I colori del mondo e della natura
Dal 01 Ottobre 2015 al 06 Ottobre 2015
Verona
Luogo: Palazzo della Gran Guardia
Indirizzo: piazza Brà
Orari: tutti i giorni dalle ore 10 alle 19
Enti promotori:
- Fondazione Verona per l’Arena
- Con il patrocinio del Comune di Verona
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 045 592544
E-Mail info: info@veronaperlarena.it
Sito ufficiale: http://https://www.comune.verona.it
Dall'1 al 6 ottobre 2015 in Sala polifunzionale del Palazzo della Gran Guardia si terrà la mostra di pittura e scultura
I colori del mondo e della natura realizzata dalla Sezione Arte della Fondazione Verona per l’Arena con il coordinamento del responsabile, Livio Campedelli, e con il patrocinio del Comune di Verona.
In esposizione opere di diciotto artisti appartenenti alla Sezione Arte: Anna Balestrieri, Liliana Bianchi, Lucia Buffatti, Livio Campedelli, Loretta Cantachin, Teresa Casarotto, Maria Luisa Cavaggioni, Milena Cervini, Michele D’Auria, Doriano Doni, Sabrina Ferrari, Massimo Girelli, Barbara Guidi, Ermanno Leso, Laura Marcolini, Tamara Pani, Monica Piona, Lidia Resi.
Con la mostra, “I Colori del Mondo e della Natura” Sezione Arte Verona intende portare l’attenzione del pubblico all’assioma arte = vita.
L’arte per noi è inseparabile dalla vita. La vita o meglio le “energie vitali” della natura, per una visione di “forze cosmiche”, ed “energie astrali” e spirituali che impregnano la nostra essenza fisica. Dalla fertilità del suolo alle forze cosmiche e spirituali che impregnano il nostro mondo. Diventa così arte-azione e come tale è la sola capace di forza profetica e divinatrice.
Si intende portare l’attenzione sulla vita quotidiana, la vita di tutti i giorni, i gesti semplici, le abitudini a cui non si presta molta attenzione e che proprio per questo motivo devono essere “rivitalizzate”, galvanizzate, elevate o “abbassate” ad opera d’arte, per sconfiggere l’apatia, la passività, l’indolenza dovuta alla ripetizione di schemi stantii. La vita è il senso dell’arte. L’arte, dunque, invade la dimensione della vita quotidiana e spettacolarizza il comportamento dell’artista, operando una vera rivoluzione a livello di costume.
Alla vita quotidiana caratterizzata dallo smantellamento delle sicurezze e da una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, si propone un nuovo realismo che agisca all’interno dei concetti del flusso che, attraverso l’energia acquisita dalla forza di gravità, si abbatte su tutto ciò che impedisce il suo scorrere.
Nel suo significato più sublime, l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana in quanto rispecchia le opinioni dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso, a tal proposito si sviluppa il linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, viene codificato per essere compreso da tutti.
Riguardo all'opposizione tra natura e cultura, secondo la quale alcuni esseri umani sarebbero vissuti in un ipotetico "stato naturale" si oppone la visione della cultura parte della natura umana dell'osservazione dei comportamenti e della struttura sociale, ossia delle relazioni tra i ruoli sociali in cui le persone esprimono la loro visione su se stesse e sul mondo che le circonda, soprattutto riguardo alle forme simboliche, attraverso la cultura le persone possono adattarsi al proprio contesto ambientale.
Il nostro contesto ambientale ci fornisce elementi biologici quelli che erano detti, con il termine latino, naturalia ed oggetti d’arte creati dalle mani dell'uomo, quelli che erano detti artificialia, nell’arte biotecnologica vengono coinvolte le biotecnologie nel più ampio significato del termine, come le manipolazioni genetiche e non di organismi.
Questo “ponte” tra organico e inorganico gettato, sia pure all’interno della dimensione artistica, appare particolarmente interessante perché riflette lo scambio tuttora in atto in ambito scientifico e tecnologico tra discipline diverse, che interagendo o ibridandosi arricchiscono le conoscenze dell’umanità.
I colori del mondo e della natura realizzata dalla Sezione Arte della Fondazione Verona per l’Arena con il coordinamento del responsabile, Livio Campedelli, e con il patrocinio del Comune di Verona.
In esposizione opere di diciotto artisti appartenenti alla Sezione Arte: Anna Balestrieri, Liliana Bianchi, Lucia Buffatti, Livio Campedelli, Loretta Cantachin, Teresa Casarotto, Maria Luisa Cavaggioni, Milena Cervini, Michele D’Auria, Doriano Doni, Sabrina Ferrari, Massimo Girelli, Barbara Guidi, Ermanno Leso, Laura Marcolini, Tamara Pani, Monica Piona, Lidia Resi.
Con la mostra, “I Colori del Mondo e della Natura” Sezione Arte Verona intende portare l’attenzione del pubblico all’assioma arte = vita.
L’arte per noi è inseparabile dalla vita. La vita o meglio le “energie vitali” della natura, per una visione di “forze cosmiche”, ed “energie astrali” e spirituali che impregnano la nostra essenza fisica. Dalla fertilità del suolo alle forze cosmiche e spirituali che impregnano il nostro mondo. Diventa così arte-azione e come tale è la sola capace di forza profetica e divinatrice.
Si intende portare l’attenzione sulla vita quotidiana, la vita di tutti i giorni, i gesti semplici, le abitudini a cui non si presta molta attenzione e che proprio per questo motivo devono essere “rivitalizzate”, galvanizzate, elevate o “abbassate” ad opera d’arte, per sconfiggere l’apatia, la passività, l’indolenza dovuta alla ripetizione di schemi stantii. La vita è il senso dell’arte. L’arte, dunque, invade la dimensione della vita quotidiana e spettacolarizza il comportamento dell’artista, operando una vera rivoluzione a livello di costume.
Alla vita quotidiana caratterizzata dallo smantellamento delle sicurezze e da una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, si propone un nuovo realismo che agisca all’interno dei concetti del flusso che, attraverso l’energia acquisita dalla forza di gravità, si abbatte su tutto ciò che impedisce il suo scorrere.
Nel suo significato più sublime, l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana in quanto rispecchia le opinioni dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso, a tal proposito si sviluppa il linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, viene codificato per essere compreso da tutti.
Riguardo all'opposizione tra natura e cultura, secondo la quale alcuni esseri umani sarebbero vissuti in un ipotetico "stato naturale" si oppone la visione della cultura parte della natura umana dell'osservazione dei comportamenti e della struttura sociale, ossia delle relazioni tra i ruoli sociali in cui le persone esprimono la loro visione su se stesse e sul mondo che le circonda, soprattutto riguardo alle forme simboliche, attraverso la cultura le persone possono adattarsi al proprio contesto ambientale.
Il nostro contesto ambientale ci fornisce elementi biologici quelli che erano detti, con il termine latino, naturalia ed oggetti d’arte creati dalle mani dell'uomo, quelli che erano detti artificialia, nell’arte biotecnologica vengono coinvolte le biotecnologie nel più ampio significato del termine, come le manipolazioni genetiche e non di organismi.
Questo “ponte” tra organico e inorganico gettato, sia pure all’interno della dimensione artistica, appare particolarmente interessante perché riflette lo scambio tuttora in atto in ambito scientifico e tecnologico tra discipline diverse, che interagendo o ibridandosi arricchiscono le conoscenze dell’umanità.
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