Mostra Messaggere a Firenze. Le informazioni sulla mostra Messaggere, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Messaggere del museo Museo Novecento di Firenze.

Mappa

  • Città: Firenze
  • Provincia: Firenze
  • Indirizzo: Piazza Santa Maria Novella 10
  • Telefono: +39 055 2768224
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Messaggere

Chiara Baima Poma, Parul Thacker, Lucia Cantò, Fatima Bianchi, Tuli Mekondjo


  • Luogo: Museo Novecento
  • Città: Firenze
  • Provincia: Firenze
  • Data inizio: 08 Marzo 2025
  • Data fine: 08 Giugno 2025
  • Telefono per informazioni: +39 055 2768224
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Le sale al piano terra del Museo Novecento, storicamente riservate al nutrimento dell’anima e del corpo delle suore che vivevano nel complesso delle Leopoldine, accolgono il lavoro di una nuova generazione di artiste Chiara Baima Poma (1990, Cuorgnè, Torino), Fatima Bianchi (Como, 1981), Lucia Cantò (Pescara, 1995), e Parul B. Thacker (Mumbai, 1973).
Le artiste, diverse per provenienza, formazione e modalità espressive, sono accomunate da una ricerca che attinge ai sentimenti più profondi del genere umano e sembra esprimere interesse per tematiche legate alla spiritualità.

Attraverso opere di recente produzione e interventi site-specific ideati appositamente per il Museo Novecento, la mostra consentirà di condurre un’indagine sul rapporto tra arte e spiritualità, istituendo un inedito dialogo tra pratiche molto distanti tra loro.

In un tempo così complesso, distruttivo e drammatico come quello che stiamo vivendo può l’arte essere una forma di spiritualità, può la pratica artistica essere uno spazio personale e collettivo in cui sperimentare la fede, la ritualità, la trascendenza oltre la materialità, verso un orizzonte temporale e spaziale nuovo?

Il 15 marzo aprirà al pubblico il progetto espositivo Marion Baruch. Un passo avanti tanti dietro, che renderà omaggio, con la più ampia retrospettiva in unistituzione italiana, alla grande artista cosmopolita e versatile nata a Timisoara nel 1929. La mostra si inserisce in un preciso programma culturale volto a rileggere la storia dell’arte del secolo scorso dando riconoscimento istituzionale ad artiste che nell’arco della loro carriera hanno contribuito a trasformare le nostre categorie visive e a mettere in discussione  approcci e limiti culturali, soffrendo però di una scarsa visibilità e affermazione rispetto alle controparti maschili.