Davide Maria Coltro. Astrazione mediale
Dal 27 Aprile 2024 al 01 Settembre 2024
Gallarate | Varese
Luogo: Museo MA*GA
Indirizzo: Via E. De Magri 1
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 - 18.00 sabato e domenica: 11.00 - 19.00
Curatori: Alessandro Castiglioni
Costo del biglietto: Intero: € 7, ridotto: € 5
Telefono per informazioni: +39 0331 706011
E-Mail info: info@museomaga.it
Sito ufficiale: http://www.museomaga.it
Dal 28 aprile al 1° settembre 2024, il MA*GA di Gallarate (VA) ospita una personale di Davide Maria Coltro (Verona, 1967), pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica, dal titolo Astrazione mediale.
L’esposizione, che s’inserisce all’interno della programmazione delle attività del Museo nell’Era Post – Digitale sostenuto dal Fondo Cultura 2021 del Ministero della Cultura, è il nuovo capitolo della ricerca promossa dal MA*GA sull’arte digitale.
La rassegna, curata da Alessandro Castiglioni e con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la più recente produzione di Davide Maria Coltro in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra più autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito “pittura oltre la materia”.
Il progetto si pone in continuità con una più ampia zona di analisi sull’arte astratta, dal Movimento Arte Concreta alla Pittura Analitica, sviluppata dal MA*GA. In questo ambito, Coltro interpreta i temi che caratterizzano il presente come il complesso dialogo tra arte e scienza, le nuove frontiere conoscitive dei Visual Studies e la ridefinizione del rapporto tra arte e spiritualità. La sua pittura mediale, grazie alla conoscenza profonda del mondo digitale, crea sorprendenti possibilità espressive che implicano anche la neuroestetica.
Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, appositamente pensate e costruite per gli spazi del museo, in cui i Quadri Mediali si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall’artista da remoto.
Le sale del MA*GA diventano così un luogo di raccoglimento silenzioso in cui la contemplazione delle immagini in divenire avvicina il pubblico a una dimensione meditativa e privata. Questo aspetto acquisirà poi un ulteriore significato all’interno del tessuto cittadino di Gallarate: le opere di Coltro verranno trasmesse nei totem digitali di comunicazione cittadina, riproponendo il concetto di “Quadro civico” che l’artista aveva già presentato a Shanghai, in Cina, nel 2006.
La mostra sarà arricchita inoltre da un programma educativo che si traduce in un workshop permanente in cui Coltro costruirà occasioni di dialogo con il pubblico di tutte le età attorno al rapporto tra fisicità tecnologica e immaterialità digitale all’interno della propria opera.
Davide Maria Coltro (Verona, 1967) è artista e ricercatore. Tra le istituzioni nazionali e internazionali che hanno ospitato o acquisito le sue opere si ricordano: il Mart di Rovereto, la Galleria di Trento, la GAM Galleria d’arte Moderna Achille Forti di Verona, la GAM Verbania, il Museum of Modern Art di Mosca, il Centro Pecci di Prato, il Museo MARCA di Catanzaro, Museo della Permanente di Milano, SPSI Art Museum di Shanghai; ZKM di Karlsruhe; l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, Stadtgalerie di Kiel, ETAGI di San Pietroburgo, GASC Villa Clerici di Milano, Künstlerhaus di Graz, Collezione Paolo IV di Brescia, Fondazione Lercaro di Bologna. Nel 2011 è presente nel Padiglione Italia alla 54° Biennale di Venezia. Nel 2023 VAF Fondazione / Stiftung dedica una monografia all’opera completa dell’artista.
L’esposizione, che s’inserisce all’interno della programmazione delle attività del Museo nell’Era Post – Digitale sostenuto dal Fondo Cultura 2021 del Ministero della Cultura, è il nuovo capitolo della ricerca promossa dal MA*GA sull’arte digitale.
La rassegna, curata da Alessandro Castiglioni e con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la più recente produzione di Davide Maria Coltro in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra più autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito “pittura oltre la materia”.
Il progetto si pone in continuità con una più ampia zona di analisi sull’arte astratta, dal Movimento Arte Concreta alla Pittura Analitica, sviluppata dal MA*GA. In questo ambito, Coltro interpreta i temi che caratterizzano il presente come il complesso dialogo tra arte e scienza, le nuove frontiere conoscitive dei Visual Studies e la ridefinizione del rapporto tra arte e spiritualità. La sua pittura mediale, grazie alla conoscenza profonda del mondo digitale, crea sorprendenti possibilità espressive che implicano anche la neuroestetica.
Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, appositamente pensate e costruite per gli spazi del museo, in cui i Quadri Mediali si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall’artista da remoto.
Le sale del MA*GA diventano così un luogo di raccoglimento silenzioso in cui la contemplazione delle immagini in divenire avvicina il pubblico a una dimensione meditativa e privata. Questo aspetto acquisirà poi un ulteriore significato all’interno del tessuto cittadino di Gallarate: le opere di Coltro verranno trasmesse nei totem digitali di comunicazione cittadina, riproponendo il concetto di “Quadro civico” che l’artista aveva già presentato a Shanghai, in Cina, nel 2006.
La mostra sarà arricchita inoltre da un programma educativo che si traduce in un workshop permanente in cui Coltro costruirà occasioni di dialogo con il pubblico di tutte le età attorno al rapporto tra fisicità tecnologica e immaterialità digitale all’interno della propria opera.
Davide Maria Coltro (Verona, 1967) è artista e ricercatore. Tra le istituzioni nazionali e internazionali che hanno ospitato o acquisito le sue opere si ricordano: il Mart di Rovereto, la Galleria di Trento, la GAM Galleria d’arte Moderna Achille Forti di Verona, la GAM Verbania, il Museum of Modern Art di Mosca, il Centro Pecci di Prato, il Museo MARCA di Catanzaro, Museo della Permanente di Milano, SPSI Art Museum di Shanghai; ZKM di Karlsruhe; l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, Stadtgalerie di Kiel, ETAGI di San Pietroburgo, GASC Villa Clerici di Milano, Künstlerhaus di Graz, Collezione Paolo IV di Brescia, Fondazione Lercaro di Bologna. Nel 2011 è presente nel Padiglione Italia alla 54° Biennale di Venezia. Nel 2023 VAF Fondazione / Stiftung dedica una monografia all’opera completa dell’artista.
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