WHATEVER IT TAKES

WHATEVER IT TAKES, Alvise Bittente, REQUIEM 4 PAYOLA, Serie di 6, Rotring Rapidograph & collage, Venezia, A plus A Gallery, 25, 26 e 27 settembre 2020

 

Dal 25 Settembre 2020 al 02 Ottobre 2020

Venezia

Luogo: A plus A Gallery

Indirizzo: San Marco 3073

Orari: 10 20

Curatori: School for Curatorial Studies Venice

Enti promotori:

  • Progetto prodotto grazie al supporto di We ExhibitWe Exhibit

Prolungata: fino al 2 ottobre 2020

Costo del biglietto: Ingresso libero | Prenotazione obbligatoria

Telefono per informazioni: +39 041 2770466

E-Mail info: info@aplusa.it

Sito ufficiale: http://aplusa.it/



Whatever It takes è il titolo del prossimo progetto della School for Curatorial Studies Venice. Un mercatino del baratto di tre giorni, dove il denaro è completamente bandito per essere sostituito da oggetti, tempo e competenze, uniche forme di scambio accettate per ottenere le opere esposte dagli artisti, principali protagonisti dell’happening.

L’evento, ideato a gennaio 2020 prima della pandemia, esclude l’utilizzo di qualsiasi valuta per rendere evidente quello che durante i mesi del lockdown è diventato chiaro per molti: la vera essenza delle nostre economie deriva da una serie di bisogni concreti e dalla reale interdipendenza tra le persone.

Ma cosa sarà possibile scambiare durante l’evento e quali sono i bisogni manifestati dagli artisti invitati? Non mancheranno richieste curiose come il reperimento di vecchi giocattoli e album di famiglia o il racconto di una serie di barzellette veramente divertenti. Qualcuno scambierà la propria opera con l’idea di un titolo per un progetto futuro, mentre qualcun altro desidererà imparare una nuova lingua, collaborare con un compositore, confrontarsi con scienziati e informatici, trasferirsi per una residenza artistica in una località scelta dal destinatario, ricevere un testo critico sul proprio lavoro, produrre un’opera in vetro soffiato con gli artigiani di Murano e saziarsi con un vassoio di 12 tramezzini per combattere la nostalgia di Venezia.

Queste sono solo alcune delle richieste avanzate dagli artisti a fronte delle quali sono disposti a cedere un proprio lavoro al fine di creare relazioni e collaborazioni con il pubblico partecipante. Whatever It takes scaturisce, infatti, da una riflessione che i curatori della School for Curatorial Studies Venice hanno elaborato dopo essersi confrontati con lo studio delle teorie di diversi economisti come Carl Menger, Ludwig von Mises, Friedrich August von Hayek, John Maynard Keynes, Wray Randall, Warren Mosler, Alex Kampa approfondendo, in particolare, quel principio di reciprocità inteso come ‘’collante sociale’’ in grado di costruire una rete di relazioni che l’antropologo Marcel Mauss analizza nel suo testo Saggio sul Dono.

Partendo da questi presupposti e conscio delle difficoltà storiche, il progetto Whatever It takes, pone nuovamente in dialettica il principio dell’individualismo con un principio altrettanto fondamentale, il discorso sulla “comunità”, sullo “stato” e sul “linguaggio della collettività” anche nell’arte.

Artisti partecipanti: Apparatus 22, Giorgio Andreotta Calò, Paola Angelini, Simon Asencio, Luisa Badino, Barbara Baroncini, Francesco Battistello, Giacomo Bianco, Bianco Valente, Jaspal Birdi, Alvise Bittente, Giovanna Bonenti, Irina Bujor, Simone Carraro, Nina Ćeranić, Giorgia Agnese Cereda, Giuseppe De Mattia, Fabio De Meo, Barbara De Vivi, Elena Della Corna, Rémi Deymier, Giuseppe Di Liberto, Fabrizio Di Nardo, Jingge Dong, Chiara Enzo, Alice Faloretti, Silvia Faresin, Megan Elizabeth Freeman, Enej Gala, Silvia Giordani, Manuela Kokanović, Bogdan Koshevoy, Matilde Lucini, Rachele Maistrello, Silvia Mariotti, Anna Marzuttini, Margherita Mezzetti, Ryts Monet, Giacomo Montanelli, Pawel und Pavel, Jared Munn, Martina Mura, Anastasiya Parvanova, Maria Pilotto, Francesco Pozzato, Barbara Prenka, Giulia Querin, Giovanna Repetto, Maria Teresa Sartori, Davide Sgambaro, Mattia Sinigaglia, Maddalena Tesser, Flavia Tritto, Francesca Vacca, Mattia Varini, Lucia Veronesi, Matteo Vettorello, Francesco Zanatta.

È possibile ricevere aggiornamenti e maggiori informazioni seguendo la pagina Instagram @whateverittakes_ve

L'allestimento è stato ideato e prodotto grazie al supporto di We Exhibit, partner del progetto e della School for Curatorial Studies Venice.

La School for Curatorial Studies Venice è stata fondata da Aurora Fonda nel 2004 a Venezia con lo scopo di creare un laboratorio aperto per le arti visive e tutte le professioni correlate all’arte contemporanea. Il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee, ora giunto alla sua 27esima edizione, affronta sia il lato teorico sia quello pratico con un approccio sperimentale, culminando in un evento finale organizzato dagli studenti partecipanti. Il corso è un progetto ambizioso e stimolante, in grado di aprire ad una visione del complesso mondo dell’arte contemporanea ed offre un contributo costruttivo attraverso i lavori realizzati dalla Scuola e dai suoi studenti. Dal 2015 è stata attivata anche la Summer School che vede riuniti partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo.
www.corsocuratori.com

We Exhibit è una società di servizi per l’arte. La sua filosofia è quella di un costante sviluppo che si basa su un team solido e professionale e alla ricerca di un rapporto di fiducia e massima collaborazione col cliente. Fornisce qualsiasi tipo di supporto per mostre permanenti o temporanee e per eventi culturali. We Exhibit si occupa di organizzare, progettare e gestire mostre e attività su scala locale e internazionale, incontrando le esigenze di curatori, artisti e produttori. Fornisce un sistema integrato di servizi per l’arte che comprendono l’assistenza sulla ideazione e progettazione di una mostra, project management, logistica e trasporti, lavorando sempre in collaborazione con imprese di alto profilo dentro e fuori Venezia.
www.weexhibit.biz

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