La pala di ‘San Giobbe’ di Guido Reni, destinata alla terza cappella a sinistra della chiesa di S. Maria dei Mendicanti di Bologna (oggi Parigi, Nôtre Dame) appartenuta alla corporazione dei mercanti della seta, ha una storia complessa per l’esecuzione e un’alterna vicenda critica tra fonti coeve discordanti, un’enorme fortuna settecentesca, un oblio ottocentesco e un’opaca indagine filologica novecentesca.
Il presente incontro intende riannodare i fili di questa storia, grazie ai documenti originali ritrovati, d’inusuale procedura documentale, al cospicuo numero di copie di dipinti, disegni e stampe, cui fanno corteggio una letteratura artistica sei e settecentesca che esalta il valore pittorico del quadro, alla sua collocazione in una chiesa che è stata, fino alle spoliazioni napoleoniche, il luogo sommo della pittura bolognese di primo Seicento.
Di contro emerge la disavventura dello spostamento francese della pala e la sua perdita apparente, l’ingarbugliarsi della sua datazione, il peso di un giudizio malvasiano non sottoposto a sufficiente verifica critica.
Il presente incontro intende riannodare i fili di questa storia, grazie ai documenti originali ritrovati, d’inusuale procedura documentale, al cospicuo numero di copie di dipinti, disegni e stampe, cui fanno corteggio una letteratura artistica sei e settecentesca che esalta il valore pittorico del quadro, alla sua collocazione in una chiesa che è stata, fino alle spoliazioni napoleoniche, il luogo sommo della pittura bolognese di primo Seicento.
Di contro emerge la disavventura dello spostamento francese della pala e la sua perdita apparente, l’ingarbugliarsi della sua datazione, il peso di un giudizio malvasiano non sottoposto a sufficiente verifica critica.
Giovedì 25 gennaio ore 17