Massimo Mion. Sindoni. Fabric Portraits
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Massimo Mion. Sindoni. Fabric Portraits
Dal 08 Marzo 2015 al 25 Marzo 2015
Spinea | Venezia
Luogo: Oratorio di Villa Simion
Indirizzo: via Roma 265
Orari: da lunedì a venerdì ore 16 – 19, sabato e domenica ore 10 – 12 e 16 - 19
Enti promotori:
- Comune di Spinea - Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://massimomion.blogspot.it
Si apre domenica 8 marzo (ore 16) a Spinea, nell'Oratorio di Villa Simion, la mostra Sindoni, Fabric Portraits di Massimo Mion. L'installazione indaga l'universo femminile contemporaneo e propone, a partire dal giorno della Festa della Donna, dodici ritratti femminili su stoffa, delle dimensioni di 30 x 40 cm, che emergono dalla superficie grazie alla luce.
Dopo la prima tappa a Venezia, il progetto Sindoni trova oggi una la sua collocazione naturale nella preziosa architettura del XVIII secolo di Spinea, dove dialoga con uno spazio espositivo intimo e carico di suggestione, tra sacro e profano, presentando un nuovo allestimento e un'opera inedita di grandi dimensioni (70 x 80 cm) realizzata su cotone.
Sono volti di amiche che si incontrano ogni giorno ma anche icone dello spettacolo e del cinema che “si accendono” e si “spengono” in uno “stencil capovolto”. Lo street artist veneziano si ispira alle storie di donne e al loro vissuto personale per restituire la sua interpretazione su strati di stoffa pazientemente tagliata. Un sistema di retroilluminazione a led simula il bagliore di una candela e, in una successione ogni volta variabile, svela il volto raffigurato creando coreografie sempre diverse e rendendo unica l'esperienza della visita.
Partendo da sottovesti vintage degli anni Cinquanta, lenzuola di ospedale, tovaglie di un corredo matrimoniale, sguardi malinconici, espressioni più assorte e contemplative, oppure fiere e provocanti, raccontano emozioni e sentimenti innati nell'identità femminile. Usati e consunti, appartenuti a tante donne, i tessuti prendono nuova vita per accogliere storie di altre donne.
Promossa in collaborazione con il Comune di Spinea - Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, la mostra prosegue fino al 25 marzo, con ingresso gratuito.
Sabato 14 marzo, alle ore 17, è in programma un incontro con l'artista: Massimo Mion racconterà il percorso che nell'arco di un anno lo ha portato a realizzare un progetto che si ispira al significato dei tessuti impiegati per avvolgere i defunti nell'antichità, con l'obiettivo di dare una nuova identità al processo creativo dello stencil. “L'idea è di capovolgere il concetto stesso di stencil, tecnica che utilizzo da qualche anno per produrre la maggior parte dei miei lavori – spiega Mion - Nello stencil quello che si vede è la vernice che viene lasciata passare attraverso il foro inciso sulla superficie del cartoncino. In questo caso, invece, ciò che resta è la luce che passa attraverso la superficie stratificata della stoffa”.
Il percorso di Massimo Mion nell'ambito della street art e in particolare dello stencil, ruota attorno al tema Stencilism is a Humanism, un gioco di parole ispirato all’opera L'existentialisme est un humanisme di Jean-Paul Sartre, e a Banksy, uno dei più grandi artisti viventi che ha intitolato la sua prima personale, a Los Angeles Existencilism. Originario del veneziano, Mion è conosciuto in tutta Italia. E' stato selezionato in 2 edizioni del concorso indetto dall’Inail Dipingere la sicurezza sul lavoro e i suoi murales si trovano a Milano, alla Stazione di Porta Garibaldi e e alla Stazione Greco Pirelli. Per la Venetonight, promossa da Ca' Foscari, ha realizzato 4 icone di Philippe Daverio ispirandosi a Andy Warhol. E' vincitore del 6° concorso Murales a Lasino (Trento) e del concorso What’s the sound of your (he)art? organizzato a Malcesine per il BluesFestival.
Dopo la prima tappa a Venezia, il progetto Sindoni trova oggi una la sua collocazione naturale nella preziosa architettura del XVIII secolo di Spinea, dove dialoga con uno spazio espositivo intimo e carico di suggestione, tra sacro e profano, presentando un nuovo allestimento e un'opera inedita di grandi dimensioni (70 x 80 cm) realizzata su cotone.
Sono volti di amiche che si incontrano ogni giorno ma anche icone dello spettacolo e del cinema che “si accendono” e si “spengono” in uno “stencil capovolto”. Lo street artist veneziano si ispira alle storie di donne e al loro vissuto personale per restituire la sua interpretazione su strati di stoffa pazientemente tagliata. Un sistema di retroilluminazione a led simula il bagliore di una candela e, in una successione ogni volta variabile, svela il volto raffigurato creando coreografie sempre diverse e rendendo unica l'esperienza della visita.
Partendo da sottovesti vintage degli anni Cinquanta, lenzuola di ospedale, tovaglie di un corredo matrimoniale, sguardi malinconici, espressioni più assorte e contemplative, oppure fiere e provocanti, raccontano emozioni e sentimenti innati nell'identità femminile. Usati e consunti, appartenuti a tante donne, i tessuti prendono nuova vita per accogliere storie di altre donne.
Promossa in collaborazione con il Comune di Spinea - Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, la mostra prosegue fino al 25 marzo, con ingresso gratuito.
Sabato 14 marzo, alle ore 17, è in programma un incontro con l'artista: Massimo Mion racconterà il percorso che nell'arco di un anno lo ha portato a realizzare un progetto che si ispira al significato dei tessuti impiegati per avvolgere i defunti nell'antichità, con l'obiettivo di dare una nuova identità al processo creativo dello stencil. “L'idea è di capovolgere il concetto stesso di stencil, tecnica che utilizzo da qualche anno per produrre la maggior parte dei miei lavori – spiega Mion - Nello stencil quello che si vede è la vernice che viene lasciata passare attraverso il foro inciso sulla superficie del cartoncino. In questo caso, invece, ciò che resta è la luce che passa attraverso la superficie stratificata della stoffa”.
Il percorso di Massimo Mion nell'ambito della street art e in particolare dello stencil, ruota attorno al tema Stencilism is a Humanism, un gioco di parole ispirato all’opera L'existentialisme est un humanisme di Jean-Paul Sartre, e a Banksy, uno dei più grandi artisti viventi che ha intitolato la sua prima personale, a Los Angeles Existencilism. Originario del veneziano, Mion è conosciuto in tutta Italia. E' stato selezionato in 2 edizioni del concorso indetto dall’Inail Dipingere la sicurezza sul lavoro e i suoi murales si trovano a Milano, alla Stazione di Porta Garibaldi e e alla Stazione Greco Pirelli. Per la Venetonight, promossa da Ca' Foscari, ha realizzato 4 icone di Philippe Daverio ispirandosi a Andy Warhol. E' vincitore del 6° concorso Murales a Lasino (Trento) e del concorso What’s the sound of your (he)art? organizzato a Malcesine per il BluesFestival.
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