Bruegel at Work
Bruxelles, Kappelleplein
- Dove: Bruxelles, Kappelleplein
- Realizzazione: 2015
- Indirizzo: Kappelleplein
DESCRIZIONE:
Dal 2015 Pieter Bruegel il Vecchio è tornato a piantare il suo cavalletto nel quartiere del Marolles, dove abitò dopo il matrimonio con Marie Kocke. Un prodigio possibile grazie allo scultore contemporaneo belga Tom Frantzen, che ha dedicato al pittore il suo monumento Bruegel at work proprio accanto alla Chiesa di Notre Dame de la Chapelle, dove l’artista è sepolto.
Pennelli in mano, Bruegel guarda la sua città attraverso una cornice vuota, aperta sulla centralissima Kappelleplein. Una scimmietta con un imbuto sulla testa – simbolo dello spirito satirico del pittore - si affaccia dalla sua spalla, mentre un uccello osserva l’azione dall’alto, appollaiato sul cavalletto. L’assenza della tela, come una finestra sulla realtà circostante, rappresenta il dialogo tra Bruegel e il mondo, nonché il carattere senza tempo della sua arte.
Nato e cresciuto a Bruxelles, Frantzen condisce ogni sua opera con lo zwanze, una forma di umorismo assurdo e surreale che deriva dalla commistione di linguaggi tipica della capitale belga. Per salvare lo zwanze dall’estinzione lo scultore crea lavori da “cucire” sui marciapiedi della città, che integrano elementi urbani preesistenti come lampioni e tombini.
Se in onore di Bruegel il Vecchio Frantzen ha già realizzato il Diavolo che mangia una zuppa di riso e il gruppo L’asino, la ragazza e il furfante, per le strade di Bruxelles è impossibile non notare la stravagante Canaglia del Canale (Vaartkapoen), Madame Chapeau e il monumento a Jacques Brel.
Dal 2015 Pieter Bruegel il Vecchio è tornato a piantare il suo cavalletto nel quartiere del Marolles, dove abitò dopo il matrimonio con Marie Kocke. Un prodigio possibile grazie allo scultore contemporaneo belga Tom Frantzen, che ha dedicato al pittore il suo monumento Bruegel at work proprio accanto alla Chiesa di Notre Dame de la Chapelle, dove l’artista è sepolto.
Pennelli in mano, Bruegel guarda la sua città attraverso una cornice vuota, aperta sulla centralissima Kappelleplein. Una scimmietta con un imbuto sulla testa – simbolo dello spirito satirico del pittore - si affaccia dalla sua spalla, mentre un uccello osserva l’azione dall’alto, appollaiato sul cavalletto. L’assenza della tela, come una finestra sulla realtà circostante, rappresenta il dialogo tra Bruegel e il mondo, nonché il carattere senza tempo della sua arte.
Nato e cresciuto a Bruxelles, Frantzen condisce ogni sua opera con lo zwanze, una forma di umorismo assurdo e surreale che deriva dalla commistione di linguaggi tipica della capitale belga. Per salvare lo zwanze dall’estinzione lo scultore crea lavori da “cucire” sui marciapiedi della città, che integrano elementi urbani preesistenti come lampioni e tombini.
Se in onore di Bruegel il Vecchio Frantzen ha già realizzato il Diavolo che mangia una zuppa di riso e il gruppo L’asino, la ragazza e il furfante, per le strade di Bruxelles è impossibile non notare la stravagante Canaglia del Canale (Vaartkapoen), Madame Chapeau e il monumento a Jacques Brel.
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