Cenacolo Vinciano
Milano, Piazza di Santa Maria delle Grazie 2
- Indirizzo: Piazza di Santa Maria delle Grazie 2
- E-Mail: lom.cenacolovinciano@mailcert.beniculturali.it
- Telefono: +39 02 9280 0360
- Apertura: Mar - dom 8.15 - 18.45 | Lun chiuso
- Costo: intero 10 € | Ridotto 5 € + 2 € prenotazione
- Durata Visita: 1 ora e 30 minuti circa
DESCRIZIONE:
Il duca di Milano Ludovico il Moro elesse la chiesa domenicana di Santa Maria delle Grazie a luogo di celebrazione della casata Sforza, finanziando importanti lavori di ristrutturazione e abbellimento del complesso. Qui il duca intendeva situare la propria sepoltura: l’edificio, la chiesa e il refettorio, dovevano dare lustro alla casata con eccellenti di opere di architettura e arte nello stile del periodo.
Donato Bramante aveva appena finito di lavorarvi quando si decise di procedere alla decorazione del refettorio con affreschi raffiguranti la Crocifissione e l'Ultima Cena.
Per la realizzazione del Cenacolo Leonardo realizzò numerosi studi, oggi in parte conservati, come la Testa di Cristo alla Pinacoteca di Brera. L'opera è uno straordinario esempio della nuova prospettiva, di scuola fiorentina: la parete di fondo del refettorio si apre offrendo l’illusione di una stanza spaziosa dal soffitto a cassettoni.
Il duca di Milano Ludovico il Moro elesse la chiesa domenicana di Santa Maria delle Grazie a luogo di celebrazione della casata Sforza, finanziando importanti lavori di ristrutturazione e abbellimento del complesso. Qui il duca intendeva situare la propria sepoltura: l’edificio, la chiesa e il refettorio, dovevano dare lustro alla casata con eccellenti di opere di architettura e arte nello stile del periodo.
Donato Bramante aveva appena finito di lavorarvi quando si decise di procedere alla decorazione del refettorio con affreschi raffiguranti la Crocifissione e l'Ultima Cena.
Per la realizzazione del Cenacolo Leonardo realizzò numerosi studi, oggi in parte conservati, come la Testa di Cristo alla Pinacoteca di Brera. L'opera è uno straordinario esempio della nuova prospettiva, di scuola fiorentina: la parete di fondo del refettorio si apre offrendo l’illusione di una stanza spaziosa dal soffitto a cassettoni.
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