CARLA ACCARDI. Gli anni Settanta: i Lenzuoli

Carla Accardi, Lenzuolo, 1974, stoffa dipinta, 230x255 cm.

 

Dal 28 Aprile 2023 al 29 Ottobre 2023

Venezia

Luogo: Museo Correr

Indirizzo: San Marco 52

Orari: Tutti i giorni 10 - 18 | Ultimo ingresso ore 17 | Le operazioni di chiusura del museo iniziano 30 minuti prima dell’orario indicato

Curatori: Chiara Squarcina e Pier Paolo Pancotto

Enti promotori:

  • In collaborazione con Archivio Accardi Sanfilippo

Costo del biglietto: Biglietto unico valido per: Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana: 30 € / 15 € | Gratuito Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; persone con disabilità e accompagnatore; guide turistiche abilitate in Italia che accompagnino gruppi o visitatori individuali; membri ICOM; docenti accompagnatori di gruppi scolastici (max 2)

Telefono per informazioni: +39 041 2405211

Sito ufficiale: http://correr.visitmuve.it


Varie ragioni rendono Carla Accardi (Trapani, 1924 - Roma, 2014) una delle figure più significative dell’arte del XX secolo. Nel secondo dopoguerra ha contribuito all’affermazione dell’arte non figurativa in Italia promuovendo - unica donna in un consesso interamente maschile - il gruppo astratto Forma (1947); negli anni Cinquanta ha sviluppato la poetica del segno affermandosi tra i protagonisti dell’Art Autre di Michel Tapié; nel decennio seguente ha introdotto l’uso di un inedito materiale plastico trasparente, il sicofoil, e ha abbandonato le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti aprendo la sua ricerca a effetti optical e ambientali. Superati i Settanta, segnati da un marcato impegno nelle attività sociali e nel femminismo (con Carla Lonzi ed Elvira Banotti nel 1970 è stata tra le fondatrici di Rivolta Femminile), ha attraversato gli anni Ottanta e Novanta del Novecento ed è approdata al nuovo millennio con un rinnovato interesse per la pittura sviluppando costantemente il proprio linguaggio fatto di segni e giustapposizioni cromatiche.

L’iniziativa del Museo Correr cade a ridosso del centenario della nascita dell’artista che, pur avendo vissuto a Roma, ha stabilito, nel corso della propria esistenza, un legame costante con Venezia, sia a livello individuale che professionale. Tra l’altro, nel 1948 ha esordito alla Biennale facendovi ritorno nel 1964 (sala personale introdotta in catalogo da Carla Lonzi), nel 1976, nel 1988 (sala personale) e nel 1993 comparendo anche nell’edizione del 2022. Opere, foto e altro materiale documentario attestano il suo rapporto con la città lagunare compresa un’immagine del 1952 quando, in occasione di una mostra alla Galleria del Cavallino, visitò col marito, l’artista Antonio Sanfilippo, e Tancredi Parmeggiani la Collezione Guggenheim.

Il progetto veneziano a cura di Pier Paolo Pancotto, in quanto omaggio e non mostra antologica, presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo. Si tratta di un numero ristretto di opere, raramente visibili ma, pur nella loro particolarità, del tutto indicative della ricerca dell’artista e, a loro modo, riassuntive del suo percorso creativo.


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