Stratagemmi in Architettura: Hong Kong a Venezia

Mr. SIU Kwok Kin, Stanley_First Confession

 

Dal 27 Maggio 2016 al 27 Novembre 2016

Venezia

Luogo: Campo della Tana

Indirizzo: Castello 2126

Curatori: Stanley SIU, Aden CHAN, Sunny YUNG, Kwok Kin So, Kenneth TSE, Angus NGAI, Paul Yip

Enti promotori:

  • Fondazione per la Biennale dell’Istituto degli Architetti di Hong Kong (HKIABF)
  • Comitato per lo Sviluppo dell’Arte di Hong Kong
  • Con il patrocinio di Create Hong Kong (CreateHK)
  • Regione ad Amministrazione Speciale di Hong Kong (HKSAR)

E-Mail info: vb2016@hkia.net

Sito ufficiale: http://www.hkia.net/



La Fondazione per la Biennale dell’Istituto degli Architetti di Hong Kong (HKIABF) ed il Comitato per lo Sviluppo dell’Arte di Hong Kong (HKADC), coorganizzano la mostra intitolata “Stratagemmi in Architettura: Hong Kong a Venezia” - per partecipare alla 15. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, con il patrocinio di Create Hong Kong (CreateHK) della Regione ad Amministrazione Speciale di Hong Kong (HKSAR).

Gli Organizzatori sono lieti di annunciare che il Sig. Stanley SIU (Capo Curatore), il Sig. Aden CHAN, il Sig.Sunny YUNG, il Sig.Kwok Kin So, il Sig. Kenneth TSE, il Sig.Angus NGAI ed il Sig. Paul Yip sono stati nominati curatori della mostra in seguito ad un invito pubblico a presentare proposte. I curatori hanno lunga esperienza nella curatela di mostre di questo tipo tra le quali ricordiamo “Past. Present. Future. Tacking Hong Kong Architecture” (Passato. Presente. Futuro. Unendo l’Architettura di Hong Kong”) che, nel 2015, presentò trenta progetti vincitori del Premio Annuale dell’Istituto degli Architetti di Hong Kong. In risposta al tema generale di Alejandro Aravena “REPORTING FROM THE FRONT” il gruppo curatoriale ha sviluppato i temi per la mostra.

Hong Kong è una città conosciuta per la sua versatilità ed elasticità; ma ciò che si percepisce nella vita di tutti i giorni è un senso di rigidità e mancanza di alternative. L’architettura, in queste circostanze, diventa un mezzo per riflettere sulle condizioni umane, sociali e persino politiche e allo stesso tempo dà forma ai valori del pubblico. Da una parte, si conforma alle regole del capitalismo e della domanda privata; dall’altra, cerca di trascendere le regole e di aprirsi all’immaginazione. Ciò che giace nel mezzo potrebbe essere conflittuale e creare campi di battaglia senza fine ed in continua evoluzione. Nuove idee vengono messe alla prova ai limiti del possibile; possono essere rifiutate o possono trasformarsi in una nuova serie di valori. Lavorare ai limiti spesso porta alla luce i problemi sociali – ossia se i bisogni umani debbano essere rimpiazzati dal bisogno di progresso e di ricchezza.
 
Il saggio classico cinese dei Trentasei Stratagemmi è una collezione di tattiche militari applicate in guerra nell’antica Cina. La sua saggezza è utilizzata nell’era moderna in politica, in affari e nei rapporti sociali. Gli stratagemmi sono divisi in capitoli che illustrano diverse situazioni, vantaggiose e non. Prendendo spunto da questo saggio classico, gli architetti e gli artisti esaminano le sfide che si trovano a fronteggiare e cercano soluzioni per la complessità della realtà.

Le situazioni scelte trattano di battaglie che essi stessi stanno combattendo, che possono essere sia personali che sociali. Un conflitto potrebbe nascere nell’ambito del loro operato o in diversi aspetti di vita quotidiana e sociale. I prezzi esorbitanti degli appartamenti, l’alta densità di abitanti, le forze dominanti di mercato, la pratica e la mancanza di visione nei progetti di rinnovamento urbano, la pianificazione urbana ed il rispetto dell’ambiente – gli architetti e gli artisti espositori della mostra trattano questi problemi e parlano dei bisogni incalzanti degli abitanti cercando di affrontare queste sfide con soluzioni proprie ricavate dalla saggezza antica. Essi non si considerano soltanto architetti o artisti ma anche come coloro che possono fare la differenza. Le loro opere sono testimonianze della realtà sociale. I singoli artisti utilizzano un linguaggio architettonico ed artistico unico e si uniscono in gruppi di esperti per sperimentare modi di sopravvivere ai limiti e vincere le sfide.

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