Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura

Oscar Sogaro, Trasparenze, 1939. Olio su tela, 65x90 cm. MUVE, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna 

 

Dal 16 Dicembre 2017 al 27 Maggio 2018

Venezia

Luogo: Centro Culturale Candiani

Indirizzo: via Einaudi 7, Mestre

Orari: 10.00-19.00. La biglietteria chiude mezz’ora prima. Chiuso il lunedì. Dal 16 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, venerdì, sabato e domenica, apertura dalle ore 10 alle 22

Curatori: Chiara Squarcina

Enti promotori:

  • Comune di Venezia
  • Fondazione Musei Civici di Venezia

Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3. Gratuito bambini da 0 a 5 anni portatori di handicap con accompagnatore guide autorizzate della Provincia di Venezia Interpreti turistici che accompagnino gruppi accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti accompagnatori (max. 1) di gruppi di adulti Partner ordinari MUVE possessori di The Cultivist card (più tre accompagnatori)

Telefono per informazioni: +39 041 2386111

E-Mail info: candiani@comune.venezia.it

Sito ufficiale: http://candiani.comune.venezia.it/



Un inedito parallelismo tra vetro e pittura è al centro della nuova proposta espositiva del Comune di Venezia e della Fondazione Musei Civici di Venezia per il Centro Culturale Candiani di Mestre, che continua così ad offrire al pubblico proposte originali e di assoluta qualità, ispirate a un cortocircuito estetico e interpretativo capace di innescare nella fruizione artistica nuove ri essioni e visuali inedite. 

Nel caso dell’esposizione “Attorno al Vetro e il suo riflesso nella pittura”, che si terrà dal 16 dicembre 2017 al 27 maggio 2018, i capolavori dell’arte vetraria – oltre 100 pezzi, creazioni dalle tecniche più diverse che hanno attraversato i secoli, il costume e il gusto, scelti nelle magni che collezioni del Museo del Vetro di Murano - trovano il loro ri esso e soprattutto un rinnovato valore artistico e simbolico nei circa 30 dipinti opportunamente selezionati nelle raccolte civiche, in particolare in quelle della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, ma anche in prestigiose collezioni pubbliche e private, dalla Pinacoteca di Barletta al MAXXI di Roma, dai Musei Civici di Pesaro alla Fondazione CRTrieste.    Un dialogo serrato e raffinato, che mostra come il vetro nella narrazione pittorica si sia conquistato – dal Cinquecento in poi e grazie anche al virtuosismo creativo dei maestri vetrai di Murano – un ruolo di primo piano nella composizione, punto focale dell’impianto compositivo, elemento estetico dall’autonoma identità artistica e viatico verso allusivi signi cati, magari sul senso dell’esistenza o sulla fragilità della vita umana o della società attuale. 
“I vetri nelle nature morte – scrive nel catalogo della mostra Jean Blancheart – sono delle nestre che prendono la luce, la portano nel quadro e la rimandano sugli oggetti del dipinto stesso, illuminandoli. La magia del ri esso (...) ci consente di vedere in un vaso, in una bottiglia, in uno specchio, qualcosa che sta dietro, qualcosa di lontano. E quante volte i vetri nelle nature morte sono dipinti proprio per aumentare la potenzialità di luce del quadro”. 
Non solo dunque un banale elemento di contestualizzazione o la strumentale occasione per dimostrare l’abilità del pittore nella resa coloristica o luministica di un materiale così complesso. 

“Questa mostra – scrive Gabriella Belli – svelerà come i pittori di ogni epoca abbiano identi cato nel vetro un preferenziale riferimento estetico capace di “riflettere” in modo originale personali sviluppi concettuali. Così dal vetro trasparente a quello colorato e ligranato, dagli esemplari dove la leggerezza materica rende quasi impalpabile l’oggetto no alla sicità materica delle lavorazioni novecentesche, si comprenderà l’evoluzione innovativa dell’arte muranese vetraria e come la pittura abbia saputo trasferire sulla tela la duttile personalità del vetro e il suo progredire nei secoli obbligandoci a guardarlo attraverso inedite prospettive”.    Autori come Berents, De Nittis, De Maria, Morandi - che per esempio vestiva di colore le sue bottiglie accordando loro una matericità diversa dagli originali - non si sono dunque limitati alla riproduzione su tela dell’oggetto ma, accentuando ora questo ora quell’aspetto estetico o valore intrinseco, ne hanno proposto una “trasposizione visionaria” seguendo il proprio personalissimo percorso artistico. 

Così la mostra, curata da Chiara Squarcina, è fatta di giochi sottili, di rimandi quanto mai affascinanti tra opera dipinta e opera reale, a suggerire una rilettura della storia del vetro di Murano dal XVI secolo no all’attualità, mediata dalla personalità del pittore che racconta un’altra storia. Tutta da scoprire.   
“Questa splendida mostra - dichiara il Sindaco Luigi Brugnaro - dedicata al vetro di Murano e ai suoi ri essi nella pittura s’inserisce a pieno titolo nel percorso che, come Comune di Venezia e Città Metropolitana, stiamo portando avanti, assieme alla Fondazione Musei Civici, per promuovere anche in terraferma la grande arte, mettendo in connessione le straordinarie raccolte dei musei lagunari con il territorio metropolitano”.   
“Attorno al vetro - afferma la Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Mariacristina Gribaudi - permette di sottolineare ancora una volta in modo innovativo la grande importanza che Venezia diede a quest’arte e che trova nel museo del Vetro di Murano un luogo deputato per raccontare lo sviluppo e l’espansione di questo straordinario materiale ma anche ad accogliere tutto quello che il vetro saprà esprimere con le future generazioni”.   

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