Scuderie del Quirinale
Roma, Via Ventiquattro Maggio 16
- Indirizzo: Via Ventiquattro Maggio 16
- E-Mail: info@scuderiequirinale.it
- Telefono: +39 02 9289 7722
- Apertura: dom - Gio 10 - 20 | Ven - Sab 10 - 22.30 | L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
- Costo: intero 15 € | Ridotto 13 € | cortesia 2 € | ingresso gratuito fino ai 6 anni di età
DESCRIZIONE:
IL PALAZZO
Costruito nell'arco di un decennio (1722 - 1732), il palazzo delle Scuderie al Quirinale delimita, con il Palazzo del Quirinale e quello della Consulta, lo straordinario spazio urbano al centro del quale è posta la fontana con le statue dei Dioscuri e l'obelisco ritrovato nell'Ottocento nei pressi del Mausoleo di Augusto.
DOVE SI TROVA
L'edificio delle Scuderie è collocato a ridosso del muro che chiude il giardino Colonna e poggia sui resti, in parte ancora visibili, del grandioso tempio romano di Serapide.
La superficie complessiva delle Scuderie Papali è di circa 3000 metri quadrati, distribuiti su più piani. In particolare, al primo e al secondo piano ampi spazi di circa 1500 metri quadrati costituiscono la zona espositiva. Al piano ammezzato è allestita una caffetteria mentre il piano terra ospita i servizi di accoglienza, la libreria, il negozio di oggettistica e spazi riservati a iniziative collaterali alle mostre.
Una finestra mozzafiato; 180° per un panorama dal "più alto" dei Sette colli storici. La vetrata progettata da Gae Aulenti nell'ambito dei lavori di ristrutturazione e di restauro delle Scuderie del Quirinale è sicuramente una delle attrattive della nuova sede espositiva romana.
Dall'Altare della Patria alle cupole delle chiese - in lontananza si scorge San Pietro - dai tetti delle case nei rioni del centro storico alle quinte verdi del Gianicolo, di Monte Mario e del Pincio...sono centinaia le curiosità da scoprire o da riconoscere osservando Roma da questo punto di vista privilegiato.
18 ANNI DI MOSTRE
Il 21 dicembre del 1999 le Scuderie rinnovate sono inaugurate dal Presidente della Repubblica insieme con il Sindaco di Roma e il Ministro per i Beni Culturali, con la mostra I cento capolavori dell’Ermitage.
Non solo una rassegna di grandi maestri, ma anche un documento sulla storia del gusto e del collezionismo del primo Novecento. È la prima volta, infatti, che dal Museo di San Pietroburgo esce una così ampia selezione delle celebri collezioni russe. Un centinaio di dipinti e disegni di Degas, Monet, Renoir, Cézanne, Gauguin, Rousseau le Douanier, Vlaminck, Derain, Vallotton, Vuillard, Sisley, Pisarro, Matisse e Picasso rimangono alle Scuderie fino al giugno 2000.
Nel corso degli anni le linee guida che legano, con scientifica continuità, la scelta delle mostre e la loro programmazione alle Scuderie si incentrano su un programma di divulgazione dell’arte italiana classica e moderna (si pensi, solo per citarne alcune, alle grandi mostre dedicate a Caravaggio, Antonello da Messina, Lorenzo Lotto, Filippino Lippi e Sandro Botticelli, Tintoretto, Tiziano) nonché sulla riflessione approfondita e innovativa sui rapporti reciproci tra l’Italia e la grande arte internazionale (in questa ottica Maestà di Roma, Rembrandt, Metafisica, Velazquez, Bernini, Luca Giordano, Da Giotto a Malevic. La reciproca meraviglia, Dürer e l’Italia), e su grandi progetti dedicati alla storia dell’arte mondiale (come Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese e Frida Kahlo).
Sono straordinari eventi espositivi - insieme a tutti gli altri che costituiscono il programma svolto fino ad oggi - che hanno sempre il pregio di una doppia lettura: mostre estremamente godibili e comprensibili per il pubblico e, nello stesso tempo, storicamente e artisticamente rigorose ed innovative.
IL PALAZZO
Costruito nell'arco di un decennio (1722 - 1732), il palazzo delle Scuderie al Quirinale delimita, con il Palazzo del Quirinale e quello della Consulta, lo straordinario spazio urbano al centro del quale è posta la fontana con le statue dei Dioscuri e l'obelisco ritrovato nell'Ottocento nei pressi del Mausoleo di Augusto.
DOVE SI TROVA
L'edificio delle Scuderie è collocato a ridosso del muro che chiude il giardino Colonna e poggia sui resti, in parte ancora visibili, del grandioso tempio romano di Serapide.
La superficie complessiva delle Scuderie Papali è di circa 3000 metri quadrati, distribuiti su più piani. In particolare, al primo e al secondo piano ampi spazi di circa 1500 metri quadrati costituiscono la zona espositiva. Al piano ammezzato è allestita una caffetteria mentre il piano terra ospita i servizi di accoglienza, la libreria, il negozio di oggettistica e spazi riservati a iniziative collaterali alle mostre.
Una finestra mozzafiato; 180° per un panorama dal "più alto" dei Sette colli storici. La vetrata progettata da Gae Aulenti nell'ambito dei lavori di ristrutturazione e di restauro delle Scuderie del Quirinale è sicuramente una delle attrattive della nuova sede espositiva romana.
Dall'Altare della Patria alle cupole delle chiese - in lontananza si scorge San Pietro - dai tetti delle case nei rioni del centro storico alle quinte verdi del Gianicolo, di Monte Mario e del Pincio...sono centinaia le curiosità da scoprire o da riconoscere osservando Roma da questo punto di vista privilegiato.
18 ANNI DI MOSTRE
Il 21 dicembre del 1999 le Scuderie rinnovate sono inaugurate dal Presidente della Repubblica insieme con il Sindaco di Roma e il Ministro per i Beni Culturali, con la mostra I cento capolavori dell’Ermitage.
Non solo una rassegna di grandi maestri, ma anche un documento sulla storia del gusto e del collezionismo del primo Novecento. È la prima volta, infatti, che dal Museo di San Pietroburgo esce una così ampia selezione delle celebri collezioni russe. Un centinaio di dipinti e disegni di Degas, Monet, Renoir, Cézanne, Gauguin, Rousseau le Douanier, Vlaminck, Derain, Vallotton, Vuillard, Sisley, Pisarro, Matisse e Picasso rimangono alle Scuderie fino al giugno 2000.
Nel corso degli anni le linee guida che legano, con scientifica continuità, la scelta delle mostre e la loro programmazione alle Scuderie si incentrano su un programma di divulgazione dell’arte italiana classica e moderna (si pensi, solo per citarne alcune, alle grandi mostre dedicate a Caravaggio, Antonello da Messina, Lorenzo Lotto, Filippino Lippi e Sandro Botticelli, Tintoretto, Tiziano) nonché sulla riflessione approfondita e innovativa sui rapporti reciproci tra l’Italia e la grande arte internazionale (in questa ottica Maestà di Roma, Rembrandt, Metafisica, Velazquez, Bernini, Luca Giordano, Da Giotto a Malevic. La reciproca meraviglia, Dürer e l’Italia), e su grandi progetti dedicati alla storia dell’arte mondiale (come Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese e Frida Kahlo).
Sono straordinari eventi espositivi - insieme a tutti gli altri che costituiscono il programma svolto fino ad oggi - che hanno sempre il pregio di una doppia lettura: mostre estremamente godibili e comprensibili per il pubblico e, nello stesso tempo, storicamente e artisticamente rigorose ed innovative.
COMMENTI
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