Pierpaolo Mittica, Mauro Paviotti, Adriano Perini, Fabio Rinaldi, Giancarlo Rupolo, Mario Sillani Djerrahian, Sergio Scabar, Enzo Tedeschi e Stefano Tubaro. La loro ricerca era iniziata nel 2010 con una trilogia che voleva esplorare i “fondamentali” del loro mezzo espressivo: “Fotografare la Fotografia” (2010), “Fotografare la Luce” (2011) e “Fotografare il Tempo” (2012), per proseguire sul tema “Vedere meglio” (2013), ed approdare quindi agli esiti più recenti dal titolo “Immagine riflessa” (2014).
Alla singolare alchimia che intreccia la creatività di tante diverse figure ed esperienze artistiche si deve la capacità di far emergere un’incredibile pluralità di interpretazioni: si passa infatti dal colore al bianconero, dagli scatti rubati in aree del mondo quasi inaccessibili, seguendo le orme degli autori di reportage, all’immediatezza della street-photography, dalla documentazione di un paesaggio naturale, urbano o industriale al ritratto d’autore fino all’incanto estetico della fotografia d’arte o della staged-photography. La mostra di Passariano, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso l’Azienda Speciale Villa Manin, resterà aperta negli ampi spazi dell’Esedra di Levante fino al 9 novembre e sarà accompagnata da un importante catalogo pubblicato da Punto Marte editore, con le note critiche del giornalista e storico della fotografia Fabio Amodeo.
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