Cyan-IDE. Marika Vicari e Jernej Forbici
Dal 20 Novembre 2021 al 04 Dicembre 2021
Varese
Luogo: Galleria PUNTO SULL’ARTE
Indirizzo: Via San Martino della Battaglia 6
Orari: Martedì - Sabato 9.30-13.30 / 14.00-17.30
Telefono per informazioni: +39 0332 1690569
E-Mail info: info@puntosullarte.it
Sabato 20 Novembre alle ore 11 La Galleria PUNTO SULL’ARTE nella sua seconda sede di Via San Martino della Battaglia nel centro storico pedonale di Varese ospiterà il Vernissage della doppia personale di MARIKA VICARI e JERNEJ FORBICI. Gli Artisti saranno presenti.
La mostra, che segna i dieci anni di attività di PUNTO SULL’ARTE, è un omaggio alla lunga e intensa storia della galleria, della natura e dell’arte. Proprio nel novembre 2011 la Galleria varesina ha aperto le sue porte nella sede storica di Viale Sant’Antonio a Varese-Casbeno con una mostra dell’artista sloveno e ha proseguito a inizio 2012 con l’esposizione del lavoro della pittrice vicentina. Artisti di punta della Galleria fin dagli esordi, Marika Vicari e Jernej Forbici sono stati presentati con interesse a tutte le fiere di settore a cui PUNTO SULL’ARTE ha partecipato, in Italia e all’estero.
L’esposizione e il progetto inedito Cyan-IDE, pensato dagli Artisti per i nuovi spazi della Galleria situati nel cuore di Varese, accomuna la presentazione di nuovi lavori – che per certi versi appaiono assai lontani tra di loro – e apre in realtà a nuove prospettive. Un fantastico viaggio, nella cultura e nella bellezza, perché solo così, sapendo insieme guardare con meraviglia il mondo, potremo conservare le radici del nostro futuro.
La natura entra nella nostra quotidianità in tante forme, spazi e tempi diversi e sempre più l’arte si dà il compito di esprimere e registrare la realtà come sfera di azione sulle dinamiche di trasformazione della terra, del mondo e dell’uomo.
La trasformazione del paesaggio, il processo di mutazione dell’ambiente che l’uomo ha innescato come una via senza ritorno, non sono solo i temi fondamentali della ricerca artistica di Jernej Forbici, ma sono, metaforicamente intesi, quali risultato di uno dei tanti veleni con cui stiamo distruggendo il mondo. Il cianuro è assai conosciuto e potente. È già presente in natura, in alcune piante e noccioli di frutta e se inalato in pochi istanti è capace di bloccare la respirazione cellulare, impedendo il rilascio dell’ossigeno.
Per paradosso quell’ossigeno che fa parte di numerosi composti chimici e nel suo essere indispensabile per la vita, rigenera nelle piccole e grandi tavole di Marika Vicari tra le crepe, le fenditure, le bolle d’acqua color cyan, elevando verso l’alto gli alberi e la foresta.
Il colore della fantasia, del viaggio, il cyan di Vicari è il complementare del rosso di Forbici perché al pari della vita personale, artistica e della quotidianità, tutto si riassorbe in luce rossa, calda, reale e viva.
Tutto si dispone davanti ai nostri occhi in questo strano intricato viaggio all’interno della mostra; quadri-finestre che aprono o diventano parte di un luogo altro, un nuovo ambiente di sviluppo che integrato con nuovi codici e linee scritte è di fatto da decifrare.
L’evento è realizzato nel completo rispetto delle norme di sicurezza e pertanto sarà necessario esibire all'ingresso il Green Pass (esclusivamente nel corso del vernissage, non sarà invece necessario per visitare la mostra durante i regolari orari di apertura della galleria).
JERNEJ FORBICI. Nasce a Maribor (Slovenia) nel 1980. Laureato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia (cattedra C. Di Raco), dopo la Laurea Specialistica in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, si dedica al paesaggio e ai grandi formati, raccontando la storia del suo paese di origine, Kidričevo, una cittadina immersa nel verde segnata dall'industria di alluminio. Del 2002 è la prima personale, Genesis. Espone nel 2005 all' IBCA a Praga e nel 2009 l'Accademia di Belle Arti di Venezia gli dedica la retrospettiva In My place ai Magazzini del Sale. Seguono la 54° Biennale di Venezia, Standing in the edge a Vienna e le residenze a Berlino, Londra e a Parigi. Sleep now in the fire, Blurry Future, Auri sacra fames, Welcome to the final show e Long gone sono le ultime grandi personali che lo vedono protagonista tra Lussemburgo, Italia, Slovenia e New York. Con i suoi lavori, Jernej Forbici si è conquistato l'interesse di tutto il sistema internazionale dell'arte e ad oggi i suoi lavori sono presenti in molte mostre, fiere, istituzioni e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Vive e lavora tra Strišče (SI) e Vicenza.
MARIKA VICARI. Nasce a Vicenza nel 1979. Laureata con lode in Pittura (cattedra prof. Carlo Di Raco) all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, si è laureata nel 2005 in Progettazione e Produzione delle Arti Visive alla Facoltà di Design e Arti, presso l’Università degli studi di Architettura di Venezia. I soggetti delle sue opere sono alberi filiformi sospesi in paesaggi montani indefiniti e sognanti. La sua tecnica, in continua evoluzione, prevedeva la produzione delle sue opere su tavole di Pioppo mentre, a partire dal 2019, ha iniziato la sperimentazione su carta cotonata con una presenza sempre maggiore dell’acquerello. Questo nuovo supporto aggiunge leggiadria alle foreste rappresentate andando ad alimentare la metafora con l’essere umano e la sua fragilità, caducità. Ha studiato e lavorato su progetti site-specific con artisti, curatori e fotografi internazionali tra i quali: Hans Ulrich Obrist, Mona Hatoum, Antoni Muntadas, Armin Linke e Angela Vettese. Dal 2000 ha all’attivo numerose mostre personali e collettive in Europa, Stati Uniti, Messico, Brasile, Canada e Cina. Da anni è una presenza fissa nelle fiere di settore in Europa e Canada. Vive e lavora a Creazzo (Vicenza).
Vernissage: sabato 20 novembre ore 11
La mostra, che segna i dieci anni di attività di PUNTO SULL’ARTE, è un omaggio alla lunga e intensa storia della galleria, della natura e dell’arte. Proprio nel novembre 2011 la Galleria varesina ha aperto le sue porte nella sede storica di Viale Sant’Antonio a Varese-Casbeno con una mostra dell’artista sloveno e ha proseguito a inizio 2012 con l’esposizione del lavoro della pittrice vicentina. Artisti di punta della Galleria fin dagli esordi, Marika Vicari e Jernej Forbici sono stati presentati con interesse a tutte le fiere di settore a cui PUNTO SULL’ARTE ha partecipato, in Italia e all’estero.
L’esposizione e il progetto inedito Cyan-IDE, pensato dagli Artisti per i nuovi spazi della Galleria situati nel cuore di Varese, accomuna la presentazione di nuovi lavori – che per certi versi appaiono assai lontani tra di loro – e apre in realtà a nuove prospettive. Un fantastico viaggio, nella cultura e nella bellezza, perché solo così, sapendo insieme guardare con meraviglia il mondo, potremo conservare le radici del nostro futuro.
La natura entra nella nostra quotidianità in tante forme, spazi e tempi diversi e sempre più l’arte si dà il compito di esprimere e registrare la realtà come sfera di azione sulle dinamiche di trasformazione della terra, del mondo e dell’uomo.
La trasformazione del paesaggio, il processo di mutazione dell’ambiente che l’uomo ha innescato come una via senza ritorno, non sono solo i temi fondamentali della ricerca artistica di Jernej Forbici, ma sono, metaforicamente intesi, quali risultato di uno dei tanti veleni con cui stiamo distruggendo il mondo. Il cianuro è assai conosciuto e potente. È già presente in natura, in alcune piante e noccioli di frutta e se inalato in pochi istanti è capace di bloccare la respirazione cellulare, impedendo il rilascio dell’ossigeno.
Per paradosso quell’ossigeno che fa parte di numerosi composti chimici e nel suo essere indispensabile per la vita, rigenera nelle piccole e grandi tavole di Marika Vicari tra le crepe, le fenditure, le bolle d’acqua color cyan, elevando verso l’alto gli alberi e la foresta.
Il colore della fantasia, del viaggio, il cyan di Vicari è il complementare del rosso di Forbici perché al pari della vita personale, artistica e della quotidianità, tutto si riassorbe in luce rossa, calda, reale e viva.
Tutto si dispone davanti ai nostri occhi in questo strano intricato viaggio all’interno della mostra; quadri-finestre che aprono o diventano parte di un luogo altro, un nuovo ambiente di sviluppo che integrato con nuovi codici e linee scritte è di fatto da decifrare.
L’evento è realizzato nel completo rispetto delle norme di sicurezza e pertanto sarà necessario esibire all'ingresso il Green Pass (esclusivamente nel corso del vernissage, non sarà invece necessario per visitare la mostra durante i regolari orari di apertura della galleria).
JERNEJ FORBICI. Nasce a Maribor (Slovenia) nel 1980. Laureato in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia (cattedra C. Di Raco), dopo la Laurea Specialistica in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, si dedica al paesaggio e ai grandi formati, raccontando la storia del suo paese di origine, Kidričevo, una cittadina immersa nel verde segnata dall'industria di alluminio. Del 2002 è la prima personale, Genesis. Espone nel 2005 all' IBCA a Praga e nel 2009 l'Accademia di Belle Arti di Venezia gli dedica la retrospettiva In My place ai Magazzini del Sale. Seguono la 54° Biennale di Venezia, Standing in the edge a Vienna e le residenze a Berlino, Londra e a Parigi. Sleep now in the fire, Blurry Future, Auri sacra fames, Welcome to the final show e Long gone sono le ultime grandi personali che lo vedono protagonista tra Lussemburgo, Italia, Slovenia e New York. Con i suoi lavori, Jernej Forbici si è conquistato l'interesse di tutto il sistema internazionale dell'arte e ad oggi i suoi lavori sono presenti in molte mostre, fiere, istituzioni e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Vive e lavora tra Strišče (SI) e Vicenza.
MARIKA VICARI. Nasce a Vicenza nel 1979. Laureata con lode in Pittura (cattedra prof. Carlo Di Raco) all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, si è laureata nel 2005 in Progettazione e Produzione delle Arti Visive alla Facoltà di Design e Arti, presso l’Università degli studi di Architettura di Venezia. I soggetti delle sue opere sono alberi filiformi sospesi in paesaggi montani indefiniti e sognanti. La sua tecnica, in continua evoluzione, prevedeva la produzione delle sue opere su tavole di Pioppo mentre, a partire dal 2019, ha iniziato la sperimentazione su carta cotonata con una presenza sempre maggiore dell’acquerello. Questo nuovo supporto aggiunge leggiadria alle foreste rappresentate andando ad alimentare la metafora con l’essere umano e la sua fragilità, caducità. Ha studiato e lavorato su progetti site-specific con artisti, curatori e fotografi internazionali tra i quali: Hans Ulrich Obrist, Mona Hatoum, Antoni Muntadas, Armin Linke e Angela Vettese. Dal 2000 ha all’attivo numerose mostre personali e collettive in Europa, Stati Uniti, Messico, Brasile, Canada e Cina. Da anni è una presenza fissa nelle fiere di settore in Europa e Canada. Vive e lavora a Creazzo (Vicenza).
Vernissage: sabato 20 novembre ore 11
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