Mostra Órama. Eleonora Rinaldi a Venezia. Le informazioni sulla mostra Órama. Eleonora Rinaldi, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Órama. Eleonora Rinaldi del museo Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.

Opera di Eleonora Rinaldi

Opera di Eleonora Rinaldi

Mappa

  • Città: Venezia
  • Provincia: Venezia
  • Indirizzo: Santa Croce 2076
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Órama. Eleonora Rinaldi


  • Luogo: Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
  • Curatori: Francesco Liggieri e Christian Palazzo
  • Città: Venezia
  • Provincia: Venezia
  • Data inizio: 27 May 2025
  • Data fine: 27 September 2025
  • Costo del biglietto: 14 € | 11.50 € | Gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; persone con disabilità e accompagnatore; Guide turistiche abilitate in Italia che accompagnino gruppi o visitatori individuali; docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo; membri ICOM; titolari AMACI Card; partner ordinari MUVE; volontari del Servizio Civile del Comune di Venezia; possessori MUVE Friend Card e altre categorie
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Il titolo della mostra, Órama, deriva dal greco antico e significa “visione” o “sogno”, racchiudendo il senso della ricerca artistica di Eleonora Rinaldi. Le sette opere esposte, realizzate a Parigi nel 2025, indagano percezione e memoria visiva.                                                                    

La mostra si sviluppa attorno all’idea della natura come luogo primordiale della visione e della rivelazione. I soggetti emergono da scenari sospesi tra sogno e realtà, dove il paesaggio diventa tramite per un’immersione nel subconscio. L’uso di colori intensi e atmosfere rarefatte avvolge le figure umane in stati di trance e allucinazione, suggerendo una percezione alterata della realtà. Rinaldi ci invita a esplorare il potere della mente di oltrepassare il visibile e trasformarlo in esperienza emotiva e sensoriale. Come rifletteva Coleridge, la sua opera interroga la natura della realtà e della percezione: e se ciò che sogniamo potesse davvero prendere forma? Un’eco di questa domanda risuona nel pensiero di Oliver Sacks, che in Allucinazioni analizza come la percezione possa distaccarsi dalla norma e generare nuove realtà. 

Le opere in mostra testimoniano una tensione tra reale e visionario. La vegetazione avvolge i corpi, dissolvendone i contorni in un intreccio cromatico che oscilla tra tangibile e impalpabile. Piante e fiori non sono solo sfondo, ma attori attivi di un paesaggio onirico che si mescola ai sogni umani. In questa dimensione fluida, il confine tra mondo fenomenico e riflesso onirico si assottiglia: la visione diventa transizione, sospensione del visibile. Attraverso immagini poetiche e ipnotiche, Eleonora Rinaldi ci conduce in uno stato di coscienza alterata, dove la realtà si dissolve per ricomporsi in un’esperienza sensoriale profonda. Órama non è solo una mostra, ma un viaggio nel mistero della percezione e nell’essenza stessa del sogno. 

Eleonora Rinaldi (Udine, 1994) è un’artista italiana che vive e lavora a Parigi. Dopo la laurea triennale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2020, ha completato il suo percorso di studi con la laurea magistrale all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2023. La sua pratica artistica, incentrata su pittura e disegno, dà vita a mondi immaginari nati dall’osservazione della realtà e dalla fusione di esperienze personali con riferimenti letterari e storico-artistici. Attraverso un processo mentale di visualizzazione, Rinaldi costruisce scene complesse assemblando immagini raccolte e intrecciate in una narrazione simbolica. Il disegno è il primo passo nella definizione di queste visioni, mentre il colore, applicato per stratificazioni sovrapposte, crea profondità e atmosfera. Luce e cromatismo giocano un ruolo essenziale, dando vita a paesaggi sospesi tra sogno e realtà, in cui emergono suggestioni enigmatiche e aperte a molteplici interpretazioni. Con il suo lavoro, Rinaldi invita lo spettatore a un viaggio oltre il tempo e lo spazio, evocando emozioni di stupore, meraviglia e fragilità.