Da piazza Castello alla Gran Madre, lungo i portici di via Po
Palazzo del Rettorato - Paricolare del gruppo scultoreo La Fama che incatena il Tempo.  © Università degli Studi di Torino.

Venendo da piazza Castello, nel primo tratto di via Po vale la pena concedersi una pausa nello storico caffè Fiorio, frequentato da intellettuali e politici durante il Risorgimento.
Poco oltre si accede al cortile del Palazzo dell’Università: al centro spicca la statua della Minerva, dea delle arti, realizzata nel 1858 dallo scultore Vincenzo Vela. I committenti dell’opera furono i sovrani del Portogallo che intendevano collocare l’opera davanti all’Accademia delle Belle Arti a Lisbona, ma probabilmente a causa della morte improvvisa del giovane re, la statua non venne mai pagata e non lasciò Torino.
Imboccando la via Accademia Albertina si raggiunge la Pinacoteca e subito dopo Piazza Carlo Emanuele II, detta Piazza Carlina, dove al centro troneggia la statua di Cavour.

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