Una passione discreta. La collezione Paolo Galli

Paolo Farinati, Soldati a cavallo, Penna e gessetto bianco, 28.8 × 43.1 cm
Dal 10 Ottobre 2024 al 20 Gennaio 2025
Venezia
Luogo: Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento veneziano
Indirizzo: Dorsoduro 3136
Orari: Mer - Lun 10 - 17 | Mar chiuso
Curatori: Alberto Craievich
Costo del biglietto: 10 € | 7.50 €
Telefono per informazioni: +39 041 2410100
E-Mail info: mostre@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://carezzonico.visitmuve.it
Ca’ Rezzonico celebra l’ingresso della donazione dell’ambasciatore Paolo Galli nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia con la mostra dedicata a Una passione discreta. La collezione Paolo Galli: oltre 200 fogli di maestri italiani dal Cinquecento al Novecento, un patrimonio inestimabile per ricchezza e varietà, artisti di cinque secoli provenienti dalle scuole italiane. Accanto ed insieme ai celebri maestri veneziani del Settecento, già ampiamente presenti nella collezione del Museo del Settecento veneziano, Tiepolo padre e figlio, Piazzetta, Guardi, Diziani, Fontebasso, ci sono e soprattutto ai pittori italiani di scuola bolognese, romana e fiorentina, Carracci, il Cavalier d’Arpino, il Figino, Vasari. Fino alle inquietudini del secolo breve, con Zoran Music, Giò Pomodoro, Cadorin, Cagli, Mafai, Severini, Sironi, Vedova, ad arricchire la geografia e le vicende artistiche della grafica, custodia del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione.
Secoli di storia e di storie, una grande diversità di tecniche - matite, gessetti, inchiostri di ogni tonalità, acquerelli, di soggetti in cui predomina la figura umana, studi anatomici o di panneggi, affollate composizioni, ritratti, caricature, una collezione “colorata”, a sfatare i più tradizionali luoghi comuni sulla grafica, un fascino sottile ad unirli: la scoperta del mondo segreto in cui si cela dietro il momento creativo di ogni artista.
Se il collezionismo di disegni è, da sempre, sinonimo di raffinatezza, sensibilità e passione, ciò che colpisce è inoltre la dedizione con cui l’ambasciatore Paolo Galli ha riunito decine e decine di esemplari; magari individuando personalmente l’autore assecondando il proprio gusto e riunendo un personale pantheon di artisti, dai grandi nomi agli autori meno noti, vittima di quello che egli stesso definisce un virus benevolo che ha innescato la passione per il disegno.
Parte della potenza attrattiva di queste opere risiede anche nella sfida all’identificazione dell’autore, sotto lo sguardo sapiente di conoscitori, studiosi, mercanti, collezionisti. Ogni foglio è una sfida, un rebus da risolvere e rappresenta un patrimonio inestimabile per musei, ricercatori, studiosi.
Per questo la mostra Una passione discreta. La collezione Paolo Galli è un intervento di valorizzazione di grande importanza, parte indispensabile della vita e della progettualità dei musei, e ci offre la possibilità di vedere queste opere per un tempo limitato, condizione necessaria per la loro conservazione e fruizione, anche per le generazioni successive.
Per qualità degli esemplari, varietà di tecniche e tipologie, numero di artisti documentati - dai più rari petits-maîtres ai nomi più celebri – per il Museo del Settecento veneziano si tratta infatti della più importante acquisizione nel campo della grafica dal lascito di Nuccia e Riccardo Musatti nel 1967.
Alcuni dei disegni sono stati esposti in mostre o sono comparsi in pubblicazioni e volumi dedicati alla grafica, altri invece sono rimasti per anni nell’ambito della fruizione privata. Tutti fotografati per l’occasione, sono ora oggetto di un catalogo specificamente dedicato alla raccolta.
Secoli di storia e di storie, una grande diversità di tecniche - matite, gessetti, inchiostri di ogni tonalità, acquerelli, di soggetti in cui predomina la figura umana, studi anatomici o di panneggi, affollate composizioni, ritratti, caricature, una collezione “colorata”, a sfatare i più tradizionali luoghi comuni sulla grafica, un fascino sottile ad unirli: la scoperta del mondo segreto in cui si cela dietro il momento creativo di ogni artista.
Se il collezionismo di disegni è, da sempre, sinonimo di raffinatezza, sensibilità e passione, ciò che colpisce è inoltre la dedizione con cui l’ambasciatore Paolo Galli ha riunito decine e decine di esemplari; magari individuando personalmente l’autore assecondando il proprio gusto e riunendo un personale pantheon di artisti, dai grandi nomi agli autori meno noti, vittima di quello che egli stesso definisce un virus benevolo che ha innescato la passione per il disegno.
Parte della potenza attrattiva di queste opere risiede anche nella sfida all’identificazione dell’autore, sotto lo sguardo sapiente di conoscitori, studiosi, mercanti, collezionisti. Ogni foglio è una sfida, un rebus da risolvere e rappresenta un patrimonio inestimabile per musei, ricercatori, studiosi.
Per questo la mostra Una passione discreta. La collezione Paolo Galli è un intervento di valorizzazione di grande importanza, parte indispensabile della vita e della progettualità dei musei, e ci offre la possibilità di vedere queste opere per un tempo limitato, condizione necessaria per la loro conservazione e fruizione, anche per le generazioni successive.
Per qualità degli esemplari, varietà di tecniche e tipologie, numero di artisti documentati - dai più rari petits-maîtres ai nomi più celebri – per il Museo del Settecento veneziano si tratta infatti della più importante acquisizione nel campo della grafica dal lascito di Nuccia e Riccardo Musatti nel 1967.
Alcuni dei disegni sono stati esposti in mostre o sono comparsi in pubblicazioni e volumi dedicati alla grafica, altri invece sono rimasti per anni nell’ambito della fruizione privata. Tutti fotografati per l’occasione, sono ora oggetto di un catalogo specificamente dedicato alla raccolta.
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