Domus Grimani. La Sala del Doge
![Sala del Doge, Museo di Palazzo Grimani, Venezia Sala del Doge, Museo di Palazzo Grimani, Venezia](http://www.arte.it/foto/600x450/0d/115379-1280px-Palazzo_grimani_di_s_m_formosa_sala_del_doge_02.jpg)
© Wikimedia Commons | Sala del Doge, Museo di Palazzo Grimani, Venezia
Dal 19 Maggio 2021 al 27 Novembre 2022
Venezia
Luogo: Museo di Palazzo Grimani
Indirizzo: Ruga Giuffa 4858
Enti promotori:
- MiC - Direzione regionale Musei Veneto
Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa conferma il suo ruolo di protagonista nella scena culturale veneziana con due nuovi progetti che rafforzano il dialogo tra antico e contemporaneo, in un luogo unico nel panorama architettonico e storico-artistico della città.
Il prossimo 19 maggio verranno aperte al pubblico DOMUS GRIMANI. La Sala del Doge – il riallestimento di uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali – e la mostra Archinto con i nuovi lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz, alcuni dei quali, realizzati espressamente per il Palazzo, rimarranno in comodato al museo per concessione dell’artista grazie a uno speciale accordo.
Frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l’intervento sulla Sala del Doge con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani, rientra nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del palazzo e della sua storia e in continuità con il riallestimento della Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, inaugurata nel maggio del 2019 con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019.
La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, e da suo fratello Vettore e terminati nel 1568. Questo spazio, contraltare ideale della Tribuna e probabilmente anch’esso progettato dallo stesso Giovanni, voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Proprio per evocare i rapporti dell’avo con il Mediterraneo orientale, Giovanni e Vettore decisero di abbellire lo spazio con marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso, creando così una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia.
Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui il testamento di Giovanni Grimani, descrizioni storiche dell’epoca e fotografie di fine ‘800 recentemente scoperte negli archivi della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale. Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolo, una nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.
L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio che completerà il corpus editoriale sul Museo iniziato con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019 attraverso una importante campagna fotografica realizzata per l’occasione.
Questa nuova operazione - prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e grazie al sostegno di numerosi mecenati - sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia. In occasione del riallestimento della Sala del Doge è stato anche possibile realizzare importanti lavori di manutenzionedel museo, oltre al ripristino della Sala di Psiche, alla creazione di un nuovo impianto di riscaldamento e di un nuovo impianto illuminotecnico per l’intero piano nobile.
Il prossimo 19 maggio verranno aperte al pubblico DOMUS GRIMANI. La Sala del Doge – il riallestimento di uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali – e la mostra Archinto con i nuovi lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz, alcuni dei quali, realizzati espressamente per il Palazzo, rimarranno in comodato al museo per concessione dell’artista grazie a uno speciale accordo.
Frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l’intervento sulla Sala del Doge con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani, rientra nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del palazzo e della sua storia e in continuità con il riallestimento della Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, inaugurata nel maggio del 2019 con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019.
La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, e da suo fratello Vettore e terminati nel 1568. Questo spazio, contraltare ideale della Tribuna e probabilmente anch’esso progettato dallo stesso Giovanni, voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Proprio per evocare i rapporti dell’avo con il Mediterraneo orientale, Giovanni e Vettore decisero di abbellire lo spazio con marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso, creando così una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia.
Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui il testamento di Giovanni Grimani, descrizioni storiche dell’epoca e fotografie di fine ‘800 recentemente scoperte negli archivi della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture, tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale. Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolo, una nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.
L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio che completerà il corpus editoriale sul Museo iniziato con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019 attraverso una importante campagna fotografica realizzata per l’occasione.
Questa nuova operazione - prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e grazie al sostegno di numerosi mecenati - sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia. In occasione del riallestimento della Sala del Doge è stato anche possibile realizzare importanti lavori di manutenzionedel museo, oltre al ripristino della Sala di Psiche, alla creazione di un nuovo impianto di riscaldamento e di un nuovo impianto illuminotecnico per l’intero piano nobile.
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