Florian Underground a Venezia
Dal 22 Gennaio 2015 al 22 Febbraio 2015
Venezia
Luogo: Caffè Florian
Indirizzo: piazza San Marco
Orari: 9-24
Telefono per informazioni: +39 041 5205641
E-Mail info: info@caffeflorian.com
Sito ufficiale: http://www.caffeflorian.com/
Dal 22 gennaio al 22 febbraio il Caffè Florian di Venezia ospita nella Sala delle Stagioni l’installazione dal titolo “Non noti” dell’artista e writer fiorentino Freno Persciacalli. Il titolo del progetto curato da Stefano Stipitivich, “Florian Underground”, è riferito alla collocazione originaria dell’opera, precedentemente esposta nei sotterranei del Caffè Florian di Firenze in via del Parione, a testimonianza del fil rouge che lega il locale fiorentino a quello veneziano.
L’installazione consiste in una serie di piatti industriali per torte posizionati su una delle pareti della sala, all’interno dei quali l’artista disegna con l’inchiostro di china alcuni volti frammentati di personaggi immaginari, non riconoscibili e non conosciuti. Da qui il titolo dell’opera, derivante dall’usanza di un tempo di trascrivere sulle carte di identità i nomi dei genitori; nei documenti degli orfani veniva riportato invece il simbolo NN (non noti), espressione ripresa dall’artista per classificare i suoi personaggi. L’opera del Florian diventa quindi un omaggio a quel popolo silenzioso che anima i Caffè intesi come spazi di aggregazione, in una società dove il web sembra esser l’unica piazza virtuale in cui è possibile comunicare. Nella stessa sala saranno esposte anche delle tazze del Caffè Florian dipinte dall’artista stesso, sulle quali è raffigurato un personaggio in pose diverse e visto da differenti angolazioni. Contestualmente alla mostra l’artista disseminerà alcune opere tra le calli di Venezia, come ha fatto anche a Firenze e come spesso usa fare dopo le sue mostre: piccole installazioni che Freno Persciacalli chiama “Abbandoni” e che potranno rimanere in possesso di chi le troverà. In questo modo l’artista interagisce con un pubblico diversificato e non soltanto con i frequentatori del noto locale veneziano. E’ inoltre un modo, da parte dell’artista, per lanciare il suo personale messaggio a un mondo dell’Arte a suo giudizio sempre più legato al business.
Marco Paolini, amministratore delegato del Caffè Florian, sottolinea: “Come da tradizione del Caffè Florian, all’artista non è stato semplicemente chiesto di portare i suoi lavori, ma di creare delle opere “site-specific”, di reinterpretare lo spazio del Florian, facendolo proprio. L’artista Frenopersciacalli, con la sua creatività, ha colto lo spirito di questo progetto “underground” che lo vede protagonista di un’installazione inaugurata a Firenze nei sotterranei del Caffè, e che ora esce dalle cantine per farsi ammirare nella Sala delle Stagioni a Venezia durante il Carnevale.”
In posizione prestigiosa sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian è il più antico caffè italiano e rappresenta un simbolo della città. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla VeneziaTrionfante”, venne rapidamente chiamato dagli avventori Florian, dal nome del suo proprietario, diventando la più famosa “botega da caffè”. A metà dell’Ottocento fu completamente ristrutturato su progetto di Lodovico Cadorin, divenendo quello che oggi ammiriamo. Fin dalle origini, il Caffè Florian è stato luogo d’arte e di cultura e oggi ospita importanti manifestazioni che coinvolgono artisti di fama internazionale. Dopo quasi tre secoli, oltre ad essere uno scrigno di storia e di arte, il Florian è anche una realtà importante e riconosciuta al di fuori della città lagunare grazie all’apertura di “Caffè”, nello stile e nella tradizione Florian, a Firenze e a Roma, alla Farnesina e anche a Londra. Il Florian è diventato così un’icona del buon gusto e dello stile veneziano e italiano nel mondo.
L’installazione consiste in una serie di piatti industriali per torte posizionati su una delle pareti della sala, all’interno dei quali l’artista disegna con l’inchiostro di china alcuni volti frammentati di personaggi immaginari, non riconoscibili e non conosciuti. Da qui il titolo dell’opera, derivante dall’usanza di un tempo di trascrivere sulle carte di identità i nomi dei genitori; nei documenti degli orfani veniva riportato invece il simbolo NN (non noti), espressione ripresa dall’artista per classificare i suoi personaggi. L’opera del Florian diventa quindi un omaggio a quel popolo silenzioso che anima i Caffè intesi come spazi di aggregazione, in una società dove il web sembra esser l’unica piazza virtuale in cui è possibile comunicare. Nella stessa sala saranno esposte anche delle tazze del Caffè Florian dipinte dall’artista stesso, sulle quali è raffigurato un personaggio in pose diverse e visto da differenti angolazioni. Contestualmente alla mostra l’artista disseminerà alcune opere tra le calli di Venezia, come ha fatto anche a Firenze e come spesso usa fare dopo le sue mostre: piccole installazioni che Freno Persciacalli chiama “Abbandoni” e che potranno rimanere in possesso di chi le troverà. In questo modo l’artista interagisce con un pubblico diversificato e non soltanto con i frequentatori del noto locale veneziano. E’ inoltre un modo, da parte dell’artista, per lanciare il suo personale messaggio a un mondo dell’Arte a suo giudizio sempre più legato al business.
Marco Paolini, amministratore delegato del Caffè Florian, sottolinea: “Come da tradizione del Caffè Florian, all’artista non è stato semplicemente chiesto di portare i suoi lavori, ma di creare delle opere “site-specific”, di reinterpretare lo spazio del Florian, facendolo proprio. L’artista Frenopersciacalli, con la sua creatività, ha colto lo spirito di questo progetto “underground” che lo vede protagonista di un’installazione inaugurata a Firenze nei sotterranei del Caffè, e che ora esce dalle cantine per farsi ammirare nella Sala delle Stagioni a Venezia durante il Carnevale.”
In posizione prestigiosa sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian è il più antico caffè italiano e rappresenta un simbolo della città. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla VeneziaTrionfante”, venne rapidamente chiamato dagli avventori Florian, dal nome del suo proprietario, diventando la più famosa “botega da caffè”. A metà dell’Ottocento fu completamente ristrutturato su progetto di Lodovico Cadorin, divenendo quello che oggi ammiriamo. Fin dalle origini, il Caffè Florian è stato luogo d’arte e di cultura e oggi ospita importanti manifestazioni che coinvolgono artisti di fama internazionale. Dopo quasi tre secoli, oltre ad essere uno scrigno di storia e di arte, il Florian è anche una realtà importante e riconosciuta al di fuori della città lagunare grazie all’apertura di “Caffè”, nello stile e nella tradizione Florian, a Firenze e a Roma, alla Farnesina e anche a Londra. Il Florian è diventato così un’icona del buon gusto e dello stile veneziano e italiano nel mondo.
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