Piazza Castello: centro nevralgico di potere, cultura e arte

 
Piazza Castello: centro nevralgico di potere, cultura e arte
Bernardo Bellotto 1745, Torino. Veduta del Palazzo reale da fuori le mura, Olio su tela, 164x127 cm, Galleria Sabauda, Torino

L’assetto di piazza Castello e gli edifici che vi si affacciano sono stati rimaneggiati più volte nei secoli per dare a Torino l’impronta di città capitale del Regno sabaudo.
Qui è un concentrato di rigore militare unito a uno sfarzo degno delle grandi casate d’Europa: le mura, le porte dell’antico castrum romano cedono il passo ad ardite soluzioni scenografiche di rappresentanza soprattutto negli interni, come la Scala delle Forbici a Palazzo Reale, e negli esterni come i sei bacini d’acqua e i viali dei Giardini Reali progettati da André Le Nôtre, architetto che lavorò alla corte di Re Sole.
Il cuore di Torino conserva alcune importanti collezioni come gli oltre 4000 pezzi di maioliche e porcellane del Museo Civico d’Arte Antica, la raccolta d’armi all’Armeria Reale, il ricco patrimonio della Biblioteca Reale che annovera tra gli altri 13 fogli autografi di Leonardo da Vinci.
Simbolo del potere della Casa di Savoia, si aggiunge la reliquia della Sindone per la quale alla fine del ‘600 l’architetto reale Guarino Guarini eresse la Cappella tra il Duomo e Palazzo Reale.

COMMENTI