L’Établi - Sophie Franza

Sophie Franza, La bille | © Sophie Franza
Dal 15 Gennaio 2024 al 29 Febbraio 2024
Venezia Mestre | Venezia
Luogo: marina bastianello gallery
Indirizzo: Via Pascoli 9c
Orari: INAUGURAZIONE Sab 13 Gen 2024 18.30 - 20.30 | Lun / Mer / Sab 16 - 19 | Mar / Dom chiuso
Telefono per informazioni: +39 338 7370628 | +39 366 6875619
E-Mail info: news@marinabastianellogallery.com
Sito ufficiale: http://www.marinabastianellogallery.com
marina bastianello gallery è lieta di presentare la mostra dell’artista francese Sophie Franza l’Établi, con testo critico di Bruno di Biase.
L’Établi (Il banco di lavoro) è una serie di 93 dipinti di uguali dimensioni, 35 × 50 cm, che rappresentano ognuno un oggetto di un insieme che in un dato momento si è venuto a trovare sul banco di lavoro di Sophie Franza, strumenti di lavoro o oggetti casuali. Secondo il modus operandi proprio all'artista, ogni elemento è stato estratto dal suo luogo originario e fotografato in bianco e nero in un contesto neutro, nell'arco di una sola giornata, seguendo il trascorrere della luce naturale, poi di quella artificiale. Ogni immagine fotografica è stata poi fotocopiata più volte in scala via via più maggiorata. Infine, la fotocopia finale è servita da modello per la trasposizione pittorica dell'immagine sulla tela.
Franza nel suo fare arte rende il processo tecnico di cattura, trasformazione e alterazione dell'immagine parte sostanziale della sua poetica. Il confronto diretto è con l'immagine fotografica, con la quale l'artista si intrattiene in un corpo a corpo per rivendicare l'autonomia e l'insostituibilità della figurazione pittorica nel processo di conoscenza del reale.
Mediante le stesse armi della fotografia, la tecnica, usata nella sua capacità di straniamento della realtà oggettiva, Sophie Franza costruisce la sua poetica dell'immagine, in cui lo scivolamento del referente pittorico dall'oggetto reale all'immagine fotografica e infine alla fotocopia, agisce in questo senso come "détournement" delle tecniche di riproduzione della realtà e dell'opera, lasciando aperto l'interrogativo sul reale e la sua rappresentabilità.
Sophie Franza, nata a Grenoble (Francia), vive e lavora tra la Francia e Venezia. Dopo studi di grafica a Parigi, nel 1996 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Si trasferisce a Venezia nel 1997. Sophie Franza sviluppa la sua ricerca sul rapporto tra riproduzione e rappresentazione delle immagini, in un gioco di rimandi e di interrogazioni tra pittura e fotografia attraverso l’esplorazione dei temi classici della storia dell'arte (paesaggi, nature morte, ritratti, soggetti storici...) e delle forme che assumono nella contemporaneità (media, archivi privati). L'effetto ambiguo e straniante delle sue immagini sono il marchio dell'affermata differenza tra la registrazione fotografica della realtà dell'obiettivo e la rappresentazione pittorica dell'occhio e la mano dell’artista. Espone tra la Francia e l’Italia. È presente in numerose collezioni private francesi e italiane. Espone tra la Francia e l'Italia. È presente in numerose collezioni private francesi e italiane.
L’Établi (Il banco di lavoro) è una serie di 93 dipinti di uguali dimensioni, 35 × 50 cm, che rappresentano ognuno un oggetto di un insieme che in un dato momento si è venuto a trovare sul banco di lavoro di Sophie Franza, strumenti di lavoro o oggetti casuali. Secondo il modus operandi proprio all'artista, ogni elemento è stato estratto dal suo luogo originario e fotografato in bianco e nero in un contesto neutro, nell'arco di una sola giornata, seguendo il trascorrere della luce naturale, poi di quella artificiale. Ogni immagine fotografica è stata poi fotocopiata più volte in scala via via più maggiorata. Infine, la fotocopia finale è servita da modello per la trasposizione pittorica dell'immagine sulla tela.
Franza nel suo fare arte rende il processo tecnico di cattura, trasformazione e alterazione dell'immagine parte sostanziale della sua poetica. Il confronto diretto è con l'immagine fotografica, con la quale l'artista si intrattiene in un corpo a corpo per rivendicare l'autonomia e l'insostituibilità della figurazione pittorica nel processo di conoscenza del reale.
Mediante le stesse armi della fotografia, la tecnica, usata nella sua capacità di straniamento della realtà oggettiva, Sophie Franza costruisce la sua poetica dell'immagine, in cui lo scivolamento del referente pittorico dall'oggetto reale all'immagine fotografica e infine alla fotocopia, agisce in questo senso come "détournement" delle tecniche di riproduzione della realtà e dell'opera, lasciando aperto l'interrogativo sul reale e la sua rappresentabilità.
Sophie Franza, nata a Grenoble (Francia), vive e lavora tra la Francia e Venezia. Dopo studi di grafica a Parigi, nel 1996 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Si trasferisce a Venezia nel 1997. Sophie Franza sviluppa la sua ricerca sul rapporto tra riproduzione e rappresentazione delle immagini, in un gioco di rimandi e di interrogazioni tra pittura e fotografia attraverso l’esplorazione dei temi classici della storia dell'arte (paesaggi, nature morte, ritratti, soggetti storici...) e delle forme che assumono nella contemporaneità (media, archivi privati). L'effetto ambiguo e straniante delle sue immagini sono il marchio dell'affermata differenza tra la registrazione fotografica della realtà dell'obiettivo e la rappresentazione pittorica dell'occhio e la mano dell’artista. Espone tra la Francia e l’Italia. È presente in numerose collezioni private francesi e italiane. Espone tra la Francia e l'Italia. È presente in numerose collezioni private francesi e italiane.
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