Artisti in Biennale. Padiglione Internazionale
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Artisti in Biennale. Padiglione Internazionale
Dal 30 Ottobre 2015 al 30 Novembre 2015
Venezia
Luogo: Pharmacy Industry Art
Indirizzo: corso del Popolo 100
Orari: 10-18, solo su invito; chiuso il lunedì
Curatori: Joe Gabriel Walsh, Pharmacy Industry Art Venice
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 338 8085170
E-Mail info: pharmacyindustry@gmail.com
Autori: George Baselitz, Miquel Barcelò, Jean Michel Basquiat, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Silvano Braido, Enrico Castellani, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Dadamaino, Gino De Dominicis, Marlene Dumas, Giosetta Fioroni, Mimmo Germanà, Jochen Gerz, Ivan Graziani, David Hockney, Jörg Immendorff, Anselm Kiefer, Alessandro Kokocinski, Yves Klein, Jannis Kounellis, Thierry Lambert, Ettore Le Donne, Markus Lüpertz, Patrizio Maria, Paul McCartney, Carlos Mensa, Lillo Messina, Minedi, Joan Mirò, Bruno Munari, Daniele Nalin, José Ortega, Osvaldo Licini, Yoko Ono, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, A.R. Penck, Sigmar Polke, Mathias Quetglas, Jean-Paul Riopelle, Alexis Rockman, Ulrich Rückriem, Julian Schnabel, Roger Selden, Antoni Tàpies, Cy Twombly.
La Pharmacy, promotrice e curatrice della mostra, è solita creare eventi al fine di porsi con provocazione contro operazioni culturali le quali, secondo i responsabili della stessa, vengono a sminuire il "concetto" di arte contemporanea, come la Biennale di Venezia di quest’anno. All'interno de La Pharmacy, antica sede di prodotti farmaceutici in quel di Mestre, sono ancora custoditi statue sansovinesche raffiguranti Galeno ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bilance, alambicchi, ampolle e vasi per contenere le spezie che andavano a formare anche la Triaca o Theriaca, antidoto per eccellenza per combattere i veleni. Nel tempo, la Theriaca veneziana, il cui nome deriva da Therion, per indicare animali nocivi e velenosi, divenne famosa in tutto il mondo. La Pharmacy, allora, nel 1812, Manifatture Farmaceutiche Vendramin e Figli, grandi collezionisti d'arte, era considerata vero e proprio luogo di culto e di ritrovo di artisti, letterati, attori, politici e dei membri della Compagnie De Calza, ed è per questo motivo che gli eredi, da alcuni anni a questa parte, hanno voluto far tornare in vita questo luogo storico e, sostenendo eventi di prestigio, sono andati a ricreare quelle atmosfera del passato che resero quei locali, e i prodotti che la manifattura produceva, celebri in Europa e anche nel mondo. La mostra, lasciata Venezia, poi troverà collocazione, nei primi mesi del prossimo anno, presso la sede delle Berlinische Galerie.
La Pharmacy, promotrice e curatrice della mostra, è solita creare eventi al fine di porsi con provocazione contro operazioni culturali le quali, secondo i responsabili della stessa, vengono a sminuire il "concetto" di arte contemporanea, come la Biennale di Venezia di quest’anno. All'interno de La Pharmacy, antica sede di prodotti farmaceutici in quel di Mestre, sono ancora custoditi statue sansovinesche raffiguranti Galeno ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bilance, alambicchi, ampolle e vasi per contenere le spezie che andavano a formare anche la Triaca o Theriaca, antidoto per eccellenza per combattere i veleni. Nel tempo, la Theriaca veneziana, il cui nome deriva da Therion, per indicare animali nocivi e velenosi, divenne famosa in tutto il mondo. La Pharmacy, allora, nel 1812, Manifatture Farmaceutiche Vendramin e Figli, grandi collezionisti d'arte, era considerata vero e proprio luogo di culto e di ritrovo di artisti, letterati, attori, politici e dei membri della Compagnie De Calza, ed è per questo motivo che gli eredi, da alcuni anni a questa parte, hanno voluto far tornare in vita questo luogo storico e, sostenendo eventi di prestigio, sono andati a ricreare quelle atmosfera del passato che resero quei locali, e i prodotti che la manifattura produceva, celebri in Europa e anche nel mondo. La mostra, lasciata Venezia, poi troverà collocazione, nei primi mesi del prossimo anno, presso la sede delle Berlinische Galerie.
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