Nation 25
Dal 26 Ottobre 2015 al 20 Novembre 2015
Venezia
Luogo: S.a.L.E. Docks
Indirizzo: Dorsoduro 265
Orari: dal giovedì alla domenica 14.30-19.30
Telefono per informazioni: +39 041 2412817
E-Mail info: nazione25@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.nation25.com/
Nation 25 Under Construction’ //
Sessione di laboratori a Venezia 26.10 – 31.10 (+ Lecce 20.10 - 24.10)
Installazione/esposizione risultati Lab presso S.a.L.E. Docks, VE 1.11- 20-11
A partire dal 20 ottobre 2015 e per un periodo di 10 giorni, il Nationless Pavilion attiva su Lecce e Venezia dei laboratori d’arte contemporanea allo scopo di dar vita, il 31 ottobre 2015, ad un’installazione collettiva presso il S.a.L.E Docks (VE) che possa visualizzare la Nazione 25 con le sue problematiche e possibilità.
Nation25 segna quel gesto immaginario e necessario che prende in considerazione il popolo dei rifugiati dal punto di vista territoriale e dei diritti umani. Considerarli la 25° Nazione per demografia, ci dà la grande possibilità di mettere in discussione, alla luce dei fatti odierni, il concetto di Stato-Nazione attraverso le contraddizioni eclatanti che esercita.
La figura del rifugiato incarna sia la tutela dei diritti dell’uomo che il loro crollo radicale, dato che tali diritti sono regolati unicamente dall’appartenenza ad uno Stato e non legati al genere umano.
E’ attraverso la sospensione della propria identità nazionale che il rifugiato rappresenta “l’avanguardia del proprio popolo” e “la sola pensabile figura del popolo del nostro tempo per una ricostruzione della nostra filosofia politica a partire da lui” (G. Agamben, Mezzi senza fine).
Durante i mesi della Biennale il Nationless Pavilion ha deciso di affermare, tramite l’azione Square Tape, la presenza simbolica dei rifugiati con una richiesta di asilo ai curatori dei Padiglioni Nazionali ed è stato accolto da: Ungheria, Estonia, Armenia, Romania, Macedonia, Sud Africa, Brasile, Seychelles ed European Culture Centre, Turchia.
Square tape rappresenta una riflessione sulle politiche dell’accoglienza e denota evidenti contraddizioni rispetto alla realtà.
Il prossimo appuntamento del Nationless Pavilion è di natura laboratoriale, forma che favorisce l’incontro, l’esperienza comune, non contempla l’a priori, il metodo espositivo o la produzione di opere e di pensiero finiti.
I tre laboratori si svolgono tra Lecce e Venezia dal 20 al 31 ottobre 2015 e sono il frutto di un incontro interattivo fra Nation25, lettera27, Free Home University, AMM-Archivio Memorie Migranti, Civico Zero, S.a.L.E Docks.
Laboratorio 1 // artist leader: Ultra-red (Chris Jones e Elliot Perkins)
20-24 ottobre 2015 – Castrì (LE) e Lecce, in collaborazione con Alessandra Pomarico, co-curatrice di Free Home University e sociologa delle migrazioni.
A Lecce dal 20 al 24 ottobre il Nationless Pavilion si inserisce all’interno della ricerca avviata da Free Home University nei mesi estivi. FHU è un esperimento pedagogico e artistico nato per indagare e riflettere sulle urgenze del nostro tempo; da luglio 2015 insieme al collettivo artistico Ultra-red l’esplorazione si è concentrata sulle pratiche di solidarietà, coinvolgendo un gruppo di beneficiari del programma di protezione per i richiedenti asilo SPRAR-GUS di Castrì (LE), operatori sociali, artisti e ricercatori.
In questa sessione la ricerca viene proseguita attraverso delle passeggiate sonore e la formulazione di un “protocollo” di lavoro condiviso, momenti di convivialità e vita assieme.
Ultra-red // collettivo artistico internazionale che opera all’incrocio tra sound art e politica, utilizzando l'ascolto come metodologia di investigazione sociale. Si considerano le pratiche di ascolto, il dialogo e la riflessione come azioni in grado di rafforzare l'organizzazione della resistenza e contribuire alla costruzione di processi collettivi non autoritari, nella lotta contro il razzismo, l'omofobia, la transfobia, la povertà, per il diritto alla casa, alla sanità, all'istruzione, e per la giustizia sociale nei fenomeni migratori.
Laboratorio 2 // artist leader: Emilio Fantin
Nomadismo dell’immaginazione e nomadismo della paura
26-28 ottobre 2015 – vari luoghi a Venezia e S.a.L.e. Docks (VE), AtWork Lab, in collaborazione con lettera27
Un laboratorio che affronta il tema del nomadismo in due direzioni: nomadismo dei pensieri (immaginazione), nomadismo del corpo (migrazione), laddove l’immagine interna dialoga con quella esterna, che abita un nuovo territorio, spesso incomprensibile o ostile, nel quale cerca di orientarsi.
Un lavoro che inizia dalla realtà, percorre i sogni e restituisce all’esterno le proprie immagini.
Emilio Fantin // artista italiano che ha rivolto la sua pratica artistica a tematiche riguardanti la comunicazione, il tempo, il rapporto tra arte e natura e il sogno come area non geografica in cui si generano dinamiche d’incontro e di scambio. Utilizza spesso la pratica laboratoriale all’interno di una ricerca che è multidisciplinare. Ha partecipato a diversi incontri e appuntamenti internazionali tra cui alcune edizioni della Biennale d’Arte di Venezia e Documenta13 (Kassel).
Il laboratorio si avvale del format AtWork, creato e promosso da Fondazione lettera27. AtWork è un format educativo che usa il processo creativo per stimolare il pensiero e il dibattito critico. Per l'AtWork Lab di Nationless Pavilion a Venezia, l’artista e i partecipanti saranno dotati ciascuno di un taccuino Moleskine, uno strumento di lavoro e insieme un dispositivo che accoglie e influenza il processo creativo, fino a diventare esso stesso opera.
I taccuini realizzati saranno oggetto di dialogo e messi in mostra presso S.a.L.E Docks dal 31 ottobre fino a 20 novembre. In seguito ciascun partecipante potrà scegliere se donare il proprio taccuino a lettera27, entrando a far parte della sua collezione di taccuini d’autore, e quindi della AtWork Community online e del dibattito critico e culturale che la anima.
Laboratorio 3 // artist leader: Avenir Institute (Denis Maksimov)
State (?)-after-State: Future Potentiality of Post-Nation
29-30 ottobre 2015 // S.a.L.e Docks (VE)
Denis Maksimov affronta il concetto di Stato-Nazione attraverso le contraddizioni contemporanee e passate che lo mettono in crisi. Il metodo di lavoro ‘asking and not knowing’ apre il campo ad un laboratorio che indaga le criticità senza prefiggersi risposte puntuali. Le possibilità future sono il territorio in cui far coesistere paradossi, utopie, eterotopie, scenari meticci ed inclusivi. Costruire insieme questo territorio sarà la pratica messa in atto anche durante gli altri laboratori.
Denis Maksimov // politologo, curatore e critico d’arte russo con sede a Bruxelles. E’ co-fondatore di Avenir Institute, un think tank dedicato alla ricerca transdisciplinare tra arte, filosofia, scienza, politica per tracciare e immaginare possibilità future.
Al termine dei laboratori, il 31 ottobre 2015 al S.a.L.E. Docks di Venezia è previsto l’allestimento collettivo dei lavori emersi, insieme ad una selezione di contributi visivi per un momento che traccia la geografia di Nation 25. L’installazione sarà visitabile fino al 20 novembre 2015.
Open doors + Party // 31 ottobre 2015 h17 - S.a.L.e Docks, Venezia Installazione // dal 01 novembre al 20 novembre 2015 // S.a.L.e Docks, Venezia.
Iscrizioni // I laboratori sono gratuiti e aperti a tutti per un massimo di 20 partecipanti.
Invitiamo in particolare a partecipare rifugiati, richiedenti asilo e coloro che lavorano con la pratica artistica, le tematiche migratorie e gli studi post coloniali.
Per partecipare o per informazioni // inviare una mail a nazione25@gmail.com con le seguenti informazioni: indicare se si desidera partecipare a uno solo o a entrambi i laboratori, numero di telefono e indirizzo e-mail, breve biografia. Le application saranno prese in considerazione compatibilmente con il numero limite dei partecipanti. Deadline iscrizioni // 18 ottobre 2015
E’ inoltre attiva una Open Call per inviare contributi foto, video, testi, oggetti che formeranno un archivio di lavoro da usare durante i laboratori. Info dettagliate su: www.nation25.com
Il Nationless Pavilion è un progetto di Sara Alberani ed è parte della piattaforma artistica Nation25 fondata da Elena Abbiatici, Sara Alberani, Caterina Pecchioli.
Curatorial Team Nationless Pavilion 2015 Sara Alberani, Elena Abbiatici, Caterina Pecchioli
MAIN PARTNERS: AMM-Archivio Memorie Migranti, Free Home University, lettera27, Musagetes Foundation
PARTNERS: Ammirato Culture House, BabelMed, Civico Zero, Comitato giustizia per i nuovi Desaparacidos nel Mediterraneo, Habeshia Agency per la cooperazione allo sviluppo (A.H.C.S), MAAM Museo dell’altro e dell’altrove, S.a.L.E. Docks.
Con la partecipazione dello SPRAR –GUS di Castrì (LE) e della rete di SPRAR del Comune di Venezia
Sessione di laboratori a Venezia 26.10 – 31.10 (+ Lecce 20.10 - 24.10)
Installazione/esposizione risultati Lab presso S.a.L.E. Docks, VE 1.11- 20-11
A partire dal 20 ottobre 2015 e per un periodo di 10 giorni, il Nationless Pavilion attiva su Lecce e Venezia dei laboratori d’arte contemporanea allo scopo di dar vita, il 31 ottobre 2015, ad un’installazione collettiva presso il S.a.L.E Docks (VE) che possa visualizzare la Nazione 25 con le sue problematiche e possibilità.
Nation25 segna quel gesto immaginario e necessario che prende in considerazione il popolo dei rifugiati dal punto di vista territoriale e dei diritti umani. Considerarli la 25° Nazione per demografia, ci dà la grande possibilità di mettere in discussione, alla luce dei fatti odierni, il concetto di Stato-Nazione attraverso le contraddizioni eclatanti che esercita.
La figura del rifugiato incarna sia la tutela dei diritti dell’uomo che il loro crollo radicale, dato che tali diritti sono regolati unicamente dall’appartenenza ad uno Stato e non legati al genere umano.
E’ attraverso la sospensione della propria identità nazionale che il rifugiato rappresenta “l’avanguardia del proprio popolo” e “la sola pensabile figura del popolo del nostro tempo per una ricostruzione della nostra filosofia politica a partire da lui” (G. Agamben, Mezzi senza fine).
Durante i mesi della Biennale il Nationless Pavilion ha deciso di affermare, tramite l’azione Square Tape, la presenza simbolica dei rifugiati con una richiesta di asilo ai curatori dei Padiglioni Nazionali ed è stato accolto da: Ungheria, Estonia, Armenia, Romania, Macedonia, Sud Africa, Brasile, Seychelles ed European Culture Centre, Turchia.
Square tape rappresenta una riflessione sulle politiche dell’accoglienza e denota evidenti contraddizioni rispetto alla realtà.
Il prossimo appuntamento del Nationless Pavilion è di natura laboratoriale, forma che favorisce l’incontro, l’esperienza comune, non contempla l’a priori, il metodo espositivo o la produzione di opere e di pensiero finiti.
I tre laboratori si svolgono tra Lecce e Venezia dal 20 al 31 ottobre 2015 e sono il frutto di un incontro interattivo fra Nation25, lettera27, Free Home University, AMM-Archivio Memorie Migranti, Civico Zero, S.a.L.E Docks.
Laboratorio 1 // artist leader: Ultra-red (Chris Jones e Elliot Perkins)
20-24 ottobre 2015 – Castrì (LE) e Lecce, in collaborazione con Alessandra Pomarico, co-curatrice di Free Home University e sociologa delle migrazioni.
A Lecce dal 20 al 24 ottobre il Nationless Pavilion si inserisce all’interno della ricerca avviata da Free Home University nei mesi estivi. FHU è un esperimento pedagogico e artistico nato per indagare e riflettere sulle urgenze del nostro tempo; da luglio 2015 insieme al collettivo artistico Ultra-red l’esplorazione si è concentrata sulle pratiche di solidarietà, coinvolgendo un gruppo di beneficiari del programma di protezione per i richiedenti asilo SPRAR-GUS di Castrì (LE), operatori sociali, artisti e ricercatori.
In questa sessione la ricerca viene proseguita attraverso delle passeggiate sonore e la formulazione di un “protocollo” di lavoro condiviso, momenti di convivialità e vita assieme.
Ultra-red // collettivo artistico internazionale che opera all’incrocio tra sound art e politica, utilizzando l'ascolto come metodologia di investigazione sociale. Si considerano le pratiche di ascolto, il dialogo e la riflessione come azioni in grado di rafforzare l'organizzazione della resistenza e contribuire alla costruzione di processi collettivi non autoritari, nella lotta contro il razzismo, l'omofobia, la transfobia, la povertà, per il diritto alla casa, alla sanità, all'istruzione, e per la giustizia sociale nei fenomeni migratori.
Laboratorio 2 // artist leader: Emilio Fantin
Nomadismo dell’immaginazione e nomadismo della paura
26-28 ottobre 2015 – vari luoghi a Venezia e S.a.L.e. Docks (VE), AtWork Lab, in collaborazione con lettera27
Un laboratorio che affronta il tema del nomadismo in due direzioni: nomadismo dei pensieri (immaginazione), nomadismo del corpo (migrazione), laddove l’immagine interna dialoga con quella esterna, che abita un nuovo territorio, spesso incomprensibile o ostile, nel quale cerca di orientarsi.
Un lavoro che inizia dalla realtà, percorre i sogni e restituisce all’esterno le proprie immagini.
Emilio Fantin // artista italiano che ha rivolto la sua pratica artistica a tematiche riguardanti la comunicazione, il tempo, il rapporto tra arte e natura e il sogno come area non geografica in cui si generano dinamiche d’incontro e di scambio. Utilizza spesso la pratica laboratoriale all’interno di una ricerca che è multidisciplinare. Ha partecipato a diversi incontri e appuntamenti internazionali tra cui alcune edizioni della Biennale d’Arte di Venezia e Documenta13 (Kassel).
Il laboratorio si avvale del format AtWork, creato e promosso da Fondazione lettera27. AtWork è un format educativo che usa il processo creativo per stimolare il pensiero e il dibattito critico. Per l'AtWork Lab di Nationless Pavilion a Venezia, l’artista e i partecipanti saranno dotati ciascuno di un taccuino Moleskine, uno strumento di lavoro e insieme un dispositivo che accoglie e influenza il processo creativo, fino a diventare esso stesso opera.
I taccuini realizzati saranno oggetto di dialogo e messi in mostra presso S.a.L.E Docks dal 31 ottobre fino a 20 novembre. In seguito ciascun partecipante potrà scegliere se donare il proprio taccuino a lettera27, entrando a far parte della sua collezione di taccuini d’autore, e quindi della AtWork Community online e del dibattito critico e culturale che la anima.
Laboratorio 3 // artist leader: Avenir Institute (Denis Maksimov)
State (?)-after-State: Future Potentiality of Post-Nation
29-30 ottobre 2015 // S.a.L.e Docks (VE)
Denis Maksimov affronta il concetto di Stato-Nazione attraverso le contraddizioni contemporanee e passate che lo mettono in crisi. Il metodo di lavoro ‘asking and not knowing’ apre il campo ad un laboratorio che indaga le criticità senza prefiggersi risposte puntuali. Le possibilità future sono il territorio in cui far coesistere paradossi, utopie, eterotopie, scenari meticci ed inclusivi. Costruire insieme questo territorio sarà la pratica messa in atto anche durante gli altri laboratori.
Denis Maksimov // politologo, curatore e critico d’arte russo con sede a Bruxelles. E’ co-fondatore di Avenir Institute, un think tank dedicato alla ricerca transdisciplinare tra arte, filosofia, scienza, politica per tracciare e immaginare possibilità future.
Al termine dei laboratori, il 31 ottobre 2015 al S.a.L.E. Docks di Venezia è previsto l’allestimento collettivo dei lavori emersi, insieme ad una selezione di contributi visivi per un momento che traccia la geografia di Nation 25. L’installazione sarà visitabile fino al 20 novembre 2015.
Open doors + Party // 31 ottobre 2015 h17 - S.a.L.e Docks, Venezia Installazione // dal 01 novembre al 20 novembre 2015 // S.a.L.e Docks, Venezia.
Iscrizioni // I laboratori sono gratuiti e aperti a tutti per un massimo di 20 partecipanti.
Invitiamo in particolare a partecipare rifugiati, richiedenti asilo e coloro che lavorano con la pratica artistica, le tematiche migratorie e gli studi post coloniali.
Per partecipare o per informazioni // inviare una mail a nazione25@gmail.com con le seguenti informazioni: indicare se si desidera partecipare a uno solo o a entrambi i laboratori, numero di telefono e indirizzo e-mail, breve biografia. Le application saranno prese in considerazione compatibilmente con il numero limite dei partecipanti. Deadline iscrizioni // 18 ottobre 2015
E’ inoltre attiva una Open Call per inviare contributi foto, video, testi, oggetti che formeranno un archivio di lavoro da usare durante i laboratori. Info dettagliate su: www.nation25.com
Il Nationless Pavilion è un progetto di Sara Alberani ed è parte della piattaforma artistica Nation25 fondata da Elena Abbiatici, Sara Alberani, Caterina Pecchioli.
Curatorial Team Nationless Pavilion 2015 Sara Alberani, Elena Abbiatici, Caterina Pecchioli
MAIN PARTNERS: AMM-Archivio Memorie Migranti, Free Home University, lettera27, Musagetes Foundation
PARTNERS: Ammirato Culture House, BabelMed, Civico Zero, Comitato giustizia per i nuovi Desaparacidos nel Mediterraneo, Habeshia Agency per la cooperazione allo sviluppo (A.H.C.S), MAAM Museo dell’altro e dell’altrove, S.a.L.E. Docks.
Con la partecipazione dello SPRAR –GUS di Castrì (LE) e della rete di SPRAR del Comune di Venezia
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