Rolando Tessadri. Casa Gallo
Dal 12 Settembre 2013 al 05 Ottobre 2013
Vicenza
Luogo: Biblioteca Internazionale La Vigna
Indirizzo: contrada Porta Santa Croce 3
Orari: venerdì, sabato e domenica 16-19
Telefono per informazioni: +39 0444 543000
E-Mail info: info@lavigna.it
Sito ufficiale: http://www.lavigna.it/it/
L'11 settembre p.v. riprenderanno le attività della Biblioteca “La Vigna” con l'inaugurazione della mostra di Rolando Tessadri, prevista alle ore 18.30. L'artista porta avanti da anni una rigorosa ricerca sull’astrazione e sull’analisi degli elementi base della pittura. I suoi dipinti, fondati sull’organizzazione geometrica della griglia e su ampie campiture monocrome di volta in volta impostate secondo diversi equilibri, indagano il potere emozionale del colore e la sua capacità di stimolare risonanze nell’osservatore e nello spazio architettonico in cui sono contenuti.
L’occasione di questa mostra corrisponde alla visita a uno degli architetti più importanti del ’900 che ha fatto della contestualità e dell’arte di creare ambienti uno dei suoi tratti distintivi. Le opere di Rolando Tessadri vengono infatti allestite negli ambienti di palazzo Brusarosco a Vicenza, restaurati da Carlo Scarpa tra il 1962 e il 1965 per realizzare la residenza di Ettore Gallo. Casa Gallo è un’abitazione ma anche uno spazio espositivo e sembra trovare il suo reale compimento nella capacità di fornire a persone e opere d’arte il miglior contesto di esistenza. È un'architettura che si nobilita nell’essere mezzo e che si fa organismo in grado di accogliere cose e persone. Le Tessiture di Tessadri si dispongono su queste pareti come ospiti discreti nelle stanze di un autorevole padrone di casa, condividendo con le superfici scarpiane questa natura contestuale per cui l’opera si schermisce della sua centralità per rimandare al suo intorno, allo spazio, alla luce e all’atmosfera che contribuisce a creare. La selezione delle opere è stata guidata dalla ricerca di armonia con lo spazio e dal naturale dialogo che si è venuto a creare con l’ambiente. La scelta cromatica delle opere ha privilegiato i non colori, i bianchi, i panna, i grigi, che corrispondono all’ultima fase di ricerca di Rolando Tessadri, sempre più impegnato a portare l’immagine sulla soglia della visibilità in un processo di continua purificazione.
Queste opere interpretano al meglio anche il tema della luce, molto caro a Scarpa. Allestite nel suo studio trentino, le tessiture bianche di Tessadri realizzavano un ambiente niveo e nebuloso, candido e vibrante. Negli ambienti di Scarpa si trovano a confronto con un maestro che ha fatto della “luce diafana” indiretta e naturale (pensiamo alla Gipsoteca di Possagno e alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia) una cifra stilistica. Si tratta di approcci che senza rinunciare alle ragioni della propria arte e alla centralità del linguaggio trovano proprio in questo passo indietro una delle ragioni profonde del proprio fare. Nell’incontro tra queste due personalità contestuali saranno quindi gli effetti ambientali, luminosi e atmosferici i veri protagonisti. L'esposizione offrirà inoltre la possibilità di rivedere i mobili originari di Casa Gallo, donati a "La Vigna" dai figli di Ettore Gallo, e ricollocati nel celebre appartamento.
Rolando Tessadri è nato nel 1968. Vive e lavora a Salorno, in provincia di Bolzano. Si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi su “Gli scritti cinematografici di Giulio Carlo Argan”.
Fra le mostre personali si segnalano le seguenti: 2002, Galleria Ennevu , Bologna; 2006, Tessadri – Fiorucci, Galleria La Liba, Pontedera; 2009, Ragenhaus, Brunico; 2010, Igino Legnaghi – Rolando Tessadri, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; 2011, Galleria Pananti, Firenze. Ha inoltre esposto in numerose mostre collettive, fra le quali si segnalano le seguenti: 1996, Ottantesima mostra collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa (premio per la copertina del catalogo), Venezia; 2003, Situazioni – Trentinoarte, MART, Rovereto; 2008, Aniconica. Nuove presenze nella pittura, Fondazione Zappettini, Chiavari; Spazio SASS, Trento, Formato Arte - Capolinea Underground (evento parallelo a Manifesta7); 2010, Piacere di vederti, Villa Ciani Bassetti, Lasino; Ars Now For Ethiopya, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; 2011, Castel Ivano, Ivano Fracena - Spazio Klien, Borgo Valsugana, Le silenziose vie dell’astrazione (con Mauro Cappelletti, Ennio Finzi, Carlo Nangeroni, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Luigi Senesi); 2012, Percorsi, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; Cantos, Galleria Upload - NeroCubo, Trento-Rovereto, (con Italo Bressan, Giuliano Dal Molin, Giorgio Griffa, Gianni Pellegrini, Nelio Sonego, Rolando Trenti e Valentino Vago). Del suo lavoro si sono occupati Fiorenzo Degasperi, Tilly Meazzi, Orietta Berlanda, Riccarda Turrina, Franco De Faveri, Andrea Viliani, Giorgio Bonomi, Marinella Caputo, Claudio Cerritelli, Walter Guadagnini, Federico Mazzonelli, Daria Ghirardini, Gabriele Salvaterra.
L’occasione di questa mostra corrisponde alla visita a uno degli architetti più importanti del ’900 che ha fatto della contestualità e dell’arte di creare ambienti uno dei suoi tratti distintivi. Le opere di Rolando Tessadri vengono infatti allestite negli ambienti di palazzo Brusarosco a Vicenza, restaurati da Carlo Scarpa tra il 1962 e il 1965 per realizzare la residenza di Ettore Gallo. Casa Gallo è un’abitazione ma anche uno spazio espositivo e sembra trovare il suo reale compimento nella capacità di fornire a persone e opere d’arte il miglior contesto di esistenza. È un'architettura che si nobilita nell’essere mezzo e che si fa organismo in grado di accogliere cose e persone. Le Tessiture di Tessadri si dispongono su queste pareti come ospiti discreti nelle stanze di un autorevole padrone di casa, condividendo con le superfici scarpiane questa natura contestuale per cui l’opera si schermisce della sua centralità per rimandare al suo intorno, allo spazio, alla luce e all’atmosfera che contribuisce a creare. La selezione delle opere è stata guidata dalla ricerca di armonia con lo spazio e dal naturale dialogo che si è venuto a creare con l’ambiente. La scelta cromatica delle opere ha privilegiato i non colori, i bianchi, i panna, i grigi, che corrispondono all’ultima fase di ricerca di Rolando Tessadri, sempre più impegnato a portare l’immagine sulla soglia della visibilità in un processo di continua purificazione.
Queste opere interpretano al meglio anche il tema della luce, molto caro a Scarpa. Allestite nel suo studio trentino, le tessiture bianche di Tessadri realizzavano un ambiente niveo e nebuloso, candido e vibrante. Negli ambienti di Scarpa si trovano a confronto con un maestro che ha fatto della “luce diafana” indiretta e naturale (pensiamo alla Gipsoteca di Possagno e alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia) una cifra stilistica. Si tratta di approcci che senza rinunciare alle ragioni della propria arte e alla centralità del linguaggio trovano proprio in questo passo indietro una delle ragioni profonde del proprio fare. Nell’incontro tra queste due personalità contestuali saranno quindi gli effetti ambientali, luminosi e atmosferici i veri protagonisti. L'esposizione offrirà inoltre la possibilità di rivedere i mobili originari di Casa Gallo, donati a "La Vigna" dai figli di Ettore Gallo, e ricollocati nel celebre appartamento.
Rolando Tessadri è nato nel 1968. Vive e lavora a Salorno, in provincia di Bolzano. Si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi su “Gli scritti cinematografici di Giulio Carlo Argan”.
Fra le mostre personali si segnalano le seguenti: 2002, Galleria Ennevu , Bologna; 2006, Tessadri – Fiorucci, Galleria La Liba, Pontedera; 2009, Ragenhaus, Brunico; 2010, Igino Legnaghi – Rolando Tessadri, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; 2011, Galleria Pananti, Firenze. Ha inoltre esposto in numerose mostre collettive, fra le quali si segnalano le seguenti: 1996, Ottantesima mostra collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa (premio per la copertina del catalogo), Venezia; 2003, Situazioni – Trentinoarte, MART, Rovereto; 2008, Aniconica. Nuove presenze nella pittura, Fondazione Zappettini, Chiavari; Spazio SASS, Trento, Formato Arte - Capolinea Underground (evento parallelo a Manifesta7); 2010, Piacere di vederti, Villa Ciani Bassetti, Lasino; Ars Now For Ethiopya, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; 2011, Castel Ivano, Ivano Fracena - Spazio Klien, Borgo Valsugana, Le silenziose vie dell’astrazione (con Mauro Cappelletti, Ennio Finzi, Carlo Nangeroni, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e Luigi Senesi); 2012, Percorsi, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; Cantos, Galleria Upload - NeroCubo, Trento-Rovereto, (con Italo Bressan, Giuliano Dal Molin, Giorgio Griffa, Gianni Pellegrini, Nelio Sonego, Rolando Trenti e Valentino Vago). Del suo lavoro si sono occupati Fiorenzo Degasperi, Tilly Meazzi, Orietta Berlanda, Riccarda Turrina, Franco De Faveri, Andrea Viliani, Giorgio Bonomi, Marinella Caputo, Claudio Cerritelli, Walter Guadagnini, Federico Mazzonelli, Daria Ghirardini, Gabriele Salvaterra.
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