Hybris. Ibridi e mostri nell'arte contemporanea
Dal 13 Maggio 2017 al 28 Giugno 2017
Venezia
Luogo: Ca' Foscari Zattere - Cultural Flow Zone
Indirizzo: Zattere, Dorsoduro 1392
Orari: da martedì a sabato dalle ore 10 alle 19; domenica dalle ore 15 alle 20
Curatori: Silvia Burini, Giuseppe Barbieri, Anna Frants, Elena Gubanova
Enti promotori:
- Cyland
Telefono per informazioni: +39 335 6198743
E-Mail info: anna@nesterova.it
Sito ufficiale: http://www.unive.it/csar
Artisti: Lucia Veronesi (IT), Alvise Bittente (IT), Valentina Povarova (RU), Irina Nakhova (RU+USA), William Latham (UK), Alexandra Dementieva (Belg), Peter Patchen (USA), German Vinogradov (RU), Alexander Terebenin (RU), Alexei Kostroma (DE), Vitaly Pushnitsky (RU), Ludmila Belova (RU), Ivan Govorkov (RU), Elena Gubanova (RU), Carla Gannis (USA), Anna Frants (RU+USA), Alexander Shishkin-Hokusai (RU), Natalia Lyakh (FR), Boris Kazakov (RU).
Nel mondo moderno, la nozione di “ibrido” è diventata una componente inalienabile della vita quotidiana. Sono ibridi meccanismi, computer, prodotti, vestiti, metodi di educazione, spazi, corpi, linguaggi, finanche strumenti di guerra. Etimologicamente il termine greco hybris, da cui deriva la locuzione latina hybridus, significa peccato e tracotanza, hubris. I primi filosofi greci vedevano l'uomo e la natura come un'entità unica. Il distacco da quest'ultima era accompagnato da orgoglio e audacia (hybris), che provocavano caos e distruzione. Un tale comportamento degli uomini (Icaro, Fetonte, Aiace) è descritto nella mitologia greca come una costante tensione dell'umanità verso una dimensione superiore, implacabilmente punita dagli dèi. Se consideriamo la moderna “rivoluzione tecnologica” sotto questa ottica, allora lo sforzo delle persone per conquistare il mondo a ogni costo e creare delle protesi-ibrido per la propria vita quotidiana è, a tutti gli effetti, l'hybris moderna.
Tuttavia nell'arte contemporanea questo sforzo funziona bene, spazzando via il cliché della “vile ordinarietà” del mondo. La ribellione, la protesta e l'audacia ci riportano al fronteggiarsi di ordine e caos; ci piazzano implacabilmente davanti lo specchio della nostra identità. Sembra che gli artisti, in modo molto più radicale rispetto a chiunque altro, ci offrano una giustapposizione e uno scambio con la “alterità” che si introduce nelle nostre vite quotidiane. Cosa ci riserva un futuro in cui le macchine venissero come estensione della specie umana? Cosa succederebbe se le tecnologie non avessero più bisogno dell'uomo?
Il progetto nelle sale di esposizione della biblioteca di Ca' Foscari, organizzato da MediaArtLab CYLAND, comprende opere di 19 artisti da Italia, Russia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio e Stati Uniti. Il tema del progetto esamina uno dei meccanismi fondamentali della società - la connessione di ciò che non può essere connesso, i problemi nelle relazioni tra il “proprio” e ciò che è “d'altri”, sfocando i limiti di concetti ben definiti. Nell'esibizione le nuove tecnologie e i vecchi media creano uno spazio dove il territorio personale delle opere non è delimitato, ma si uniscono e influenzano a vicenda, creando nuovi “frutti ibridi” della percezione dell'arte. Cyberspazi strutturati, riflessioni post-sovietiche, ibridi tra geometria e classici, arte e vita - tutta questa diversità di oggetti presentata dagli artisti suggerisce come questo tema fosse rilevante 5.000 anni fa esattamente come ora.
La natura dinamica della cultura è il risultato della coesistenza di diversi linguaggi in uno spazio culturale comune: più affollato e saturato è lo spazio culturale, più sarà complesso il sistema originato da esso e di conseguenza accurata la sua rappresentazione del mondo che ci circonda.
Fondata nel 2007, CYLAND è un'associazione no profit che si occupa di espandere l'intersezione tra arte e tecnologia attraverso un festival internazionale annuale, esibizioni, arte sonora, arte visiva e programmi educativi. CYLAND ospita il più grande archivio d’Europa dell’Est di video arte on-line, organizza le mostre in tutto il mondo ed è la forza dietro l’evento annuale CYFEST (l’evento annuale russo più grande in campo di New Media Art).
Inaugurazione: 12 maggio alle ore 18
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